Descrizione

Comune montano di antichissima origine, prevalentemente agricolo ma dotato anche di un vivace artigianato e di un commercio abbastanza dinamico. La comunità dei collarmelesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, risiede per intero nel capoluogo comunale, centro storico che ha sacrificato parte della propria identità storico-architettonica all'opera di ricostruzione seguita al terremoto dell'inizio del secolo. Il territorio comunale deve il suo profilo geometrico vario ai notevoli dislivelli altimetrici: occupa infatti uno spicchio del Fucino, uniforme distesa pianeggiante, e una zona montuosa, culminante con il Colle della Ceppa, a nord dell'abitato; quest'ultimo presenta condizioni di accentuata umidità e di piovosità distribuita nell'arco dell'intero anno. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre torri, la prima sormontata da un giglio, la seconda da un leone e la terza da tre palle.

Comune montano di antichissima origine, prevalentemente agricolo ma dotato anche di un vivace artigianato e di un commercio abbastanza dinamico. La comunità dei collarmelesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, risiede per intero nel capoluogo comunale, centro storico che ha sacrificato parte della propria identità storico-architettonica all'opera di ricostruzione seguita al terremoto dell'inizio del secolo. Il territorio comunale deve il suo profilo geometrico vario ai notevoli dislivelli altimetrici: occupa infatti uno spicchio del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FUCINO'>Fucino</a>, uniforme distesa pianeggiante, e una zona montuosa, culminante con il Colle della Ceppa, a nord dell'abitato; quest'ultimo presenta condizioni di accentuata umidità e di piovosità distribuita nell'arco dell'intero anno. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre torri, la prima sormontata da un giglio, la seconda da un leone e la terza da tre palle.

Storia

Il borgo medievale sorse nel sito dell'antica CERFENNIA, villaggio dei marsi conquistato da Roma nel IV secolo a.C., e legò assai presto le proprie sorti a quelle della contea di Celano, esercitando un'importante funzione di controllo sulla Tiburtina Valeria. Una leggenda di cui invano si cercherebbe di rintracciare l'origine attribuisce a questi luoghi la presenza di spiriti maligni, che avrebbero partorito i persecutori di Cristo. Quando, nel 1806, fu decretata l'abolizione dei diritti feudali, il comune risultò aggregato a Pescina e dal 1811 a Cerchio, da cui si staccò, conquistando la piena autonomia amministrativa, nel 1816. Il terremoto del 1915 causò molte vittime e danni ingenti alle costruzioni. Le vibrazioni minarono la fatiscente struttura della parrocchiale di Santa Felicita, che fu necessario ricostruire interamente; non cedette invece l'antica torre cilindrica di avvistamento, né la chiesa di Santa Maria delle Grazie (1561), monumento nazionale, con facciata parzialmente rivestita di maioliche policrome che riproducono gli stemmi di alcune casate nobiliari.

Il borgo medievale sorse nel sito dell'antica CERFENNIA, villaggio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MARSI'>marsi</a> conquistato da Roma nel IV secolo a.C., e legò assai presto le proprie sorti a quelle della contea di Celano, esercitando un'importante funzione di controllo sulla Tiburtina Valeria. Una leggenda di cui invano si cercherebbe di rintracciare l'origine attribuisce a questi luoghi la presenza di spiriti maligni, che avrebbero partorito i persecutori di Cristo. Quando, nel 1806, fu decretata l'abolizione dei diritti feudali, il comune risultò aggregato a Pescina e dal 1811 a Cerchio, da cui si staccò, conquistando la piena autonomia amministrativa, nel 1816. Il terremoto del 1915 causò molte vittime e danni ingenti alle costruzioni. Le vibrazioni minarono la fatiscente struttura della parrocchiale di Santa Felicita, che fu necessario ricostruire interamente; non cedette invece l'antica torre cilindrica di avvistamento, né la chiesa di Santa Maria delle Grazie (1561), monumento nazionale, con facciata parzialmente rivestita di maioliche policrome che riproducono gli stemmi di alcune casate nobiliari.

