Descrizione

Comune montano di origine alto-medioevale, con intensa attività agricola. La presenza di alcune sorgenti di acque minerali dà vita ad attività connesse. La comunità dei chignatini, con un indice di vecchiaia particolarmente alto, è sparsa in poche località: Rosina, Taena, il Castello. Nel secondo dopoguerra ha assistito a un lento e costante declino demografico, mantenendo un aspetto prevalentemente rurale. Il paesaggio è di tipo pre-montano e montano con una vegetazione composta da castagni, larici, faggi e abeti, attraversati dai principali corsi d'acqua che sono il Rassina e il Rio di Chitignano. Il profilo geometrico del territorio è aspro e irregolare, partendo da un'altitudine di 350 metri sul livello del mare, per raggiungere addirittura i 1.263; montano si presenta anche l'andamento plano-altimetrico del centro abitato, i cui nuclei fanno registrare quote che vanno dai 380 metri sul livello del mare (La Casa) ai 618 (Croce di Sarna). Non si conosce l'origine dello stemma che raffigura draghi fin dal XVII secolo. Pur dichiarando di non conoscere la ragione dell'emblema, il Passerini, nel 1860, ritenne opportuno confermarlo alla comunità, che ancora lo usa.  

Comune montano di origine alto-medioevale, con intensa attività agricola. La presenza di alcune sorgenti di acque minerali dà vita ad attività connesse. La comunità dei chignatini, con un indice di vecchiaia particolarmente alto, è sparsa in poche località: Rosina, Taena, il Castello. Nel secondo dopoguerra ha assistito a un lento e costante declino demografico, mantenendo un aspetto prevalentemente rurale. Il paesaggio è di tipo pre-montano e montano con una vegetazione composta da castagni, larici, faggi e abeti, attraversati dai principali corsi d'acqua che sono il Rassina e il Rio di Chitignano. Il profilo geometrico del territorio è aspro e irregolare, partendo da un'altitudine di 350 metri sul livello del mare, per raggiungere addirittura i 1.263; montano si presenta anche l'andamento plano-altimetrico del centro abitato, i cui nuclei fanno registrare quote che vanno dai 380 metri sul livello del mare (La Casa) ai 618 (Croce di Sarna). Non si conosce l'origine dello stemma che raffigura draghi fin dal XVII secolo. Pur dichiarando di non conoscere la ragione dell'emblema, il Passerini, nel 1860, ritenne opportuno confermarlo alla comunità, che ancora lo usa.  

Storia

L'importanza della zona in passato ha legata alla presenza della via di comunicazione che collegava Arezzo al Passo Serra. Alcuni storici hanno sostenuto di poter individuare nella regione un insediamento etrusco-romano dedito ai culti salutari delle acque. La tesi si fonda sull'esistenza di numerosi toponimi di chiara matrice etrusca nonché su reperimenti di oggetti di bronzo, molto probabilmente risalenti ai primi etruschi. Nell'alto medioevo esisteva un fortilizio detto "Clotiniano" che in seguito appartenne agli Ubertini tranne che per un breve periodo (dal 1325 al 1384) durante il quale vi esercitò il dominio Guido Tarlati, vescovo di Arezzo. Pietro Leopoldo decise di introdurre la coltivazione del tabacco, poi proibita nella metà dell'800. Nel novero dei monumenti figurano i resti delle mura, il palazzo del podestà (la cosiddetta Podesteria) con elementi architettonici risalenti ai secoli XIV-XV, la chiesa parrocchiale, l'eremo della Casella, dedicato a San Francesco, sull'Alpe di Catena, a quasi 1.300 metri di altitudine.  

L'importanza della zona in passato ha legata alla presenza della via di comunicazione che collegava Arezzo al Passo Serra. Alcuni storici hanno sostenuto di poter individuare nella regione un insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCO'>etrusco</a>-romano dedito ai culti salutari delle acque. La tesi si fonda sull'esistenza di numerosi toponimi di chiara matrice etrusca nonché su reperimenti di oggetti di bronzo, molto probabilmente risalenti ai primi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>. Nell'alto medioevo esisteva un fortilizio detto "Clotiniano" che in seguito appartenne agli Ubertini tranne che per un breve periodo (dal 1325 al 1384) durante il quale vi esercitò il dominio Guido Tarlati, vescovo di Arezzo. Pietro Leopoldo decise di introdurre la coltivazione del tabacco, poi proibita nella metà dell'800. Nel novero dei monumenti figurano i resti delle mura, il palazzo del podestà (la cosiddetta Podesteria) con elementi architettonici risalenti ai secoli XIV-XV, la chiesa parrocchiale, l'eremo della Casella, dedicato a San Francesco, sull'Alpe di Catena, a quasi 1.300 metri di altitudine.  

