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Descrizione

Comune collinare di origini molto antiche; in attesa di valorizzare pienamente le proprie risorse naturali, trae sostentamento essenzialmente dalle attività rurali. La maggior parte dei ciorlanesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si divide tra il capoluogo comunale e un certo numero di case sparse sui fondi; la parte restante della comunità si distribuisce negli aggregati urbani minori di Casale, Case Nuove e Quattro Stradoni. L’abitato, caratterizzato dal tipico aspetto medievale, è situato sulle pendici di un cocuzzolo. La parte centrale del territorio comunale è occupata da una serie di rilievi che degradano verso il fondovalle dei fiumi Sava e Volturno e raggiungono la massima elevazione con il Colle la Croce. Alle quote elevate prospera una folta copertura boschiva di carpini, ornielli e roverelle, incrementata negli ultimi tempi mediante interventi di rimboschimento, mentre più in basso prendono il sopravvento i seminativi arborati di pianura e di collina.

Storia

Popolata nell’antichità dai sanniti e dai romani, fu donata nel 1064 d.C. all’abbazia di Montecassino e nel XII secolo venne conquistata dai normanni; in seguito divenne possedimento dei conti di Venafro signori della vicina Capriati, della quale condivise spesso le vicende storiche. Durante il XIV secolo più volte si scontrò con le vicine Torcino, Mastrati e Capriati per questioni territoriali e nel XIX secolo fu protagonista di lotte giudiziarie contro i suoi ex feudatari. È divenuta comune autonomo soltanto nel 1898, dopo essere stata a lungo aggregata alla vicina Pratella. Caratteristica è la presenza di un dialetto assolutamente diverso da quello parlato nelle località limitrofe. Si ritiene che il toponimo derivi dal personale latino CYRILLUS, cui è stato aggiunto il suffisso aggettivale -ANUS, che indica appartenenza. Rappresentano interessanti testimonianze del suo passato i resti del castello medievale eretto dai longobardi, la cappella di Sant’Egidio, la settecentesca chiesa dell’Annunziata e la chiesa di San Nicola; all’interno di quest’ultima è possibile ammirare un affresco rappresentante la Pietà e un’interessante tela settecentesca raffigurante la Madonna che appare ai Santi Nicola e Girolamo.

Economia

Ancorata saldamente agli antichi usi e costumi, la comunità ciorlanese continua a condurre un’esistenza tranquilla e a dedicarsi alle occupazioni del passato. Pilastro dell’economia locale sono la zootecnia e l’agricoltura, quest’ultima specializzata nella produzione di cereali, frutta, uva e olive; l’olivicoltura, in particolare, è alla base della produzione di un pregiato olio. Il settore secondario annovera pochissime imprese di dimensione artigianale attive nei comparti alimentare, edile, del legno, delle calzature e delle confezioni; anche il livello di sviluppo del terziario appare piuttosto basso: il commercio è rivolto soprattutto alla distribuzione di beni di prima necessità e il comparto dei servizi non include né quelli bancari né le assicurazioni. È dotata unicamente di scuole materne ed elementari e per quanto riguarda l’assistenza sanitaria può contare soltanto sulla farmacia; difetta inoltre di strutture culturali di rilievo e il suo apparato ricettivo non include né esercizi di ristoro né strutture per il soggiorno.

Relazioni

I folti boschi circostanti sono abitati da cinghiali, lepri, volpi, tassi e altri animali selvatici; nelle acque limpide del fiume Sava si può praticare la pesca alla trota mentre sulle rive del Volturno è possibile avvistare il martin pescatore. Assai singolare, nella zona pedemontana, è il Lievoco, una pozza di acqua perennemente agitata da un soffione sotterraneo, mentre in località Campobraca è possibile visitare, con un’adeguata attrezzatura, l’omonima grotta. Nel territorio comunale si trovano inoltre fonti di acqua minerale potabile, come quella chiamata La Volla, e sorgenti solforose, le cui acque sono ottime per la cura delle affezioni della pelle. Le principali manifestazioni tradizionali sono legate alla religiosità popolare: il 13 giugno si festeggia Sant’Antonio mentre il primo settembre si svolge la festa di Sant’Egidio. La festa del Patrono, San Nicola di Bari, si celebra il 6 dicembre.

Località

Baraccone, Casale, Malle, Quattro Stradoni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ciorlano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 426
  • Lat 41° 26' 58,77'' 41.44965833
  • Long 14° 9' 32,40'' 14.15900000
  • CAP 81010
  • Prefisso 0823
  • Codice ISTAT 061030
  • Codice Catasto C716
  • Altitudine slm 330 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1674
  • Superficie 27.86 Km2
  • Densità 15,29 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 07:32
  • Tramonto 16:37
Contatti
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