Descrizione

Centro medievale con buona opportunità di crescita da un punto di vista imprenditoriale e industriale. La comunità dei cerretesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia piuttosto elevato- si distribuisce in svariati aggregati urbani: Bassa, Corliano, Lazzeretto, Poggioni, Poggio Tempesti, Ponte di Masino, Ripoli, Stabbia Zona Industriale. Per quanto riguarda il capoluogo comunale, la contenuta espansione edilizia della sua zona periferica, dal carattere tipicamente residenziale, non sembra destinata a mutarne il volto. Il territorio comunale coincide con un paesaggio, discontinuo ma non accidentato, di rilievi appena accennati; fra queste dolci ondulazioni, da cui si domina la veduta di Empoli e del circostante Valdarno, si insinuano serpeggianti i corsi d'acqua del Vincio, del Rio di Filicaia e dell'Arno. Nello stemma comunale campeggia l'immagine del cerro, che cresce sui colli intorno al paese e a cui è legato il nome stesso della comunità. Sopra il cerro figurano due rami di quercia e di alloro, residuo del capo del littorio.  

Centro medievale con buona opportunità di crescita da un punto di vista imprenditoriale e industriale. La comunità dei cerretesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia piuttosto elevato- si distribuisce in svariati aggregati urbani: Bassa, Corliano, Lazzeretto, Poggioni, Poggio Tempesti, Ponte di Masino, Ripoli, Stabbia Zona Industriale. Per quanto riguarda il capoluogo comunale, la contenuta espansione edilizia della sua zona periferica, dal carattere tipicamente residenziale, non sembra destinata a mutarne il volto. Il territorio comunale coincide con un paesaggio, discontinuo ma non accidentato, di rilievi appena accennati; fra queste dolci ondulazioni, da cui si domina la veduta di Empoli e del circostante Valdarno, si insinuano serpeggianti i corsi d'acqua del Vincio, del Rio di Filicaia e dell'Arno. Nello stemma comunale campeggia l'immagine del cerro, che cresce sui colli intorno al paese e a cui è legato il nome stesso della comunità. Sopra il cerro figurano due rami di quercia e di alloro, residuo del capo del littorio.  

Storia

Il primo insediamento storico certo risale al periodo romano ma le prime menzioni ufficiali della località, che aveva ancora la denominazione di Cerreto Greti, risalgono a fonti documentarie altomedievali (è del 780 il documento di donazione di alcuni beni cerretesi alla badia pisana di San Savino). Appartenne a lungo ai conti Guidi, che la cedettero infine a Firenze nel 1273. Da allora in poi fu oggetto di alterne occupazioni fino a quando, nel 1336, Firenze decise di costruirvi una qualche fortificazione. Intorno alla metà del '500 i Medici la scelsero come sede per una loro dimora residenziale; la splendida villa che edificarono sulle rovine del castello Guidi fece da scenario alla tragica uccisione della contessa, motivata dalla folle gelosia di suo marito: per secoli la fantasia popolare si è nutrita della leggenda che il fantasma della nobile signora si aggirasse gemendo per le stanze della villa. Divenuta sede di comunità nel 1774, raggiunse l'attuale assetto territoriale nella prima metà del secolo XIX, quando una parte del suo territorio fu scorporata e annessa al comune di Vinci. Durante la seconda guerra mondiale una ventina di suoi abitanti furono trucidati dai nazisti in quella che è stata definita la "strage del palude del Fucecchio". La villa, insieme alla Parrocchiale di S. Leonardo a Cerreto, che contiene pregevoli tele di Giovanni della Robbia, costituisce la più suggestiva testimonianza del passato di questi luoghi.  

Il primo insediamento storico certo risale al periodo romano ma le prime menzioni ufficiali della località, che aveva ancora la denominazione di Cerreto Greti, risalgono a fonti documentarie altomedievali (è del 780 il documento di donazione di alcuni beni cerretesi alla badia pisana di San Savino). Appartenne a lungo ai conti Guidi, che la cedettero infine a Firenze nel 1273. Da allora in poi fu oggetto di alterne occupazioni fino a quando, nel 1336, Firenze decise di costruirvi una qualche fortificazione. Intorno alla metà del '500 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a> la scelsero come sede per una loro dimora residenziale; la splendida villa che edificarono sulle rovine del castello Guidi fece da scenario alla tragica uccisione della contessa, motivata dalla folle gelosia di suo marito: per secoli la fantasia popolare si è nutrita della leggenda che il fantasma della nobile signora si aggirasse gemendo per le stanze della villa. Divenuta sede di comunità nel 1774, raggiunse l'attuale assetto territoriale nella prima metà del secolo XIX, quando una parte del suo territorio fu scorporata e annessa al comune di Vinci. Durante la seconda guerra mondiale una ventina di suoi abitanti furono trucidati dai nazisti in quella che è stata definita la "strage del palude del Fucecchio". La villa, insieme alla Parrocchiale di S. Leonardo a Cerreto, che contiene pregevoli tele di Giovanni della Robbia, costituisce la più suggestiva testimonianza del passato di questi luoghi.  

