Descrizione

Piccola comunità di collina, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I cinzanesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nei nuclei urbani minori di Aprà e Torrazza oltre che in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 503 metri di quota. L’abitato, che gode di una veduta su una piccola valle, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Piccola comunità di collina, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I cinzanesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nei nuclei urbani minori di Aprà e Torrazza oltre che in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 503 metri di quota. L’abitato, che gode di una veduta su una piccola valle, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

Il toponimo sembra derivare dal latino CINCIUS, gentilizio romano attestato in Piemonte, con l’aggiunta del suffisso -ANUS di cui sono possibili varianti CINTIUS e QUINTIUS, quest’ultima molto diffusa. Le prime notizie storiche documentate risalgono a un atto di donazione che l’imperatore Ottone I effettuò a favore dei vescovi torinesi, nel X secolo. I vescovi di Torino ottennero nuovamente la concessione della giurisdizione del feudo anche da parte dell’imperatore Federico I, nell’XI secolo, il quale, però, ritirò questa assegnazione nel 1164, per favorire un suo nuovo alleato: Guglielmo di Monferrato. In seguito alla pace di Cherasco divenne di proprietà dei Savoia, tra gli altri casati che la governarono ricordiamo i Rovere, i Della Chiesa, i marchesi di Cinzano e i Roddi. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di Sant’Antonio Abate, sita al centro dell’abitato, e l’antico castello risalente al XIII secolo, circondato da un ampio giardino. Degna di nota per il suo valore artistico è la chiesa di Santa Maria al cimitero, al cui interno è possibile ammirare un’abside risalente al 1300.

Il toponimo sembra derivare dal latino CINCIUS, gentilizio romano attestato in Piemonte, con l’aggiunta del suffisso -ANUS di cui sono possibili varianti CINTIUS e QUINTIUS, quest’ultima molto diffusa. Le prime notizie storiche documentate risalgono a un atto di donazione che l’imperatore Ottone I effettuò a favore dei vescovi torinesi, nel X secolo. I vescovi di Torino ottennero nuovamente la concessione della giurisdizione del feudo anche da parte dell’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOI'>Federico I</a>, nell’XI secolo, il quale, però, ritirò questa assegnazione nel 1164, per favorire un suo nuovo alleato: Guglielmo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>. In seguito alla pace di Cherasco divenne di proprietà dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, tra gli altri casati che la governarono ricordiamo i Rovere, i Della Chiesa, i marchesi di Cinzano e i Roddi. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di Sant’Antonio Abate, sita al centro dell’abitato, e l’antico castello risalente al XIII secolo, circondato da un ampio giardino. Degna di nota per il suo valore artistico è la chiesa di Santa Maria al cimitero, al cui interno è possibile ammirare un’abside risalente al 1300.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. L’agricoltura è basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vini Doc Freisa e Barbera) e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: lattiero-caseario, alimentare e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località vicine anche per i servizi sanitari di base.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. L’agricoltura è basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vini Doc Freisa e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>) e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: lattiero-caseario, alimentare e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località vicine anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valutazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in uno scenario tipicamente collinare, offre la possibilità di immergersi in un ambiente naturalistico incontaminato e ricco di flora e fauna. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche, fieristiche o religiose che potrebbero, periodicamente, allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valutazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in uno scenario tipicamente collinare, offre la possibilità di immergersi in un ambiente naturalistico incontaminato e ricco di flora e fauna. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche, fieristiche o religiose che potrebbero, periodicamente, allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Aprà, Torrazza

Aprà, Torrazza

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cinzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.