Descrizione

Città capoluogo di provincia, di impianto medievale, estesa sulle pendici di un colle, in cui si tramandano di generazione in generazione raffinate tecniche artigianali per la torrefazione del caffè, la distillazione di liquori e la realizzazione di strumenti musicali e di ceramiche artistiche; nella sua economia è fondamentale il ruolo dell'industria e del terziario, in flessione l'incidenza dell'agricoltura. La comunità dei chietini o teatini, con un indice di vecchiaia nella media, è sparpagliata in un gran numero di aggregati urbani elementari, che gravitano intorno alla località di Fontechiaro da Capo e al capoluogo comunale; quest'ultimo ha sviluppato intorno alla stazione ferroviaria la moderna appendice di Chieti Scalo, che si va espandendo con insediamenti produttivi e residenziali lungo il tracciato della Tiburtina Valeria. L'abitato sorge sulla dorsale collinare che affiora dall'estensione pianeggiante della bassa valle del fiume Pescara; dalla sua posizione soprelevata domina la distesa azzurrina del mare e in lontananza i profili aguzzi della Maiella e del Gran Sasso.

Città capoluogo di provincia, di impianto medievale, estesa sulle pendici di un colle, in cui si tramandano di generazione in generazione raffinate tecniche artigianali per la torrefazione del caffè, la distillazione di liquori e la realizzazione di strumenti musicali e di ceramiche artistiche; nella sua economia è fondamentale il ruolo dell'industria e del terziario, in flessione l'incidenza dell'agricoltura. La comunità dei chietini o teatini, con un indice di vecchiaia nella media, è sparpagliata in un gran numero di aggregati urbani elementari, che gravitano intorno alla località di Fontechiaro da Capo e al capoluogo comunale; quest'ultimo ha sviluppato intorno alla stazione ferroviaria la moderna appendice di Chieti Scalo, che si va espandendo con insediamenti produttivi e residenziali lungo il tracciato della Tiburtina Valeria. L'abitato sorge sulla dorsale collinare che affiora dall'estensione pianeggiante della bassa valle del fiume Pescara; dalla sua posizione soprelevata domina la distesa azzurrina del mare e in lontananza i profili aguzzi della Maiella e del Gran Sasso.

Storia

La presenza di stanziamenti umani è documentata fin dal paleolitico grazie ai cospicui ritrovamenti effettuati in località Terrazzi-Zannini e Madonna del Freddo. Il più antico nucleo abitato acquistò un certo rilievo nel periodo preromano come capitale della tribù dei marrucini e crebbe notevolmente di importanza in qualità di municipio romano, soprattutto in seguito all'apertura della via Valeria; nonostante i ripetuti saccheggi, inoltre, riuscì a mantenere dignità come sede vescovile e di una delle quattro contee in cui nei secoli alto-medievali fu diviso il territorio abruzzese. La città raggiunse il massimo splendore nel periodo angioino, allorché fu eletta capitale dell'Abruzzo Citra, ma già nel XV secolo ebbe inizio la sua decadenza, in coincidenza con l'ascesa dell'Aquila; divenuta feudo per una breve parentesi nel 1646, perse da quella data la sua preminenza in Abruzzo. I resti di tempietti romani, di una cisterna, di un anfiteatro e di un complesso termale sono ancora visibili nel cuore dell'antica Teate. Il centro storico, inoltre, si fregia di importanti architetture del periodo medievale: accanto a splendidi palazzi cinquecenteschi, barocchi e neoclassici, emergono la cattedrale di San Giustino, di fondazione antichissima ma più volte ricostruita -al suo interno si conserva un pregevolissimo altare marmoreo realizzato da artisti napoletani nella seconda metà del XVIII secolo-; la chiesa di San Francesco, edificata nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata, nonché le chiese seicentesche di San Domenico e di Santa Chiara.

La presenza di stanziamenti umani è documentata fin dal paleolitico grazie ai cospicui ritrovamenti effettuati in località Terrazzi-Zannini e Madonna del Freddo. Il più antico nucleo abitato acquistò un certo rilievo nel periodo preromano come capitale della tribù dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MARRUCINI'>marrucini</a> e crebbe notevolmente di importanza in qualità di municipio romano, soprattutto in seguito all'apertura della via Valeria; nonostante i ripetuti saccheggi, inoltre, riuscì a mantenere dignità come sede vescovile e di una delle quattro contee in cui nei secoli alto-medievali fu diviso il territorio abruzzese. La città raggiunse il massimo splendore nel periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ANGIOINO'>angioino</a>, allorché fu eletta capitale dell'Abruzzo Citra, ma già nel XV secolo ebbe inizio la sua decadenza, in coincidenza con l'ascesa dell'Aquila; divenuta feudo per una breve parentesi nel 1646, perse da quella data la sua preminenza in Abruzzo. I resti di tempietti romani, di una cisterna, di un anfiteatro e di un complesso termale sono ancora visibili nel cuore dell'antica Teate. Il centro storico, inoltre, si fregia di importanti architetture del periodo medievale: accanto a splendidi palazzi cinquecenteschi, barocchi e neoclassici, emergono la cattedrale di San Giustino, di fondazione antichissima ma più volte ricostruita -al suo interno si conserva un pregevolissimo altare marmoreo realizzato da artisti napoletani nella seconda metà del XVIII secolo-; la chiesa di San Francesco, edificata nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata, nonché le chiese seicentesche di San Domenico e di Santa Chiara.

