Descrizione

Comune di impianto medievale ubicato in collina, culla di un fiorente artigianato del legno; vive quasi esclusivamente dei proventi dell'agricoltura e della zootecnia. La comunità dei civitellesi, che presenta un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, tende a distribuirsi in modo piuttosto frammentario su tutto il comprensorio: oltre che nel capoluogo comunale, risiede infatti nelle località di Calazzotto, Gallo, La Fonte, Selva e Vicenne e popola alcuni aggregati urbani elementari (Colle San Leonardo, Forconi e Laruccia). Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma privo di asprezza; il paesaggio muta sensibilmente man mano che dai rilievi montuosi ricoperti di faggete, passando attraverso una vasta estensione di coltivi, ci si sposta verso le sponde del lago di Sant'Angelo, incorniciato da prati e da una minuta boscaglia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurata una quercia sradicata, attraversata da una fascia contenente il toponimo Civitella e accompagnata dalle lettere S e M puntate.

Comune di impianto medievale ubicato in collina, culla di un fiorente artigianato del legno; vive quasi esclusivamente dei proventi dell'agricoltura e della zootecnia. La comunità dei civitellesi, che presenta un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, tende a distribuirsi in modo piuttosto frammentario su tutto il comprensorio: oltre che nel capoluogo comunale, risiede infatti nelle località di Calazzotto, Gallo, La Fonte, Selva e Vicenne e popola alcuni aggregati urbani elementari (Colle San Leonardo, Forconi e Laruccia). Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma privo di asprezza; il paesaggio muta sensibilmente man mano che dai rilievi montuosi ricoperti di faggete, passando attraverso una vasta estensione di coltivi, ci si sposta verso le sponde del lago di Sant'Angelo, incorniciato da prati e da una minuta boscaglia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurata una quercia sradicata, attraversata da una fascia contenente il toponimo Civitella e accompagnata dalle lettere S e M puntate.

Storia

Nel territorio comunale sono venute alla luce alcune tombe preistoriche con corredo di suppellettili funerarie e i resti di un edificio con pavimento mosaicato di epoca romana: è quindi ampiamente documentata la presenza dell'uomo fin da epoche remote. L'attuale abitato, che fino al 1863 si chiamò semplicemente Civitella e che deve il nome ad uno dei suoi innumerevoli signori, è citato per la prima volta in un documento del XII secolo; nella prima metà del XV secolo risulta soggetto alla famiglia De Anichino, a cui successero i Baglioni. Questi ultimi hanno lasciato traccia del loro passaggio nel monumento più importante del comprensorio civitellese: il palazzo Baglioni, costruzione medievale rimaneggiata nel XV secolo.

Nel territorio comunale sono venute alla luce alcune tombe preistoriche con corredo di suppellettili funerarie e i resti di un edificio con pavimento mosaicato di epoca romana: è quindi ampiamente documentata la presenza dell'uomo fin da epoche remote. L'attuale abitato, che fino al 1863 si chiamò semplicemente Civitella e che deve il nome ad uno dei suoi innumerevoli signori, è citato per la prima volta in un documento del XII secolo; nella prima metà del XV secolo risulta soggetto alla famiglia De Anichino, a cui successero i Baglioni. Questi ultimi hanno lasciato traccia del loro passaggio nel monumento più importante del comprensorio civitellese: il palazzo Baglioni, costruzione medievale rimaneggiata nel XV secolo.

