Descrizione

Centro di origine etrusche con una economia attualmente sviluppata nel settore del terziario. La comunità dei chiusini ha un indice di vecchiaia particolarmente elevato e abita anche le località di Chiusi Scalo, Dolciano, Macciano, Montallese, Montevenere, Paccianese e Querce al Pino. Al borgo medioevale si aggiunge ora, particolarmente preso lo scalo ferroviario, una espansione edilizia con sviluppo per lo più verticale. Il suo stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura un leone, che ricorderebbe che il comune fu una delle dodici lucumonie etrusche, ed una divisione orizzontale segnata da un rastrello azzurro, bordato d'oro, con la parte superiore rossa e quella inferiore bianca, simbolo della ripartizione del potere fra tante famiglie nobiliari quanti sono i denti inferiori raffigurati.

Centro di origine etrusche con una economia attualmente sviluppata nel settore del terziario. La comunità dei chiusini ha un indice di vecchiaia particolarmente elevato e abita anche le località di Chiusi Scalo, Dolciano, Macciano, Montallese, Montevenere, Paccianese e Querce al Pino. Al borgo medioevale si aggiunge ora, particolarmente preso lo scalo ferroviario, una espansione edilizia con sviluppo per lo più verticale. Il suo stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura un leone, che ricorderebbe che il comune fu una delle dodici lucumonie <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHE'>etrusche</a>, ed una divisione orizzontale segnata da un rastrello azzurro, bordato d'oro, con la parte superiore rossa e quella inferiore bianca, simbolo della ripartizione del potere fra tante famiglie nobiliari quanti sono i denti inferiori raffigurati.

Storia

Era anticamente la città del mitico condottiero Porsenna, il più famoso lucumone etrusco (oggi ricordato anche dal nome di una via cittadina a lui dedicata) noto agli storici per la sua ostilità nei confronti di Roma e per il fatto che proprio sotto il suo regno la città raggiunse il massimo splendore. Il toponimo era allora Chamars, poi divenne Clausium, in età romana, nel 296 a.C., quando era una stazione militare, di cui conserva ancora la struttura urbanistica; del periodo precedente restano, soprattutto nella parte settentrionale del territorio, numerosissime tombe, fra cui le più importanti sono quelle "della Pellegrina" e "della Scimmia". In seguito, le invasioni barbariche portarono su queste colline Totila ed i Longobardi che si impadronirono della città, che, più tardi, passò sotto l'influenza di Orvieto e Siena, il cui esercito sconfisse qui, nel 1554, le truppe di Alessandro della Cornia, generale di Cosimo I de' Medici. Proprio a Cosimo I si deve la bonifica della Val di Chiana, interessata da un impaludamento e dalla malaria nell'XI sec.; da tale complesso di opere derivò la rinascita del comune. Entrata a far parte dello stato mediceo nel 1556, divenne sede di comunità nel 1777. Tra i monumenti più significativi è di particolare rilievo il Duomo, le cui origini risalgono al quinto secolo, anche se numerosi sono stati i rimaneggiamenti successivi, fino all'ultimo, consistente, nel secolo scorso. Interessanti anche le catacombe di Santa Mustiola e quelle di Santa Caterina, nonché una serie di edifici medievali e rinascimentali.

Era anticamente la città del mitico condottiero Porsenna, il più famoso lucumone etrusco (oggi ricordato anche dal nome di una via cittadina a lui dedicata) noto agli storici per la sua ostilità nei confronti di Roma e per il fatto che proprio sotto il suo regno la città raggiunse il massimo splendore. Il toponimo era allora Chamars, poi divenne Clausium, in età romana, nel 296 a.C., quando era una stazione militare, di cui conserva ancora la struttura urbanistica; del periodo precedente restano, soprattutto nella parte settentrionale del territorio, numerosissime tombe, fra cui le più importanti sono quelle "della Pellegrina" e "della Scimmia". In seguito, le invasioni barbariche portarono su queste colline Totila ed i Longobardi che si impadronirono della città, che, più tardi, passò sotto l'influenza di Orvieto e Siena, il cui esercito sconfisse qui, nel 1554, le truppe di Alessandro della Cornia, generale di Cosimo I de' Medici. Proprio a Cosimo I si deve la bonifica della Val di Chiana, interessata da un impaludamento e dalla malaria nell'XI sec.; da tale complesso di opere derivò la rinascita del comune. Entrata a far parte dello stato mediceo nel 1556, divenne sede di comunità nel 1777. Tra i monumenti più significativi è di particolare rilievo il Duomo, le cui origini risalgono al quinto secolo, anche se numerosi sono stati i rimaneggiamenti successivi, fino all'ultimo, consistente, nel secolo scorso. Interessanti anche le catacombe di Santa Mustiola e quelle di Santa Caterina, nonché una serie di edifici medievali e rinascimentali.

