Descrizione

Città rivierasca di origine antica, capoluogo di provincia e di regione. La sua economia si basa su tutti i settori produttivi. I cagliaritani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato di pianura e comprendente le aree speciali Stagno di Cagliari e Stagno di Molentargius, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato non mostra segni evidenti di espansione edilizia. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nel primo e quarto riquadro, rossi, spicca una croce di Savoia, argentea; la seconda e terza sezione, a sfondo argentato, riproducono un castello “al naturale”, munito di tre torri (la centrale è più alta delle laterali) e fondato su uno scoglio che si origina dal mare. Lo scudo è sostenuto da due tritoni a doppia coda: uno di essi imbocca un nicchio marino, l’altro sorregge, con una mano, una delle due code.

Città rivierasca di origine antica, capoluogo di provincia e di regione. La sua economia si basa su tutti i settori produttivi. I cagliaritani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato di pianura e comprendente le aree speciali Stagno di Cagliari e Stagno di Molentargius, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato non mostra segni evidenti di espansione edilizia. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nel primo e quarto riquadro, rossi, spicca una croce di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, argentea; la seconda e terza sezione, a sfondo argentato, riproducono un castello “al naturale”, munito di tre torri (la centrale è più alta delle laterali) e fondato su uno scoglio che si origina dal mare. Lo scudo è sostenuto da due tritoni a doppia coda: uno di essi imbocca un nicchio marino, l’altro sorregge, con una mano, una delle due code.

Storia

Sono molto antiche le origini del borgo (“Caralis” nei primi documenti), punto di approdo per tanti popoli, in virtù della sua posizione, al centro del Mediterraneo. I fenici e i punici furono i primi a sfruttare le caratteristiche del territorio installando un porto all’interno dello stagno di Santa Gilla. Dalla seconda metà del VI secolo a.C., divenne un centro economico stabile. Nel 238 a.C. passò sotto la dominazione romana, assumendo il ruolo di porto di partenza delle derrate agricole, del sale e dei metalli del Sulcis. Nel 46 a.C., venne elevata a municipio e i suoi cittadini iscritti alla tribù Quirina. Dopo i romani fu sottoposta ai vandali, che poi scomparvero senza lasciare alcuna traccia. Ancora dopo fu sotto i bizantini; in questo periodo intensificò i rapporti commerciali con l’Africa. Dal Settecento all’Ottocento, venne continuamente sottoposta alle scorrerie dei pirati, tanto che nel 1015 si ebbe addirittura la conquista della città da parte di Mugahid (condottiero arabo) in seguito sconfitto da una flotta tosco-ligure. Intorno al IX secolo iniziò il periodo dei giudicati: si intensificarono i rapporti con le più potenti città marinare del mediterraneo, prima con Marsiglia e poi con Pisa e Genova. Nel 1258 i pisani divisero il territorio giudicale in tre feudi, che spartirono fra tre potenti famiglie pisane: i Capraia, i Donoratico e i Visconti. Nel 1324, gli aragonesi presero ufficialmente il potere. Nel 1479 ebbe inizio la dominazione spagnola. Nel 1720 arrivarono i piemontesi di Casa Savoia. All’inizio la dominazione sabauda non cambiò quasi nulla; circa trent’anni dopo si incominciarono a vedere i primi cambiamenti. Ultimamente, nel 1991, ne è stata staccata parte del territorio, con cui si è costituito il comune di Monserrato, nella stessa provincia. Tra i monumenti spiccano: la cattedrale di Santa Maria, innalzata dai pisani nel XIII secolo; la basilica di Nostra Signora di Bonaria, costruita tra il 1324 e il 1326; la basilica di Santa Croce, fondata nel 1661; la basilica di San Saturnino, sorta tra il V e il VI secolo. Numerosissime sono le chiese disseminate sul territorio comunale. Da citare è anche l’anfiteatro romano, il più rilevante monumento di età classica esistente in Sardegna. Non meno importanti sono: l’Arcivescovado; il Bastione di San Remy; la Caserma Carlo Alberto; il Castello di San Michele. Da ricordare, infine: il Palazzo Civico; il Palazzo Reale; il Palazzo dell’Università; la Torre di San Pancrazio e la Torre dell’Elefante.