Economia

La saggezza dei padri ispira i gesti quotidiani di questa operosa comunità che solo in misura modesta è riuscita a rendersi partecipe del processo di sviluppo economico del Fucino. L'agricoltura è prospera e specializzata nella coltivazione di cereali e di ortaggi ma il ritmo di crescita degli altri settori produttivi è piuttosto rallentato. Segnali di ripresa provengono tuttavia da più direzioni: a ridosso della statale Marsicana è sorta in tempi recenti una zona artigianale composta da 18 unità produttive ed è stata da poco intrapresa la costruzione del primo parco eolico per grandezza in Italia, destinato, con i suoi 43 aerogeneratori, a produrre energia elettrica sfruttando il vento che soffia di continuo all'ingresso del Parco regionale Velino-Sirente. Un nuovo corso socio-economico sembra quindi prepararsi a subentrare ad una precedente fase di stallo, come testimonia anche la crescita graduale della dotazione di infrastrutture. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ma dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un centro diurno per anziani e di una sala polifunzionale; difetta invece di strutture ricettive e possiede un esiguo patrimonio di impianti sportivi (una palestra, un campo da tennis e uno di calcio, a disposizione della squadra locale, Collarmele Unione Sportiva). La domanda di servizi sanitari ha come unico riferimento una farmacia.

La saggezza dei padri ispira i gesti quotidiani di questa operosa comunità che solo in misura modesta è riuscita a rendersi partecipe del processo di sviluppo economico del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FUCINO'>Fucino</a>. L'agricoltura è prospera e specializzata nella coltivazione di cereali e di ortaggi ma il ritmo di crescita degli altri settori produttivi è piuttosto rallentato. Segnali di ripresa provengono tuttavia da più direzioni: a ridosso della statale Marsicana è sorta in tempi recenti una zona artigianale composta da 18 unità produttive ed è stata da poco intrapresa la costruzione del primo parco eolico per grandezza in Italia, destinato, con i suoi 43 aerogeneratori, a produrre energia elettrica sfruttando il vento che soffia di continuo all'ingresso del Parco regionale Velino-Sirente. Un nuovo corso socio-economico sembra quindi prepararsi a subentrare ad una precedente fase di stallo, come testimonia anche la crescita graduale della dotazione di infrastrutture. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ma dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un centro diurno per anziani e di una sala polifunzionale; difetta invece di strutture ricettive e possiede un esiguo patrimonio di impianti sportivi (una palestra, un campo da tennis e uno di calcio, a disposizione della squadra locale, Collarmele Unione Sportiva). La domanda di servizi sanitari ha come unico riferimento una farmacia.

Relazioni

Nella zona montana del comprensorio collarmelese sono in atto una serie di iniziative di notevole portata e di ampia risonanza: l'"Itinerario delle fonti sorgive", con aree di ristoro dislocate presso ciascuna fonte e con un attrezzato parco giochi, esercita già una notevole capacità di richiamo sul movimento turistico -l'atmosfera e le caratteristiche dell'abitato sono di quelle che si addicono al turismo familiare ed ecologico-. In luglio le strade del paese fanno da cornice ad un festival di musica barocca e nel mese di agosto riecheggiano il festoso vociare e le musiche di piazza che allietano alcune sagre gastronomiche. La Patrona, Santa Felicita, si festeggia il 10 luglio.

Nella zona montana del comprensorio collarmelese sono in atto una serie di iniziative di notevole portata e di ampia risonanza: l'"Itinerario delle fonti sorgive", con aree di ristoro dislocate presso ciascuna fonte e con un attrezzato parco giochi, esercita già una notevole capacità di richiamo sul movimento turistico -l'atmosfera e le caratteristiche dell'abitato sono di quelle che si addicono al turismo familiare ed ecologico-. In luglio le strade del paese fanno da cornice ad un festival di musica barocca e nel mese di agosto riecheggiano il festoso vociare e le musiche di piazza che allietano alcune sagre gastronomiche. La Patrona, Santa Felicita, si festeggia il 10 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Collarmele rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.