Descrizione

Comune di pianura, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale; i cirimidesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nell'unica località: il capoluogo comunale (attraversato dal confine con Fenegrò e Lomazzo). Il territorio comunale, adagiato sulle fertili pendici delle colline moreniche (a mezzogiorno del capoluogo provinciale) e lambito dai torrenti Lura e Bozzente, disegna un profilo geometrico dolce, con dislivelli altimetrici appena accennati. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una fascia d'argento con una fiamma rossa "accollata" a due spade d'argento poste in croce di Sant'Andrea. Il tutto su tre monti fondati sulla verde campagna.

Comune di pianura, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale; i cirimidesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nell'unica località: il capoluogo comunale (attraversato dal confine con Fenegrò e Lomazzo). Il territorio comunale, adagiato sulle fertili pendici delle colline moreniche (a mezzogiorno del capoluogo provinciale) e lambito dai torrenti Lura e Bozzente, disegna un profilo geometrico dolce, con dislivelli altimetrici appena accennati. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una fascia d'argento con una fiamma rossa "accollata" a due spade d'argento poste in croce di Sant'Andrea. Il tutto su tre monti fondati sulla verde campagna.

Storia

Per l'origine del toponimo si presume una derivazione dal personale antico non attestato *CELIMINUS; altre ipotesi sembrano poco dimostrabili (una lo vorrebbe originato dall'espressione CIS LIMITEM, con significato di 'al di qua del confine' ma veramente pochi sono i casi in cui viene usato CIS in toponomastica). Dal rinvenimento di una necropoli si deduce una presenza umana sin dall'epoca romana. Anche qui ebbe le sue ripercussioni la guerra intercorsa (per circa dieci anni, agli inizi del XII secolo) tra Milano e Como: l'ostilità nei confronti dei comaschi costò la vita a molti abitanti, vittime della vendetta comasca. Nel '300 fu sede di un monastero di monache Umiliate, dedicato a Santa Eufemia. Due le famiglie al cui nome è legata la sua storia: quella dei Carcano (del secolo XVI) e l'altra degli Arconati (del secolo successivo). Le testimonianze storico-artistiche di maggior interesse sono costituite da due esempi dell'architettura religiosa: la chiesa parrocchiale (del XIX secolo, che custodisce un quadro del XVI secolo di Jacopo da Ponte, detto il Bassano) e il santuario della Madonna delle Grazie (del XVII secolo). Un tempo la sua economia trovava fonti di reddito nell'allevamento dei bachi da seta e nella coltivazione di gelsi nonché in attività dell'artigianato ebanistico, che si ritrovano in tanta parte della Brianza (in particolare i falegnami del posto producevano un gran numero di aste di supporto ai termometri). Quel tipo di produzione era proprio anche di altre popolazioni lariane, che, oltre confine, vendevano termometri e barometri (donde l'appellativo locale di "barumèta", che li distingueva).

Per l'origine del toponimo si presume una derivazione dal personale antico non attestato *CELIMINUS; altre ipotesi sembrano poco dimostrabili (una lo vorrebbe originato dall'espressione CIS LIMITEM, con significato di 'al di qua del confine' ma veramente pochi sono i casi in cui viene usato CIS in toponomastica). Dal rinvenimento di una necropoli si deduce una presenza umana sin dall'epoca romana. Anche qui ebbe le sue ripercussioni la guerra intercorsa (per circa dieci anni, agli inizi del XII secolo) tra Milano e Como: l'ostilità nei confronti dei comaschi costò la vita a molti abitanti, vittime della vendetta comasca. Nel '300 fu sede di un monastero di monache Umiliate, dedicato a Santa Eufemia. Due le famiglie al cui nome è legata la sua storia: quella dei Carcano (del secolo XVI) e l'altra degli Arconati (del secolo successivo). Le testimonianze storico-artistiche di maggior interesse sono costituite da due esempi dell'architettura religiosa: la chiesa parrocchiale (del XIX secolo, che custodisce un quadro del XVI secolo di Jacopo da Ponte, detto il Bassano) e il santuario della Madonna delle Grazie (del XVII secolo). Un tempo la sua economia trovava fonti di reddito nell'allevamento dei bachi da seta e nella coltivazione di gelsi nonché in attività dell'artigianato ebanistico, che si ritrovano in tanta parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BRIANZA'>Brianza</a> (in particolare i falegnami del posto producevano un gran numero di aste di supporto ai termometri). Quel tipo di produzione era proprio anche di altre popolazioni lariane, che, oltre confine, vendevano termometri e barometri (donde l'appellativo locale di "barumèta", che li distingueva).

