Descrizione

Comune di pianura, di probabile origine medievale, la cui economia sull'agricoltura e sull'industria. I comunovesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia. Il territorio, comprendente anche il nucleo Cascina la Nuova e varie case sparse, ha un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche, che determinano nell'abitato un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1979, è uno scudo d'argento bordato d'azzurro, in cui si raffigura un castello rosso munito di torre.

Comune di pianura, di probabile origine medievale, la cui economia sull'agricoltura e sull'industria. I comunovesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia. Il territorio, comprendente anche il nucleo Cascina la Nuova e varie case sparse, ha un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche, che determinano nell'abitato un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1979, è uno scudo d'argento bordato d'azzurro, in cui si raffigura un castello rosso munito di torre.

Storia

La vicinanza a Verdello fa ipotizzare che sia sorta in epoca romana, anche se le prime notizie storiche che la riguardano risalgono al XIII secolo, quando faceva parte del territorio di Zanica. Nel Trecento ottenne l'autonomia, grazie ad un editto che sanciva la formazione di nuovi nuclei per tutti quei borghi che avessero un numero di famiglie superiore a sei. A questa circostanza si lega probabilmente l'origine del toponimo. Seguendo le vicende delle località vicine, fu a lungo travagliata dalle violente lotte tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini. Originariamente di parte ghibellina, nei primissimi anni del XV secolo, dopo aver subito due violenti attacchi dalla fazione avversaria, divenne guelfa. In quello stesso periodo, in conseguenza del tradimento perpetrato ai danni dei ghibellini, fu fatta oggetto da parte di questi ultimi di numerosi e violenti assalti. Sempre agli inizi del Quattrocento fu attaccata e data alle fiamme anche dalle truppe di Jacopo Dal Verme, per conto del duca di Milano. Abbandonata dalla popolazione, messa in fuga dagli scontri che vi si svolsero durante la guerra di successione spagnola, ha seguito le successive vicende del resto della provincia che, tornato sotto la dominazione austriaca dopo la breve parentesi napoleonica, partecipò attivamente ai moti risorgimentali, venendo poi annesso al Regno d'Italia. Di rilevante interesse storico-architettonico è la parrocchiale, dedicata al Santissimo Salvatore; costruita probabilmente nel XVI secolo, è stata restaurata e modificata all'inizio del Novecento. Vi si conservano vari dipinti, tra cui una pregevole Trasfigurazione di Nostro Signore.

La vicinanza a Verdello fa ipotizzare che sia sorta in epoca romana, anche se le prime notizie storiche che la riguardano risalgono al XIII secolo, quando faceva parte del territorio di Zanica. Nel Trecento ottenne l'autonomia, grazie ad un editto che sanciva la formazione di nuovi nuclei per tutti quei borghi che avessero un numero di famiglie superiore a sei. A questa circostanza si lega probabilmente l'origine del toponimo. Seguendo le vicende delle località vicine, fu a lungo travagliata dalle violente lotte tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini. Originariamente di parte ghibellina, nei primissimi anni del XV secolo, dopo aver subito due violenti attacchi dalla fazione avversaria, divenne guelfa. In quello stesso periodo, in conseguenza del tradimento perpetrato ai danni dei ghibellini, fu fatta oggetto da parte di questi ultimi di numerosi e violenti assalti. Sempre agli inizi del Quattrocento fu attaccata e data alle fiamme anche dalle truppe di Jacopo Dal Verme, per conto del duca di Milano. Abbandonata dalla popolazione, messa in fuga dagli scontri che vi si svolsero durante la guerra di successione spagnola, ha seguito le successive vicende del resto della provincia che, tornato sotto la dominazione austriaca dopo la breve parentesi napoleonica, partecipò attivamente ai moti risorgimentali, venendo poi annesso al Regno d'Italia. Di rilevante interesse storico-architettonico è la parrocchiale, dedicata al Santissimo Salvatore; costruita probabilmente nel XVI secolo, è stata restaurata e modificata all'inizio del Novecento. Vi si conservano vari dipinti, tra cui una pregevole Trasfigurazione di Nostro Signore.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose coltivazioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento e i foraggi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento avicolo. La maggiore industria locale è quella per la produzione della birra, che si avvale di impianti tecnologicamente molto avanzati; a questa si affiancano aziende che operano nei comparti edile, tessile, metalmeccanico e della fabbricazione di mobili e articoli in plastica. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei comunovesi giustificano la presenza del servizio bancario; la rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose coltivazioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento e i foraggi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento avicolo. La maggiore industria locale è quella per la produzione della birra, che si avvale di impianti tecnologicamente molto avanzati; a questa si affiancano aziende che operano nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e articoli in plastica. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei comunovesi giustificano la presenza del servizio bancario; la rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, per l'assenza di particolari attrattive dal punto di paesaggistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle fabbriche, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, non molto rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti, che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori dai dintorni, merita di essere ricordata la festa del Santissimo Salvatore, che si svolge nel mese di settembre. La festa patronale, dedicata alla Trasfigurazione di nostro Signore, viene celebrata il 6 agosto.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, per l'assenza di particolari attrattive dal punto di paesaggistico, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle fabbriche, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, non molto rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Tra gli appuntamenti, che tradizionalmente richiamano numerosi visitatori dai dintorni, merita di essere ricordata la festa del Santissimo Salvatore, che si svolge nel mese di settembre. La festa patronale, dedicata alla Trasfigurazione di nostro Signore, viene celebrata il 6 agosto.

Località

Cascina la Nuova, Cascina Lanzera

Cascina la Nuova, Cascina Lanzera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Comun Nuovo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.