Economia

Decentrato rispetto ai punti nevralgici della provincia, il comune condivide il sostrato culturale e l'impostazione economica del montuoso entroterra abruzzese, a cui lo accomunano anche i ritmi tranquilli di vita e i precetti di antica tradizione. La sua popolazione vive principalmente dell'allevamento di bestiame, della produzione di carni e dell'agricoltura, che dà raccolti di cereali, patate, legumi, uva da vino, olive e frutta. L'industria, invece, è rappresentata da qualche impresa edile e opificio del legno; il commercio è piuttosto stentato e il ventaglio dei servizi è ridotto. Dal complesso delle attività economiche deriva un'inarrestabile emorragia di giovani, allettati da prospettive di maggiore benessere e scoraggiati anche dalla limitata disponibilità di infrastrutture. Il comune, infatti, presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi amministrativi; a detrimento della vivacità intellettuale dei civitellesi, che si coagula intorno ad un circolo culturale, mancano scuole per l'istruzione secondaria di primo e secondo grado -la presenza di una biblioteca comunale non è in grado di compensare questa lacuna-; l'apparato ricettivo difetta di alberghi e le strutture sanitarie, pur essendo commisurate alle esigenze primarie della collettività, non offrono i servizi più qualificati; fra gli impianti sportivi figurano campi da tennis, di calcio e di bocce.

Decentrato rispetto ai punti nevralgici della provincia, il comune condivide il sostrato culturale e l'impostazione economica del montuoso entroterra abruzzese, a cui lo accomunano anche i ritmi tranquilli di vita e i precetti di antica tradizione. La sua popolazione vive principalmente dell'allevamento di bestiame, della produzione di carni e dell'agricoltura, che dà raccolti di cereali, patate, legumi, uva da vino, olive e frutta. L'industria, invece, è rappresentata da qualche impresa edile e opificio del legno; il commercio è piuttosto stentato e il ventaglio dei servizi è ridotto. Dal complesso delle attività economiche deriva un'inarrestabile emorragia di giovani, allettati da prospettive di maggiore benessere e scoraggiati anche dalla limitata disponibilità di infrastrutture. Il comune, infatti, presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi amministrativi; a detrimento della vivacità intellettuale dei civitellesi, che si coagula intorno ad un circolo culturale, mancano scuole per l'istruzione secondaria di primo e secondo grado -la presenza di una biblioteca comunale non è in grado di compensare questa lacuna-; l'apparato ricettivo difetta di alberghi e le strutture sanitarie, pur essendo commisurate alle esigenze primarie della collettività, non offrono i servizi più qualificati; fra gli impianti sportivi figurano campi da tennis, di calcio e di bocce.

Relazioni

Il comune, ricco di attrattive paesaggistiche, è al margine di quell'area a cui, con l'istituzione del Parco nazionale della Maiella, sono stati forniti nuovi strumenti di promozione socio-economica. Si auspica comunque un'inversione della tendenza che lo vede attualmente trascurato dai tradizionali flussi turistici, eccetto che in occasione delle sagre del formaggio pecorino (agosto) e delle fave (13 maggio) -i visitatori affluiscono numerosi per gustare questo prodotto locale soffritto nel lardo insieme a cotiche di maiale, peperoncino e rosmarino-. La festa del Patrono Sant'Erasmo si celebra il primo giugno.

Il comune, ricco di attrattive paesaggistiche, è al margine di quell'area a cui, con l'istituzione del Parco nazionale della Maiella, sono stati forniti nuovi strumenti di promozione socio-economica. Si auspica comunque un'inversione della tendenza che lo vede attualmente trascurato dai tradizionali flussi turistici, eccetto che in occasione delle sagre del formaggio pecorino (agosto) e delle fave (13 maggio) -i visitatori affluiscono numerosi per gustare questo prodotto locale soffritto nel lardo insieme a cotiche di maiale, peperoncino e rosmarino-. La festa del Patrono Sant'Erasmo si celebra il primo giugno.

Località

Calazzotto, Colle San Leonardo, Gallo, La Fonte, Laruccia, Maiella, Piano Barretta, Piano Risorgimento, Selva, Vicenne

Calazzotto, Colle San Leonardo, Gallo, La Fonte, Laruccia, Maiella, Piano Barretta, Piano Risorgimento, Selva, Vicenne

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Civitella Messer Raimondo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.