Sono molto antiche le origini del borgo (“Caralis” nei primi documenti), punto di approdo per tanti popoli, in virtù della sua posizione, al centro del Mediterraneo. I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICI'>fenici</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=PUNICI'>punici</a> furono i primi a sfruttare le caratteristiche del territorio installando un porto all’interno dello stagno di Santa Gilla. Dalla seconda metà del VI secolo a.C., divenne un centro economico stabile. Nel 238 a.C. passò sotto la dominazione romana, assumendo il ruolo di porto di partenza delle derrate agricole, del sale e dei metalli del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SULCIS'>Sulcis</a>. Nel 46 a.C., venne elevata a municipio e i suoi cittadini iscritti alla tribù Quirina. Dopo i romani fu sottoposta ai vandali, che poi scomparvero senza lasciare alcuna traccia. Ancora dopo fu sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>; in questo periodo intensificò i rapporti commerciali con l’Africa. Dal Settecento all’Ottocento, venne continuamente sottoposta alle scorrerie dei pirati, tanto che nel 1015 si ebbe addirittura la conquista della città da parte di Mugahid (condottiero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARABO'>arabo</a>) in seguito sconfitto da una flotta tosco-ligure. Intorno al IX secolo iniziò il periodo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATI'>giudicati</a>: si intensificarono i rapporti con le più potenti città marinare del mediterraneo, prima con Marsiglia e poi con Pisa e Genova. Nel 1258 i pisani divisero il territorio giudicale in tre feudi, che spartirono fra tre potenti famiglie pisane: i Capraia, i Donoratico e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Nel 1324, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a> presero ufficialmente il potere. Nel 1479 ebbe inizio la dominazione spagnola. Nel 1720 arrivarono i piemontesi di Casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. All’inizio la dominazione sabauda non cambiò quasi nulla; circa trent’anni dopo si incominciarono a vedere i primi cambiamenti. Ultimamente, nel 1991, ne è stata staccata parte del territorio, con cui si è costituito il comune di Monserrato, nella stessa provincia. Tra i monumenti spiccano: la cattedrale di Santa Maria, innalzata dai pisani nel XIII secolo; la basilica di Nostra Signora di Bonaria, costruita tra il 1324 e il 1326; la basilica di Santa Croce, fondata nel 1661; la basilica di San Saturnino, sorta tra il V e il VI secolo. Numerosissime sono le chiese disseminate sul territorio comunale. Da citare è anche l’anfiteatro romano, il più rilevante monumento di età classica esistente in Sardegna. Non meno importanti sono: l’Arcivescovado; il Bastione di San Remy; la Caserma <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CARLOALBERTO'>Carlo Alberto</a>; il Castello di San Michele. Da ricordare, infine: il Palazzo Civico; il Palazzo Reale; il Palazzo dell’Università; la Torre di San Pancrazio e la Torre dell’Elefante.

Economia

È sede, tra l’altro, della Usl n. 8 e dei distretti scolastici n. 22 e n. 23. Si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose imprese, di cui le più rappresentative sono quelle che operano nei comparti della produzione di sale, del tabacco, della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati, di macchine per l’ufficio, della gioielleria e oreficeria e della consulenza informatica. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme di servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive, assicurazioni e fondi pensione. È possibile frequentare, oltre le scuole dell’obbligo, vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, nonché l’università; per l’arricchimento culturale sono presenti numerosissime biblioteche, musei, pinacoteche e gallerie d’arte. Alla diffusione della cultura provvedono anche quotidiani e periodici locali. Le strutture ricettive offrono ampiamente possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, della Usl n. 8 e dei distretti scolastici n. 22 e n. 23. Si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose imprese, di cui le più rappresentative sono quelle che operano nei comparti della produzione di sale, del tabacco, della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati, di macchine per l’ufficio, della gioielleria e oreficeria e della consulenza informatica. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme di servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività radiotelevisive, assicurazioni e fondi pensione. È possibile frequentare, oltre le scuole dell’obbligo, vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, nonché l’università; per l’arricchimento culturale sono presenti numerosissime biblioteche, musei, pinacoteche e gallerie d’arte. Alla diffusione della cultura provvedono anche quotidiani e periodici locali. Le strutture ricettive offrono ampiamente possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Offre al turista diversi itinerari turistici, tra arte e natura, ricchi di fascino e bellezza. Ricco è il calendario degli appuntamenti, tra cui si segnalano: a febbraio, la stagione concertistica e quella lirica e di balletto; a marzo, l’edizione “Sardegna Ufficio” e quella “Turisport”; ad aprile, la fiera internazionale campionaria; a maggio, “Arte e Natura”, “Artigiani a confronto”, la sagra di Sant’Efisio; a giugno, la festa della Madonna di Fatima; a luglio, “Segni e Sogni”; ad agosto, “Un mare di delizie”. Inoltre, ogni domenica, si svolge la fiera domenicale “Sant’Avendrace”, mentre la prima domenica del mese, la mostra mercato e scambio di oggetti di antiquariato, collezionismo e cultura, nonché, la terza domenica del mese, la mostra mercato dell’antiquariato e collezionismo. Il Patrono, San Saturnino, si festeggia il 30 ottobre.

Offre al turista diversi itinerari turistici, tra arte e natura, ricchi di fascino e bellezza. Ricco è il calendario degli appuntamenti, tra cui si segnalano: a febbraio, la stagione concertistica e quella lirica e di balletto; a marzo, l’edizione “Sardegna Ufficio” e quella “Turisport”; ad aprile, la fiera internazionale campionaria; a maggio, “Arte e Natura”, “Artigiani a confronto”, la sagra di Sant’Efisio; a giugno, la festa della Madonna di Fatima; a luglio, “Segni e Sogni”; ad agosto, “Un mare di delizie”. Inoltre, ogni domenica, si svolge la fiera domenicale “Sant’Avendrace”, mentre la prima domenica del mese, la mostra mercato e scambio di oggetti di antiquariato, collezionismo e cultura, nonché, la terza domenica del mese, la mostra mercato dell’antiquariato e collezionismo. Il Patrono, San Saturnino, si festeggia il 30 ottobre.

Località

Elmas, Faro Sant'Elia, Idroscalo, Is Arenas, Medau Su Cramu, Quartucciu, Sant'Isidoro, Stagno di Cagliari, Stagno di Molentargiu

Elmas, Faro Sant'Elia, Idroscalo, Is Arenas, Medau Su Cramu, Quartucciu, Sant'Isidoro, Stagno di Cagliari, Stagno di Molentargiu

Fondi europei 2021-2027

Comune di Cagliari in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.