Descrizione

Comune costiero di antica origine, sorretto dal turismo balneare, dal suo indotto e solo marginalmente dall'agricoltura. L'agro comunale, scolpito da terrazzamenti artificiali, è punteggiato di case sparse dai caratteristici tetti bianchi a cupola ma la maggior parte dei conchesi, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, dimora nel capoluogo comunale, che si presenta come un agglomerato poco compatto di abitazioni disposte a varia altezza ai lati della statale amalfitana. Il profilo geometrico del territorio comunale, classificato collinare, è vario e irregolare; la sua ridotta superficie abbraccia le falde dei monti Sant'Angelo a Tre Pizzi e Cervigliano, spruzzate del verde di agrumeti, oliveti, vigneti e di piccole estensioni boschive con prevalenza di specie quercine. La costa è in gran parte scoscesa e oppone ai flutti lunghi tratti di roccia nuda inframmezzata da incantevoli insenature e incisa da antri marini.  

Comune costiero di antica origine, sorretto dal turismo balneare, dal suo indotto e solo marginalmente dall'agricoltura. L'agro comunale, scolpito da terrazzamenti artificiali, è punteggiato di case sparse dai caratteristici tetti bianchi a cupola ma la maggior parte dei conchesi, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, dimora nel capoluogo comunale, che si presenta come un agglomerato poco compatto di abitazioni disposte a varia altezza ai lati della statale amalfitana. Il profilo geometrico del territorio comunale, classificato collinare, è vario e irregolare; la sua ridotta superficie abbraccia le falde dei monti Sant'Angelo a Tre Pizzi e Cervigliano, spruzzate del verde di agrumeti, oliveti, vigneti e di piccole estensioni boschive con prevalenza di specie quercine. La costa è in gran parte scoscesa e oppone ai flutti lunghi tratti di roccia nuda inframmezzata da incantevoli insenature e incisa da antri marini.  

Storia

Fu denominata semplicemente Conca fino all'anno 1863. Le prime notizie storiche che lo riguardano risalgono al 481 a.C., anno in cui l'antica COSSA dei tirreni divenne colonia romana e poi preziosa alleata di Roma nella seconda guerra punica. Già a quei tempi l'abitato poteva vantare una valida marina mercantile, che gli permetteva intensi contatti commerciali con i centri affacciati sul Mediterraneo: la prosperità basata essenzialmente sui traffici marittimi durò per svariati secoli, parallelamente a quella della vicina repubblica marinara di Amalfi, che qui, soprattutto in epoca sveva e sangioina, aveva un ricovero navale e forse anche il centro di reclutamento degli equipaggi marinari. Nel X secolo un violento cataclisma distrusse molte costruzioni pubbliche e private; nel 1543 il borgo fu invaso e saccheggiato dai turchi e probabilmente da allora ebbe inizio il declino socio-economico. Tra le vestigia del passato hanno un posto di particolare rilievo: la chiesa di Sant'Antonio, risalente al XIII secolo, che domina il mare da uno scosceso pendio e conserva l'antica armonia di forme; la chiesa di San Pancrazio, in cui sono custoditi numerosi quadri ed ex voto per i miracoli attribuiti a don Gaetano Amodio, invocato dai marinai nel momento del pericolo; la cinquecentesca Torre del Silenzio, certamente la più bella della riviera amalfitana; la Torre Bianca, adibita a cimitero fino agli anni Sessanta, e la chiesa in cui è custodita la testa di San Barnaba, certamente la reliquia più importante della provincia dopo il corpo di San Matteo a Salerno e di Sant'Andrea ad Amalfi.  

Fu denominata semplicemente Conca fino all'anno 1863. Le prime notizie storiche che lo riguardano risalgono al 481 a.C., anno in cui l'antica COSSA dei tirreni divenne colonia romana e poi preziosa alleata di Roma nella seconda guerra punica. Già a quei tempi l'abitato poteva vantare una valida marina mercantile, che gli permetteva intensi contatti commerciali con i centri affacciati sul Mediterraneo: la prosperità basata essenzialmente sui traffici marittimi durò per svariati secoli, parallelamente a quella della vicina <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=REPUBBLICAMARINARADIAMALFI'>repubblica marinara di Amalfi</a>, che qui, soprattutto in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SVEVA'>sveva</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINA'>sangioina</a>, aveva un ricovero navale e forse anche il centro di reclutamento degli equipaggi marinari. Nel X secolo un violento cataclisma distrusse molte costruzioni pubbliche e private; nel 1543 il borgo fu invaso e saccheggiato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=TURCHI'>turchi</a> e probabilmente da allora ebbe inizio il declino socio-economico. Tra le vestigia del passato hanno un posto di particolare rilievo: la chiesa di Sant'Antonio, risalente al XIII secolo, che domina il mare da uno scosceso pendio e conserva l'antica armonia di forme; la chiesa di San Pancrazio, in cui sono custoditi numerosi quadri ed ex voto per i miracoli attribuiti a don Gaetano Amodio, invocato dai marinai nel momento del pericolo; la cinquecentesca Torre del Silenzio, certamente la più bella della riviera amalfitana; la Torre Bianca, adibita a cimitero fino agli anni Sessanta, e la chiesa in cui è custodita la testa di San Barnaba, certamente la reliquia più importante della provincia dopo il corpo di San Matteo a Salerno e di Sant'Andrea ad Amalfi.  

