Descrizione

Comune collinare, di origine romana, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I comignaghesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine non molto accentuate, che partono da un minimo di 261 e arrivano a un massimo di 368 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di forte espansione edilizia, si trova sul fianco orientale di una modesta collina. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo argenteo della prima sezione campeggia una torre rossa, munita di una banderuola bifida nera e fondata su una verde pianura. Nel secondo campo, smaltato d’azzurro, si raffigura un agnello d’argento che riposa su una verde pianura; l’animale abbocca una lista d’argento recante il motto in lettere maiuscole nere: VINCIT OMNIA HUMILITAS. Nella terza sezione, a sfondo rosso, spicca un liocorno d’argento inalberato, accompagnato da venticinque fiammelle sparse, d’oro.

Comune collinare, di origine romana, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I comignaghesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine non molto accentuate, che partono da un minimo di 261 e arrivano a un massimo di 368 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una fase di forte espansione edilizia, si trova sul fianco orientale di una modesta collina. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo argenteo della prima sezione campeggia una torre rossa, munita di una banderuola bifida nera e fondata su una verde pianura. Nel secondo campo, smaltato d’azzurro, si raffigura un agnello d’argento che riposa su una verde pianura; l’animale abbocca una lista d’argento recante il motto in lettere maiuscole nere: VINCIT OMNIA HUMILITAS. Nella terza sezione, a sfondo rosso, spicca un liocorno d’argento inalberato, accompagnato da venticinque fiammelle sparse, d’oro.

Storia

Il toponimo rappresenta un probabile prediale costruito col suffisso di origine gallica -ACUS sul gentilizio romano Cominius. Materiali archeologici rinvenuti nel 1837 e nel 1877, parte dei quali dispersi, documentano un insediamento preromano e romano: fra di essi si segnala uno spillone bronzeo del secolo XIII a.C., avvicinabile a quello analogo trovato a Sologno. Documenti scritti compaiono solo a partire dal 1413; in essi risulta collegata al vicino feudo di Borgo Ticino, a sua volta sottoposto a un ramo della famiglia Visconti. Nel 1447 venne infeudata a Vitaliano Borromeo sotto il cui casato rimase fino alla fine del XVIII secolo. Alcuni degli emblemi araldici dei Borromeo sono entrati anche nella composizione dello stemma comunale, a ricordo di una signoria durata per più di tre secoli. Non si segnalano edifici di notevole valore storico-architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, che sorge su di un colle in posizione scenografica; originariamente del secolo XII, fu ricostruita nel Seicento e fu adibita a campanile una torre del secolo XIII costruita con scopi di avvistamento.

Il toponimo rappresenta un probabile prediale costruito col suffisso di origine gallica -ACUS sul gentilizio romano Cominius. Materiali archeologici rinvenuti nel 1837 e nel 1877, parte dei quali dispersi, documentano un insediamento preromano e romano: fra di essi si segnala uno spillone bronzeo del secolo XIII a.C., avvicinabile a quello analogo trovato a Sologno. Documenti scritti compaiono solo a partire dal 1413; in essi risulta collegata al vicino feudo di Borgo Ticino, a sua volta sottoposto a un ramo della famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Nel 1447 venne infeudata a Vitaliano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> sotto il cui casato rimase fino alla fine del XVIII secolo. Alcuni degli emblemi araldici dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> sono entrati anche nella composizione dello stemma comunale, a ricordo di una signoria durata per più di tre secoli. Non si segnalano edifici di notevole valore storico-architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, che sorge su di un colle in posizione scenografica; originariamente del secolo XII, fu ricostruita nel Seicento e fu adibita a campanile una torre del secolo XIII costruita con scopi di avvistamento.

Economia

Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto mais, uva e foraggi; si pratica anche la silvicoltura e l’allevamento di bovini e avicoli. Il settore industriale risulta ancora di dimensioni alquanto modeste; tuttavia si registrano aziende che operano nei comparti tessile, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, metallurgico, meccanico ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Le scuole assicurano la frequenza delle sole classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale è presente il museo dell’aeroplano che, articolato su una superficie di oltre duemila metri quadri, presenta la storia del volo con l’esposizione di più di mille modelli in scala che mostrano l’evoluzione dell’aeronautica da Leonardo fino ai Supercaccia “invisibili” americani. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia, infine, costringe i comignaghesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono soprattutto mais, uva e foraggi; si pratica anche la silvicoltura e l’allevamento di bovini e avicoli. Il settore industriale risulta ancora di dimensioni alquanto modeste; tuttavia si registrano aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a> ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Le scuole assicurano la frequenza delle sole classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale è presente il museo dell’aeroplano che, articolato su una superficie di oltre duemila metri quadri, presenta la storia del volo con l’esposizione di più di mille modelli in scala che mostrano l’evoluzione dell’aeronautica da Leonardo fino ai Supercaccia “invisibili” americani. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia, infine, costringe i comignaghesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni: nel suo territorio si estende, infatti, parte del Parco Naturale dei Lagoni, popolato da una ricca flora acquatica e palustre mentre la fauna è ricca di lepri, scoiattoli, ghiri, ecc.. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. Il mercato settimanale si tiene il mercoledì. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni: nel suo territorio si estende, infatti, parte del Parco Naturale dei Lagoni, popolato da una ricca flora acquatica e palustre mentre la fauna è ricca di lepri, scoiattoli, ghiri, ecc.. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. Il mercato settimanale si tiene il mercoledì. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Cascina Bergamino, Cascina Boscarolo, Cascina Sottomontebello, Mottalunga, Prati

Cascina Bergamino, Cascina Boscarolo, Cascina Sottomontebello, Mottalunga, Prati

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Comignago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.