Descrizione

Comune di collina popolato fin dall'antichità, di chiara impronta rurale ma proteso con un certo slancio anche verso le attività commerciali e turistiche. Una larga parte della comunità dei civitaquanesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai normali valori, risiede nel capoluogo comunale, circondato da pulviscolari insediamenti (Androna, Bauglione, Colle del Popolo, Colle Scurcola, Colle Vertiere, Piano Scarpara, Salaiano, Solagne e Vicenne), alcuni dei quali sono disposti lungo il tracciato della statale di Forca di Penne in direzione del litorale. Il territorio comunale, solcato trasversalmente dal corso del fiume Nora, si estende in un'area collinare che degrada verso la costa con rilievi dal profilo sempre più dolce e smussato. Nell'ambiente umido del fondovalle prospera la vegetazione ripuaria, che rappresenta una variante alla monotona uniformità dei coltivi.

Comune di collina popolato fin dall'antichità, di chiara impronta rurale ma proteso con un certo slancio anche verso le attività commerciali e turistiche. Una larga parte della comunità dei civitaquanesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai normali valori, risiede nel capoluogo comunale, circondato da pulviscolari insediamenti (Androna, Bauglione, Colle del Popolo, Colle Scurcola, Colle Vertiere, Piano Scarpara, Salaiano, Solagne e Vicenne), alcuni dei quali sono disposti lungo il tracciato della statale di Forca di Penne in direzione del litorale. Il territorio comunale, solcato trasversalmente dal corso del fiume Nora, si estende in un'area collinare che degrada verso la costa con rilievi dal profilo sempre più dolce e smussato. Nell'ambiente umido del fondovalle prospera la vegetazione ripuaria, che rappresenta una variante alla monotona uniformità dei coltivi.

Storia

L'esistenza di un insediamento romano è testimoniata dai numerosi reperti archeologici affiorati in più punti del territorio comunale. Il borgo medievale, già esistente in epoca longobarda, nel 1161 risulta fra i possedimenti dei conti De Apruzio. Il dominio di questa dinastia comitale ebbe vita relativamente breve: passato di mano in mano, il feudo finì ai Leognani Fieramosca nel XVIII secolo. Il nucleo più antico dell'abitato è impreziosito da un'interessante architettura civile, che con palazzo Fieramosca interamente realizzato in cotto raggiunge vertici di eleganza, ma soprattutto dalla parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, armoniosa struttura in laterizio di antica costruzione -si tratta di una delle più importanti chiese romaniche della regione: fu edificata nel Duecento, è divisa in tre navate ed è affiancata da un campanile in pietra; ha subito nel corso dei secoli profondi rimaneggiamenti, culminati nell'intervento di restauro che, al principio del Novecento, ne ha riportato la facciata alle linee originarie-.

L'esistenza di un insediamento romano è testimoniata dai numerosi reperti archeologici affiorati in più punti del territorio comunale. Il borgo medievale, già esistente in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>, nel 1161 risulta fra i possedimenti dei conti De Apruzio. Il dominio di questa dinastia comitale ebbe vita relativamente breve: passato di mano in mano, il feudo finì ai Leognani Fieramosca nel XVIII secolo. Il nucleo più antico dell'abitato è impreziosito da un'interessante architettura civile, che con palazzo Fieramosca interamente realizzato in cotto raggiunge vertici di eleganza, ma soprattutto dalla parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, armoniosa struttura in laterizio di antica costruzione -si tratta di una delle più importanti chiese romaniche della regione: fu edificata nel Duecento, è divisa in tre navate ed è affiancata da un campanile in pietra; ha subito nel corso dei secoli profondi rimaneggiamenti, culminati nell'intervento di restauro che, al principio del Novecento, ne ha riportato la facciata alle linee originarie-.