Economia

Sono presenti i soli uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. I prodotti dell'agricoltura sono frumento e foraggi, oltre ai cereali, che costituiscono una coltivazione tradizionale; il settore primario è completato dall'allevamento di bovini, equini e avicoli. All'industria calzaturiera (che occupa un consistente numero di addetti) si aggiungono quelle edile e metalmeccanica; i mobilifici, poi, sono il luogo deputato alla conservazione della vocazione ebanistica degli abitanti. Sono, inoltre, rappresentati i comparti alimentare, tessile e dell'abbigliamento, cartario e della stampa, chimico e metalmeccanico. Per il terziario, agli impieghi nella pubblica amministrazione e nelle scuole vanno aggiunti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Se assenti risultano le strutture sociali (come asili nido e case di riposo), quelle scolastiche (le scuole materne ed elementari) non sono sufficienti al conseguimento dell'istruzione obbligatoria; la mancanza di una biblioteca, poi, non stimola l'arricchimento culturale personale. Le strutture ricettive garantiscono la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Sono presenti i soli uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. I prodotti dell'agricoltura sono frumento e foraggi, oltre ai cereali, che costituiscono una coltivazione tradizionale; il settore primario è completato dall'allevamento di bovini, equini e avicoli. All'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIERA'>calzaturiera</a> (che occupa un consistente numero di addetti) si aggiungono quelle edile e metalmeccanica; i mobilifici, poi, sono il luogo deputato alla conservazione della vocazione ebanistica degli abitanti. Sono, inoltre, rappresentati i comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, cartario e della stampa, chimico e metalmeccanico. Per il terziario, agli impieghi nella pubblica amministrazione e nelle scuole vanno aggiunti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Se assenti risultano le strutture sociali (come asili nido e case di riposo), quelle scolastiche (le scuole materne ed elementari) non sono sufficienti al conseguimento dell'istruzione obbligatoria; la mancanza di una biblioteca, poi, non stimola l'arricchimento culturale personale. Le strutture ricettive garantiscono la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

È abbastanza frequentata per turismo e per ragioni di lavoro (per le opportunità di impiego offerte dalle industrie); i suoi rapporti con il circondario non sono rilevanti, fatta eccezione per quelli dettati dalla necessità di accedere a infrastrutture non presenti sul posto. Anche la mancanza di istituti d'istruzione secondaria di primo e secondo grado costringe la popolazione a spostarsi: il pendolarismo quotidiano non risulta particolarmente gravoso, vista l'efficienza della rete dei collegamenti. Non si segnalano eventi speciali ricorrenti né manifestazioni di particolare importanza, che possano costituire momento di aggregazione e di valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni. Unica festa è quella in onore della Patrona, Santa Cristina, che si celebra la terza domenica di luglio.

È abbastanza frequentata per turismo e per ragioni di lavoro (per le opportunità di impiego offerte dalle industrie); i suoi rapporti con il circondario non sono rilevanti, fatta eccezione per quelli dettati dalla necessità di accedere a infrastrutture non presenti sul posto. Anche la mancanza di istituti d'istruzione secondaria di primo e secondo grado costringe la popolazione a spostarsi: il pendolarismo quotidiano non risulta particolarmente gravoso, vista l'efficienza della rete dei collegamenti. Non si segnalano eventi speciali ricorrenti né manifestazioni di particolare importanza, che possano costituire momento di aggregazione e di valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni. Unica festa è quella in onore della Patrona, Santa Cristina, che si celebra la terza domenica di luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cirimido rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.