Economia

L'economia locale si basa essenzialmente sul commercio e sui servizi: le  industrie meccanica, elettromeccanica, edile, dei materiali da costruzione e delle calzature, pur consistenti, hanno perso, negli ultimi anni, quasi la metà degli addetti, mentre le produzioni agricole e zootecniche, se non per l'indotto, con mulini e mangimifici, hanno scarsissimo peso, dopo la progressiva evoluzione da rurale a commerciale del comune (da segnalare un centro commerciale nella frazione di Querce al Pino). Altra fonte di reddito è costituita dal turismo, che sfrutta anche la vicinanza a comuni famosi, all'Umbria ed al Lago Trasimeno: le strutture ricettive, sportive e per il tempo libero sono, infatti, di livello soddisfacente. La stessa vita culturale è molto vivace, perché sul territorio, oltre alle scuole dell'obbligo, ad un Istituto tecnico commerciale e per geometri e ad uno professionale per l'industria e l'artigianato, sono presenti altre strutture di discreto livello, come il Museo della Cattedrale e quello archeologico nazionale, che custodiscono importanti reperti etruschi. Si pubblica il periodico "Prima pagina".

L'economia locale si basa essenzialmente sul commercio e sui servizi: le  industrie meccanica, elettromeccanica, edile, dei materiali da costruzione e delle calzature, pur consistenti, hanno perso, negli ultimi anni, quasi la metà degli addetti, mentre le produzioni agricole e zootecniche, se non per l'indotto, con mulini e mangimifici, hanno scarsissimo peso, dopo la progressiva evoluzione da rurale a commerciale del comune (da segnalare un centro commerciale nella frazione di Querce al Pino). Altra fonte di reddito è costituita dal turismo, che sfrutta anche la vicinanza a comuni famosi, all'Umbria ed al Lago Trasimeno: le strutture ricettive, sportive e per il tempo libero sono, infatti, di livello soddisfacente. La stessa vita culturale è molto vivace, perché sul territorio, oltre alle scuole dell'obbligo, ad un Istituto tecnico commerciale e per geometri e ad uno professionale per l'industria e l'artigianato, sono presenti altre strutture di discreto livello, come il Museo della Cattedrale e quello archeologico nazionale, che custodiscono importanti reperti etruschi. Si pubblica il periodico "Prima pagina".

Relazioni

Tracce di un antico campanilismo sono simboleggiate dalle due torri di età medievale, che rispondono ai curiosi nomi di "Beccati questo" e "Beccati quest'altro", a ricordare, probabilmente, la rivalità tra questa località e Perugia, che per un breve periodo esercitò la sua influenza sui territori della zona. Tra febbraio e marzo si svolge il famoso concorso scolastico nazionale di "Ragazzi in gamba" mentre in luglio, si allestisce "l'estate musicale" e a settembre la Sagra dell'uva e del vino locali. La festa della Patrona, Santa Mustiola, si celebra il 3 luglio, giorno in cui la giovane martire sarebbe giunta a Chiusi.

Tracce di un antico campanilismo sono simboleggiate dalle due torri di età medievale, che rispondono ai curiosi nomi di "Beccati questo" e "Beccati quest'altro", a ricordare, probabilmente, la rivalità tra questa località e Perugia, che per un breve periodo esercitò la sua influenza sui territori della zona. Tra febbraio e marzo si svolge il famoso concorso scolastico nazionale di "Ragazzi in gamba" mentre in luglio, si allestisce "l'estate musicale" e a settembre la Sagra dell'uva e del vino locali. La festa della Patrona, Santa Mustiola, si celebra il 3 luglio, giorno in cui la giovane martire sarebbe giunta a Chiusi.

Località

Chiusi Scalo, Dolciano, Giovancorso, Lago di Chiusi, Macciano, Montallese, Montevenere, Querce al Pino

Chiusi Scalo, Dolciano, Giovancorso, Lago di Chiusi, Macciano, Montallese, Montevenere, Querce al Pino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Chiusi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.