Economia

Essendo praticamente assente il settore industriale, tocca alle produzioni agricole di qualità (limoni, pomodori, patate, olive, uva e carrube) e, in misura ben più rilevante, al terziario il compito di tenere alte le sorti della comunità. Il numero degli esercizi commerciali e dei servizi, tuttavia, è ancora piuttosto scarno. Il comune può contare su uffici comunali e postali e su strutture scolastiche che non permettono nemmeno il completamento del ciclo dell'obbligo; scarseggiano le strutture culturali ed è sicuramente da migliorare l'offerta dei servizi socio-sanitari, che attualmente si riduce ad una farmacia; le strutture ricettive e gli esercizi di ristoro sono invece di altissimo livello e assicurano una permanenza gradevole e certamente non monotona.  

Essendo praticamente assente il settore industriale, tocca alle produzioni agricole di qualità (limoni, pomodori, patate, olive, uva e carrube) e, in misura ben più rilevante, al terziario il compito di tenere alte le sorti della comunità. Il numero degli esercizi commerciali e dei servizi, tuttavia, è ancora piuttosto scarno. Il comune può contare su uffici comunali e postali e su strutture scolastiche che non permettono nemmeno il completamento del ciclo dell'obbligo; scarseggiano le strutture culturali ed è sicuramente da migliorare l'offerta dei servizi socio-sanitari, che attualmente si riduce ad una farmacia; le strutture ricettive e gli esercizi di ristoro sono invece di altissimo livello e assicurano una permanenza gradevole e certamente non monotona.  

Relazioni

"Miss Costiera" per l'ineguagliabile bellezza del paesaggio, è adatta a chi desidera trascorrere giornate di sole, mare e schietta vita di paese. Tra le sue principali attrattive figura la Grotta Smeraldo, scoperta da un pescatore nel 1932: se vi si entra quando il sole è alto e il mare calmo, si rimane colpiti dai riflessi di luce che esaltano le concrezioni rocciose e il presepe di ceramica bianca deposto sul fondale nel 1956. L'interesse dei turisti è mantenuto vivo anche dalle manifestazioni culturali e folcloristiche: la regata velica per la "Festa del mare" (23 luglio), la processione del Venerdì Santo e le rappresentazioni teatrali che si tengono nell'anfiteatro di San Pancrazio durante il periodo estivo. Il Patrono Sant'Antonio si festeggia il 13 giugno. Gruppi di fedeli giungono all'alba, a piedi nudi e in preghiera, nella chiesa intitolata al Santo e le "zitelle scapellate" -ragazze scalze e vestite di bianco- si raccolgono ai suoi piedi.

"Miss Costiera" per l'ineguagliabile bellezza del paesaggio, è adatta a chi desidera trascorrere giornate di sole, mare e schietta vita di paese. Tra le sue principali attrattive figura la Grotta Smeraldo, scoperta da un pescatore nel 1932: se vi si entra quando il sole è alto e il mare calmo, si rimane colpiti dai riflessi di luce che esaltano le concrezioni rocciose e il presepe di ceramica bianca deposto sul fondale nel 1956. L'interesse dei turisti è mantenuto vivo anche dalle manifestazioni culturali e folcloristiche: la regata velica per la "Festa del mare" (23 luglio), la processione del Venerdì Santo e le rappresentazioni teatrali che si tengono nell'anfiteatro di San Pancrazio durante il periodo estivo. Il Patrono Sant'Antonio si festeggia il 13 giugno. Gruppi di fedeli giungono all'alba, a piedi nudi e in preghiera, nella chiesa intitolata al Santo e le "zitelle scapellate" -ragazze scalze e vestite di bianco- si raccolgono ai suoi piedi.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Conca dei Marini rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.