Economia

I numerosi addentellati con la contigua realtà dell'Appennino abruzzese, ancora poco evoluto, avrebbero potuto indurre la comunità civitaquanese ad un atteggiamento di chiusura ma l'afflusso di turisti, anche se di modesta entità, e una certa dose di intraprendenza le hanno assicurato apertura mentale e un relativo benessere: le attività agricole, rivolte principalmente alla coltivazione di cereali, vite e olivo, si affiancano al vivace artigianato; il terziario consiste in un discreto numero di piccole e medie imprese commerciali e di servizi -sono compresi anche il comparto assicurativo e quello creditizio-. A tutt'oggi il sistema delle infrastrutture favorisce solo alcuni ambiti della vita sociale. Il comune, infatti, non ospita importanti sedi burocratiche e dispone esclusivamente di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; va sottolineata, inoltre, la mancanza di strutture alberghiere mentre salta agli occhi la varietà degli impianti sportivi -una piscina scoperta, un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Civitaquana Associazione Sportiva), una palestra e alcuni campi da tennis, di bocce e di pallavolo-; le strutture sanitarie prestano servizi ambulatoriali e annoverano un centro di riabilitazione.

I numerosi addentellati con la contigua realtà dell'Appennino abruzzese, ancora poco evoluto, avrebbero potuto indurre la comunità civitaquanese ad un atteggiamento di chiusura ma l'afflusso di turisti, anche se di modesta entità, e una certa dose di intraprendenza le hanno assicurato apertura mentale e un relativo benessere: le attività agricole, rivolte principalmente alla coltivazione di cereali, vite e olivo, si affiancano al vivace artigianato; il terziario consiste in un discreto numero di piccole e medie imprese commerciali e di servizi -sono compresi anche il comparto assicurativo e quello creditizio-. A tutt'oggi il sistema delle infrastrutture favorisce solo alcuni ambiti della vita sociale. Il comune, infatti, non ospita importanti sedi burocratiche e dispone esclusivamente di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; va sottolineata, inoltre, la mancanza di strutture alberghiere mentre salta agli occhi la varietà degli impianti sportivi -una piscina scoperta, un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Civitaquana Associazione Sportiva), una palestra e alcuni campi da tennis, di bocce e di pallavolo-; le strutture sanitarie prestano servizi ambulatoriali e annoverano un centro di riabilitazione.

Relazioni

Una particolare inclinazione per lo sport anima questa gioviale e aperta comunità, che con i villeggianti tende ad instaurare rapporti umani di grande calore, non i superficiali contatti che di norma caratterizzano il turismo di massa. Abitanti del posto e turisti, nella prima settimana di agosto, fanno della tradizionale festa dello sport un'occasione di divertimento esilarante: fra il profumo delle specialità locali, che occhieggiano dagli stand gastronomici, e la musica bandistica, nuove e vecchie generazioni si cimentano in stravaganti giochi popolari. La festa del Patrono Sant'Egidio si celebra il primo settembre.

Una particolare inclinazione per lo sport anima questa gioviale e aperta comunità, che con i villeggianti tende ad instaurare rapporti umani di grande calore, non i superficiali contatti che di norma caratterizzano il turismo di massa. Abitanti del posto e turisti, nella prima settimana di agosto, fanno della tradizionale festa dello sport un'occasione di divertimento esilarante: fra il profumo delle specialità locali, che occhieggiano dagli stand gastronomici, e la musica bandistica, nuove e vecchie generazioni si cimentano in stravaganti giochi popolari. La festa del Patrono Sant'Egidio si celebra il primo settembre.

Località

Androna, Bauglione, Colle del Popolo, Colle di Quinto, Colle Scurcola, Colle Vertiere, Olmo della Biocca, Piano Scarpara, Rigo, Salaiano-Plaie, Solagne della Fonte, Sterpara, Vicenne

Androna, Bauglione, Colle del Popolo, Colle di Quinto, Colle Scurcola, Colle Vertiere, Olmo della Biocca, Piano Scarpara, Rigo, Salaiano-Plaie, Solagne della Fonte, Sterpara, Vicenne

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Civitaquana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.