Descrizione

Comune collinare, di origine preistorica, con un’economia che si basa sui settori primario e secondario. La maggior parte dei codrongianesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 169 a un massimo di 525 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, ha nel suo nucleo originario antiche abitazioni e strade strette e sinuose. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un castrum romano quadrangolare, munito di quattro torri merlate alla guelfa e accompagnato, in capo, da un calice d’oro, sovrastato da una cometa d’argento a sette raggi e sostenuto da due colombe, pure d’argento, con il becco proteso verso l’orlo, in atto di bere dallo stesso.

Comune collinare, di origine preistorica, con un’economia che si basa sui settori primario e secondario. La maggior parte dei codrongianesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 169 a un massimo di 525 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, ha nel suo nucleo originario antiche abitazioni e strade strette e sinuose. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un castrum romano quadrangolare, munito di quattro torri merlate alla guelfa e accompagnato, in capo, da un calice d’oro, sovrastato da una cometa d’argento a sette raggi e sostenuto da due colombe, pure d’argento, con il becco proteso verso l’orlo, in atto di bere dallo stesso.

Storia

La sua denominazione deriva dal personale latino CATRONIUS con suffisso –ANUS, con chiaro riferimento agli ‘abitanti di un fundus di CATRONIUS’. Tra le forme attestate nelle carte medievali sarde vi sono “Codriyano” e “Codrinhano”. Abitata sin dall’età preistorica, in epoca medievale, conosciuta come Cotronianu, fece parte della curatoria della vicina Florinas, nel Giudicato di Logudoro. Tra il XII e il XV secolo fu governata dall’abbazia camaldolese della Santissima Trinità. Successivamente venne conquistata dagli Aragonesi, i quali la accorparono alla baronia di Ploaghe e, in seguito, la cedettero, in qualità di feudo, a Serafino di Montagnana. Tra le vestigia del suo antichissimo passato figurano: la parrocchiale settecentesca, affiancata da uno slanciato campanile poligonale, conservante quadri di scuola aragonese napoletana e toscana; la parrocchiale dedicata alla Santissima Trinità di Saccargia, meta di continui pellegrinaggi, composta di un transetto triasbidato a fasce orizzontali in basalto e calce, di chiaro stile lombardo, e di una facciata in stile pisano-lucchese; la cappella di Santa Maria Maddalena, ricca di opere d’arte; resti di età nuragica, quali il nuraghe Nieddu, raggiungibile attraverso un breve tratto di mulattiera, costruito con enormi blocchi di basalto scuro.

La sua denominazione deriva dal personale latino CATRONIUS con suffisso –ANUS, con chiaro riferimento agli ‘abitanti di un fundus di CATRONIUS’. Tra le forme attestate nelle carte medievali sarde vi sono “Codriyano” e “Codrinhano”. Abitata sin dall’età preistorica, in epoca medievale, conosciuta come Cotronianu, fece parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> della vicina Florinas, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Tra il XII e il XV secolo fu governata dall’abbazia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CAMALDOLESE'>camaldolese</a> della Santissima Trinità. Successivamente venne conquistata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, i quali la accorparono alla baronia di Ploaghe e, in seguito, la cedettero, in qualità di feudo, a Serafino di Montagnana. Tra le vestigia del suo antichissimo passato figurano: la parrocchiale settecentesca, affiancata da uno slanciato campanile poligonale, conservante quadri di scuola <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a> napoletana e toscana; la parrocchiale dedicata alla Santissima Trinità di Saccargia, meta di continui pellegrinaggi, composta di un transetto triasbidato a fasce orizzontali in basalto e calce, di chiaro stile lombardo, e di una facciata in stile pisano-lucchese; la cappella di Santa Maria Maddalena, ricca di opere d’arte; resti di età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, quali il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Nieddu, raggiungibile attraverso un breve tratto di mulattiera, costruito con enormi blocchi di basalto scuro.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria risulta discretamente sviluppata: le aziende presenti operano nei comparti alimentare, tessile, elettrico, della gioielleria e oreficeria, edile e dell’energia elettrica. Il terziario si compone di una rete commerciale che riesce a soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria risulta discretamente sviluppata: le aziende presenti operano nei comparti alimentare, tessile, elettrico, della gioielleria e oreficeria, edile e dell’energia elettrica. Il terziario si compone di una rete commerciale che riesce a soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, offre la possibilità a quanti vi si rechino di godere dell’incontaminato e rilassante ambiente naturale che la caratterizza, oltre che di visitare interessanti monumenti di età preistorica. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Appuntamento di particolare rilevanza religiosa è la tradizionale celebrazione della Santissima Trinità di Saccargia, che si tiene la domenica di Pentecoste, in occasione della quale accorrono numerosi pellegrini. La festa patronale, in onore della Conversione di San Paolo, si celebra il 25 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, offre la possibilità a quanti vi si rechino di godere dell’incontaminato e rilassante ambiente naturale che la caratterizza, oltre che di visitare interessanti monumenti di età preistorica. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Appuntamento di particolare rilevanza religiosa è la tradizionale celebrazione della Santissima Trinità di Saccargia, che si tiene la domenica di Pentecoste, in occasione della quale accorrono numerosi pellegrini. La festa patronale, in onore della Conversione di San Paolo, si celebra il 25 gennaio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Codrongianos in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.