Descrizione

Centro, il cui capoluogo comunale è contornato da poche altre località, quali: Chiesanuova, La Capanna, Molin Nuovo. L'indice di vecchiaia dei chiesinesi è alto e l'andamento demografico è in lieve flessione. Il territorio, in gran parte pianeggiante, solcato dai due rami del torrente Pescia, Pescia di Pescia e Pescia di Collodi, dà luogo ad un paesaggio dal profilo basso e regolare. Di chiara origine moderna è lo stemma, composto nel 1963, anno in cui Chiesina Uzzanese è stata riconosciuta comune autonomo. Diviso in due campi, reca nel primo effigiati una ruota sovrapposta ad una spiga e ad un garofano, a chiaro simbolo dell'operosità dei chiesinesi nel settore della floricoltura e dell'agricoltura, in genere, attività ancora oggi trainanti dell'economia locale. Il secondo campo, a scacchi rossi e argento, simboleggia la provincia di Pistoia, sotto la cui giurisdizione il centro è posto. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Centro, il cui capoluogo comunale è contornato da poche altre località, quali: Chiesanuova, La Capanna, Molin Nuovo. L'indice di vecchiaia dei chiesinesi è alto e l'andamento demografico è in lieve flessione. Il territorio, in gran parte pianeggiante, solcato dai due rami del torrente Pescia, Pescia di Pescia e Pescia di Collodi, dà luogo ad un paesaggio dal profilo basso e regolare. Di chiara origine moderna è lo stemma, composto nel 1963, anno in cui Chiesina Uzzanese è stata riconosciuta comune autonomo. Diviso in due campi, reca nel primo effigiati una ruota sovrapposta ad una spiga e ad un garofano, a chiaro simbolo dell'operosità dei chiesinesi nel settore della floricoltura e dell'agricoltura, in genere, attività ancora oggi trainanti dell'economia locale. Il secondo campo, a scacchi rossi e argento, simboleggia la provincia di Pistoia, sotto la cui giurisdizione il centro è posto. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Storia

Relativamente recenti le origini (XVII secolo), strettamente connesse alle vicende storiche del bacino della Valdinievole, caratterizzata da una zona paludosa e malsana nota come "padule di Fucecchio", di cui a più riprese i fiorentini tentarono la bonifica; solo nel 1780, tuttavia, il granduca Pietro Leopoldo riuscì nell'intento di rendere abitabile e coltivabile l'intera zona, consentendo al centro di svilupparsi. Tra gli edifici di un qualche interesse, è da segnalare la chiesa parrocchiale, riedificata sui resti di quella risalente alla metà del XVII secolo. Un ruolo importante nella ripresa della zona e nella crescita della comunità va attribuito alla sua posizione geografica: oggi, come nell'antichità, questa parte della regione è attraversata dal traffico che collega la Valdinievole e la zona pistoiese al Valdarno inferiore. La strada Traversa della Valdinievole, fatta costruire da Pietro Leopoldo a partire dal 1870, univa appunto le due arterie maggiori dirette a Lucca e a Pisa collegando tra loro Ponte Buggianese a Fornacette.  

Relativamente recenti le origini (XVII secolo), strettamente connesse alle vicende storiche del bacino della Valdinievole, caratterizzata da una zona paludosa e malsana nota come "padule di Fucecchio", di cui a più riprese i fiorentini tentarono la bonifica; solo nel 1780, tuttavia, il granduca Pietro Leopoldo riuscì nell'intento di rendere abitabile e coltivabile l'intera zona, consentendo al centro di svilupparsi. Tra gli edifici di un qualche interesse, è da segnalare la chiesa parrocchiale, riedificata sui resti di quella risalente alla metà del XVII secolo. Un ruolo importante nella ripresa della zona e nella crescita della comunità va attribuito alla sua posizione geografica: oggi, come nell'antichità, questa parte della regione è attraversata dal traffico che collega la Valdinievole e la zona pistoiese al Valdarno inferiore. La strada Traversa della Valdinievole, fatta costruire da Pietro Leopoldo a partire dal 1870, univa appunto le due arterie maggiori dirette a Lucca e a Pisa collegando tra loro Ponte Buggianese a Fornacette.  