Economia

La struttura burocratico-amministrativa non potrebbe essere più scarna; gli unici servizi pubblici presenti in paese sono quelli essenziali del Comune e quello postale. Carente anche il servizio sanitario, mancando sul posto anche un pronto soccorso. Per il servizio di pronto intervento sanitario non vi sono in loco strutture apposite. Vi si trova, invece, un pensionato per anziani. La scuola locale dà la possibilità di frequentare soltanto le cinque classi elementari. Il viaggiatore che vi arriva, desideroso di rifocillarsi, trova un paio di ristoranti ed una pensione. La popolazione, che conduce una vita appartata, mantiene una solida tradizione. Le principali fonti di reddito provengono dall'agricoltura e dallo sfruttamento di alcune sorgenti di acqua minerale, oltre che dalle consuete attività commerciali ed artigianali tipiche dei piccoli comuni.  

La struttura burocratico-amministrativa non potrebbe essere più scarna; gli unici servizi pubblici presenti in paese sono quelli essenziali del Comune e quello postale. Carente anche il servizio sanitario, mancando sul posto anche un pronto soccorso. Per il servizio di pronto intervento sanitario non vi sono in loco strutture apposite. Vi si trova, invece, un pensionato per anziani. La scuola locale dà la possibilità di frequentare soltanto le cinque classi elementari. Il viaggiatore che vi arriva, desideroso di rifocillarsi, trova un paio di ristoranti ed una pensione. La popolazione, che conduce una vita appartata, mantiene una solida tradizione. Le principali fonti di reddito provengono dall'agricoltura e dallo sfruttamento di alcune sorgenti di acqua minerale, oltre che dalle consuete attività commerciali ed artigianali tipiche dei piccoli comuni.  

Relazioni

L'unica attrattiva per la diffusione del turismo sono le sorgenti di acqua minerale con elementi cloro-ferro-carbonati utili nella cura delle malattie dell'apparato digerente. Le sorgenti termali sono così importanti che il casentinese Innocenzo Montini scrisse nel 1761 versi dedicati alle acque minerali di Chitignano. A testimonianza di quanto siano solidi i legami con il passato si fa menzione del "Cantar maggio", la tradizione popolare che si rinnova ogni anno e che si svolge per iniziativa di diversi gruppi di uomini e donne vestiti in costume tradizionale, che passano le serate di maggio a cantar canzoni, rime e stornelli sotto le finestre delle abitazioni del paese. I rapporti con i centri vicini sono particolarmente intensi a causa della totale dipendenza da essi per lavoro, burocrazia e trasporti. La festa del patrono S. Vincenzo si celebra il 22 aprile. Dl 1993 è gemellata con La Calmette (Francia).

L'unica attrattiva per la diffusione del turismo sono le sorgenti di acqua minerale con elementi cloro-ferro-carbonati utili nella cura delle malattie dell'apparato digerente. Le sorgenti termali sono così importanti che il casentinese Innocenzo Montini scrisse nel 1761 versi dedicati alle acque minerali di Chitignano. A testimonianza di quanto siano solidi i legami con il passato si fa menzione del "Cantar maggio", la tradizione popolare che si rinnova ogni anno e che si svolge per iniziativa di diversi gruppi di uomini e donne vestiti in costume tradizionale, che passano le serate di maggio a cantar canzoni, rime e stornelli sotto le finestre delle abitazioni del paese. I rapporti con i centri vicini sono particolarmente intensi a causa della totale dipendenza da essi per lavoro, burocrazia e trasporti. La festa del patrono S. Vincenzo si celebra il 22 aprile. Dl 1993 è gemellata con La Calmette (Francia).

Località

Croce di Sarna, I Granai, La Casa, Poggiolino, Rosina, Taena

Croce di Sarna, I Granai, La Casa, Poggiolino, Rosina, Taena

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Chitignano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.