Descrizione

Centro di pianura, di antica origine, che ha sviluppato il tessuto industriale, conservando la tradizionali attività agricole. I cogliatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono tutti concentrati in un unico abitato -contiguo alle località Cascina Nuova del comune di Misinto, Cesano Maderno e Cariano Laghetto dei comuni di omonimi-, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico sostanzialmente regolare, con differenze di altitudine appena accennate; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, la cui concessione è avvenuta con Regio Decreto, raffigura, in campo argenteo, tre alberi sradicati posti in fascia.

Centro di pianura, di antica origine, che ha sviluppato il tessuto industriale, conservando la tradizionali attività agricole. I cogliatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono tutti concentrati in un unico abitato -contiguo alle località Cascina Nuova del comune di Misinto, Cesano Maderno e Cariano Laghetto dei comuni di omonimi-, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico sostanzialmente regolare, con differenze di altitudine appena accennate; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, la cui concessione è avvenuta con Regio Decreto, raffigura, in campo argenteo, tre alberi sradicati posti in fascia.

Storia

L'origine del comune risale probabilmente all'epoca romana, come lascia supporre il toponimo, riportato a COLLIUS o COLIUS, nome dell'originario proprietario di queste terre. Sviluppatasi nel corso del Medioevo e già costituitasi in comune nel XII secolo, rientrò tra i possedimenti delle monache del monastero benedettino di San Dalmazio fino alla seconda metà del XV secolo, quando l'allora vescovo di Parma, monsignor Giacomo della Torre, soppresse tale monastero unendolo a quello di Santa Maria Valle di Milano al quale, verso la metà del Cinquecento, il papa Paolo III assegnò anche la parrocchia del borgo, a quei tempi intitolata ai Santi Cosma e Damiano. Oltre alle monache di Santa Maria Valle, queste terre appartennero, sotto Maria Teresa d'Austria, a grandi possidenti, come il conte don Carlo Papis e il nobile don Alessandro Castelsanpietro, seguiti da Carlo Litta, Giovanni Maria Vimercati, Gaspare Reina Visconti, Filippo Bonaluna e le monache di Cantù. Tra le testimonianze storico-artistiche di maggior rilievo vanno citati: il palazzo comunale, costruito appena dopo l'Unità d'Italia; la chiesa parrocchiale di San Dalmazio, risalente alla fine dell'Ottocento; la chiesetta di San Damiano, in stile tardoromanico, edificata probabilmente nella seconda metà del XIV secolo su una cappella di campagna e contenente affreschi di varie epoche.

L'origine del comune risale probabilmente all'epoca romana, come lascia supporre il toponimo, riportato a COLLIUS o COLIUS, nome dell'originario proprietario di queste terre. Sviluppatasi nel corso del Medioevo e già costituitasi in comune nel XII secolo, rientrò tra i possedimenti delle monache del monastero benedettino di San Dalmazio fino alla seconda metà del XV secolo, quando l'allora vescovo di Parma, monsignor Giacomo della Torre, soppresse tale monastero unendolo a quello di Santa Maria Valle di Milano al quale, verso la metà del Cinquecento, il papa Paolo III assegnò anche la parrocchia del borgo, a quei tempi intitolata ai Santi Cosma e Damiano. Oltre alle monache di Santa Maria Valle, queste terre appartennero, sotto Maria Teresa d'Austria, a grandi possidenti, come il conte don Carlo Papis e il nobile don Alessandro Castelsanpietro, seguiti da Carlo Litta, Giovanni Maria Vimercati, Gaspare Reina Visconti, Filippo Bonaluna e le monache di Cantù. Tra le testimonianze storico-artistiche di maggior rilievo vanno citati: il palazzo comunale, costruito appena dopo l'Unità d'Italia; la chiesa parrocchiale di San Dalmazio, risalente alla fine dell'Ottocento; la chiesetta di San Damiano, in stile tardoromanico, edificata probabilmente nella seconda metà del XIV secolo su una cappella di campagna e contenente affreschi di varie epoche.

Economia

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata prevalentemente sulla produzione di cereali e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini e in special modo quello di avicoli. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche tessili, mobilifici e numerose imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto ai servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; è possibile frequentare le scuole dell'obbligo; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur assicurando la ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata prevalentemente sulla produzione di cereali e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini e in special modo quello di avicoli. Il tessuto industriale è costituito da fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a> e numerose imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto ai servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; è possibile frequentare le scuole dell'obbligo; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur assicurando la ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Se non può essere considerato una meta turistica, per la mancanza di attrattive di rilievo, il centro però è abbastanza frequentato per motivi di lavoro, grazie in particolare a vari insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera; ciò non toglie che parte della forza lavoro locale sia occupata altrove, in prevalenza nel capoluogo provinciale e nella vicina Saronno. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa delle carenze nei servizi e dell'assenza di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti ricorrenti. Tra questi merita di essere citato in primo luogo il carnevale; attira visitatori anche la festa dell'Annunciazione di Maria Vergine, che si svolge a marzo. I facili collegamenti stradali, dovuti in parte all'orografia e in parte alla disponibilità di un sistema di infrastrutture abbastanza completo, agevolano lo spostamento degli abitanti anche verso le province limitrofe di Varese e Como. La festa del Patrono, San Dalmazio, si celebra la seconda domenica di settembre con la tradizionale fiera autunnale.

Se non può essere considerato una meta turistica, per la mancanza di attrattive di rilievo, il centro però è abbastanza frequentato per motivi di lavoro, grazie in particolare a vari insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera; ciò non toglie che parte della forza lavoro locale sia occupata altrove, in prevalenza nel capoluogo provinciale e nella vicina Saronno. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa delle carenze nei servizi e dell'assenza di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti ricorrenti. Tra questi merita di essere citato in primo luogo il carnevale; attira visitatori anche la festa dell'Annunciazione di Maria Vergine, che si svolge a marzo. I facili collegamenti stradali, dovuti in parte all'orografia e in parte alla disponibilità di un sistema di infrastrutture abbastanza completo, agevolano lo spostamento degli abitanti anche verso le province limitrofe di Varese e Como. La festa del Patrono, San Dalmazio, si celebra la seconda domenica di settembre con la tradizionale fiera autunnale.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cogliate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.