Economia

A caratterizzare la situazione del comune sono tre dati: il primo è l'alto indice di vecchiaia; il secondo è la povertà dei servizi, limitati a quelli comunali ordinari, ad una biblioteca e ad una palestra (non ci sono scuole di grado superiore a quello delle classi dell'obbligo, mentre le attrezzature sanitarie si riducono a strutture ambulatoriali e di pronto intervento); il terzo è rappresentato dal fatto che l'espansione edilizia, localizzata a nord-ovest e a nord-est dell'A 11, si attua soprattutto mediante la realizzazione di edifici ad uso commerciale ed industriale. Infatti circa un terzo del totale delle abitazioni presenti nel piccolo centro risale a prima del 1919. È da puntualizzare che le nuove costruzioni, ad eccezione di alcune destinate ad uso alberghiero alte 4-5 piani, si sviluppano in senso orizzontale, seguendo la linea pianeggiante del territorio nel quale si inseriscono. Il quadro che scaturisce da tutto ciò è quello di un centro in evoluzione da un'economia basata sulla coltivazione dei fiori e del loro commercio verso un'economia incentrata sul terziario ed il secondario, agevolata dalla presenza dell'asse autostradale, con il conseguente progressivo spopolamento del vecchio nucleo e la creazione di nuove aree abitate.  

A caratterizzare la situazione del comune sono tre dati: il primo è l'alto indice di vecchiaia; il secondo è la povertà dei servizi, limitati a quelli comunali ordinari, ad una biblioteca e ad una palestra (non ci sono scuole di grado superiore a quello delle classi dell'obbligo, mentre le attrezzature sanitarie si riducono a strutture ambulatoriali e di pronto intervento); il terzo è rappresentato dal fatto che l'espansione edilizia, localizzata a nord-ovest e a nord-est dell'A 11, si attua soprattutto mediante la realizzazione di edifici ad uso commerciale ed industriale. Infatti circa un terzo del totale delle abitazioni presenti nel piccolo centro risale a prima del 1919. È da puntualizzare che le nuove costruzioni, ad eccezione di alcune destinate ad uso alberghiero alte 4-5 piani, si sviluppano in senso orizzontale, seguendo la linea pianeggiante del territorio nel quale si inseriscono. Il quadro che scaturisce da tutto ciò è quello di un centro in evoluzione da un'economia basata sulla coltivazione dei fiori e del loro commercio verso un'economia incentrata sul terziario ed il secondario, agevolata dalla presenza dell'asse autostradale, con il conseguente progressivo spopolamento del vecchio nucleo e la creazione di nuove aree abitate.  

Relazioni

I rapporti instaurati con i centri limitrofi sono di tipo centrifugo; sono i chiesinesi, infatti, a spostarsi per le loro esigenze burocratiche, economiche e culturali verso Pescia, sede del distretto scolastico, Montecatini e Pistoia. Molto particolari i rapporti tessuti con la vicina Uzzano, del cui territorio ha fatto parte a lungo condividendone le sorti prima di divenire comune autonomo. Motivo di richiamo per i centri contermini è, tuttavia, il "corso dei fiori", una manifestazione strettamente connessa all'economia predominante, che si tiene puntualmente la prima settimana di agosto di ogni anno. Pure di agosto, e precisamente il 5, si celebrano i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della neve, Patrona del comune. Uno dei motivi per cui Chiesina Uzzanese è entrata nella storia consiste nell'aver dato i natali a Giovan Francesco Grossi, detto Siface, uno dei più bravi musici e cantori del XVII secolo, noto per le sue avventure amorose, una delle quali gli fu fatale: il Grossi fu infatti ucciso presso Ferrara dai parenti di una nobile vedova.      

I rapporti instaurati con i centri limitrofi sono di tipo centrifugo; sono i chiesinesi, infatti, a spostarsi per le loro esigenze burocratiche, economiche e culturali verso Pescia, sede del distretto scolastico, Montecatini e Pistoia. Molto particolari i rapporti tessuti con la vicina Uzzano, del cui territorio ha fatto parte a lungo condividendone le sorti prima di divenire comune autonomo. Motivo di richiamo per i centri contermini è, tuttavia, il "corso dei fiori", una manifestazione strettamente connessa all'economia predominante, che si tiene puntualmente la prima settimana di agosto di ogni anno. Pure di agosto, e precisamente il 5, si celebrano i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della neve, Patrona del comune. Uno dei motivi per cui Chiesina Uzzanese è entrata nella storia consiste nell'aver dato i natali a Giovan Francesco Grossi, detto Siface, uno dei più bravi musici e cantori del XVII secolo, noto per le sue avventure amorose, una delle quali gli fu fatale: il Grossi fu infatti ucciso presso Ferrara dai parenti di una nobile vedova.      

Località

Chiesanuova, La Capanna, Molin Nuovo

Chiesanuova, La Capanna, Molin Nuovo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Chiesina Uzzanese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.