Economia

Questa città intrisa di storia presenta nella sua parte antica l'impronta della tradizione, in quella moderna i segni tangibili del progresso. L'agricoltura ancora robusta produce cereali, ortaggi, olive, tabacco e uva da vino, alimentando un'abbondante produzione di Cerasuolo, Montepulciano e Trebbiano d'Abruzzo; l'industria, vivace e in continua espansione, è rappresentata da stabilimenti alimentari, chimici, metallurgici, metalmeccanici, delle confezioni, dei materiali da costruzione e della carta; il commercio è dinamico e l'intermediazione finanziaria favorisce il consolidamento delle realtà imprenditoriali. Il numero elevato di emittenti radiofoniche e televisive locali, di periodici, di circoli e associazioni ricreative e culturali è indice della discreta qualità della vita. La città ospita tutte le strutture burocratico-amministrative che competono al suo ruolo di capoluogo di provincia; è dotata delle più qualificanti strutture sociali e di quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado; ospita inoltre una prestigiosa università e vanta diverse biblioteche, musei e pinacoteche -merita una menzione particolare il Museo Archeologico Nazionale, allestito nell'elegante villa ottocentesca Frigeri, in cui sono confluiti i risultati delle campagne di scavi condotte in tutta la regione-; dispone di un notevole apparato ricettivo e di una vastissima gamma di impianti sportivi; offre inoltre alla sua popolazione un'assistenza sanitaria altamente qualificata grazie agli ospedali, alle cliniche ed agli innumerevoli servizi attivati sul suo territorio.

Questa città intrisa di storia presenta nella sua parte antica l'impronta della tradizione, in quella moderna i segni tangibili del progresso. L'agricoltura ancora robusta produce cereali, ortaggi, olive, tabacco e uva da vino, alimentando un'abbondante produzione di Cerasuolo, Montepulciano e Trebbiano d'Abruzzo; l'industria, vivace e in continua espansione, è rappresentata da stabilimenti alimentari, chimici, metallurgici, metalmeccanici, delle confezioni, dei materiali da costruzione e della carta; il commercio è dinamico e l'intermediazione finanziaria favorisce il consolidamento delle realtà imprenditoriali. Il numero elevato di emittenti radiofoniche e televisive locali, di periodici, di circoli e associazioni ricreative e culturali è indice della discreta qualità della vita. La città ospita tutte le strutture burocratico-amministrative che competono al suo ruolo di capoluogo di provincia; è dotata delle più qualificanti strutture sociali e di quasi tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado; ospita inoltre una prestigiosa università e vanta diverse biblioteche, musei e pinacoteche -merita una menzione particolare il Museo Archeologico Nazionale, allestito nell'elegante villa ottocentesca Frigeri, in cui sono confluiti i risultati delle campagne di scavi condotte in tutta la regione-; dispone di un notevole apparato ricettivo e di una vastissima gamma di impianti sportivi; offre inoltre alla sua popolazione un'assistenza sanitaria altamente qualificata grazie agli ospedali, alle cliniche ed agli innumerevoli servizi attivati sul suo territorio.

Relazioni

Oltre a rappresentare una forte attrattiva turistica, il patrimonio storico-architettonico della città è anche la cornice ideale per le manifestazioni religiose e profane che si succedono nell'arco dell'anno -da non perdere la stagione di prosa e musica che da novembre a maggio si tiene nel Teatro Marrucino e la suggestiva processione del Venerdì Santo-. Il Patrono S. Giustino si festeggia l'11 maggio. La città, che ha dato i natali, fra i molti altri, allo storico latino Asinio Pollione, è gemellata con Macon (Francia) e Kalimnos (Grecia).

Oltre a rappresentare una forte attrattiva turistica, il patrimonio storico-architettonico della città è anche la cornice ideale per le manifestazioni religiose e profane che si succedono nell'arco dell'anno -da non perdere la stagione di prosa e musica che da novembre a maggio si tiene nel Teatro Marrucino e la suggestiva processione del Venerdì Santo-. Il Patrono S. Giustino si festeggia l'11 maggio. La città, che ha dato i natali, fra i molti altri, allo storico latino Asinio Pollione, è gemellata con Macon (Francia) e Kalimnos (Grecia).

Località

Cascini, Ciarciaglini, Crocefisso, De Rosa, Fontechiaro da Capo, Iachini, Madonna del Buon Consiglio, Piano Vicenne, Ponte di Troiano, Primavilla, San Salvatore, Santa Maria De Criptis, Villa degli Ulivi, Villa Obletter, Villa Pini, Villa Toppi, Villaggio del Fanciullo, Vracone

Cascini, Ciarciaglini, Crocefisso, De Rosa, Fontechiaro da Capo, Iachini, Madonna del Buon Consiglio, Piano Vicenne, Ponte di Troiano, Primavilla, San Salvatore, Santa Maria De Criptis, Villa degli Ulivi, Villa Obletter, Villa Pini, Villa Toppi, Villaggio del Fanciullo, Vracone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Chieti rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.