Economia

Attualmente la tendenza ad un'esistenza tranquilla e appartata, associata ad un discreto tenore di vita, è indice di un diffuso benessere. La principale fonte di reddito è rappresentata dall'industria manifatturiera -che, con i suoi calzaturifici, calzifici e stabilimenti di confezioni, assorbe un'elevata percentuale della popolazione attiva- e dalle connesse attività commerciali. Anche l'agricoltura riveste un ruolo importante: essa si rivolge essenzialmente alla produzione di olive e di uva, da cui si ricava un vino molto pregiato. Relativamente alle infrastrutture non si registrano presenze particolarmente significative. Il comune offre poco più degli ordinari servizi amministrativi; le strutture scolastiche esistenti consentono esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo e i servizi sanitari sono limitati a quelli ambulatoriali e di pronto intervento; appena più composite e articolate, infine, le attrezzature sportive, che comprendono il Palazzetto dello Sport in località Caracosta e i campi di calcio di Cerreto, Stabbia, Lazzaretto e Gavena -la Cerretese milita nei campionati minori-, e quelle per il tempo libero, che gravitano intorno all'Associazione Pro Loco.  

Attualmente la tendenza ad un'esistenza tranquilla e appartata, associata ad un discreto tenore di vita, è indice di un diffuso benessere. La principale fonte di reddito è rappresentata dall'industria manifatturiera -che, con i suoi calzaturifici, calzifici e stabilimenti di confezioni, assorbe un'elevata percentuale della popolazione attiva- e dalle connesse attività commerciali. Anche l'agricoltura riveste un ruolo importante: essa si rivolge essenzialmente alla produzione di olive e di uva, da cui si ricava un vino molto pregiato. Relativamente alle infrastrutture non si registrano presenze particolarmente significative. Il comune offre poco più degli ordinari servizi amministrativi; le strutture scolastiche esistenti consentono esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo e i servizi sanitari sono limitati a quelli ambulatoriali e di pronto intervento; appena più composite e articolate, infine, le attrezzature sportive, che comprendono il Palazzetto dello Sport in località Caracosta e i campi di calcio di Cerreto, Stabbia, Lazzaretto e Gavena -la Cerretese milita nei campionati minori-, e quelle per il tempo libero, che gravitano intorno all'Associazione Pro Loco.  

Relazioni

Il comune condensa gli umori più vitali della sua tradizione in alcune manifestazioni di grande richiamo: la suggestiva sfilata di carri e maschere in occasione del Carnevale; la rassegna del Chianti doc Putto ( mostra mercato regionale ) che si svolge ogni anno in giugno; il coloratissimo spettacolo di gare e giochi che vede coinvolti, nel mese di settembre, gli esponenti delle varie contrade rigorosamente vestiti di abiti cinquecenteschi. La festa del patrono S. Vincenzo si celebra il primo martedì dopo Pasqua. Ha conteso, lungamente ma invano, al comune di Vinci il privilegio di aver dato i natali a quel versatile genio rinascimentale che fu Leonardo.  

Il comune condensa gli umori più vitali della sua tradizione in alcune manifestazioni di grande richiamo: la suggestiva sfilata di carri e maschere in occasione del Carnevale; la rassegna del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CHIANTI'>Chianti</a> doc Putto ( mostra mercato regionale ) che si svolge ogni anno in giugno; il coloratissimo spettacolo di gare e giochi che vede coinvolti, nel mese di settembre, gli esponenti delle varie contrade rigorosamente vestiti di abiti cinquecenteschi. La festa del patrono S. Vincenzo si celebra il primo martedì dopo Pasqua. Ha conteso, lungamente ma invano, al comune di Vinci il privilegio di aver dato i natali a quel versatile genio rinascimentale che fu <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LEONARDO'>Leonardo</a>.  

Località

Appalto, Bassa, Bertolucci, Biondi, Capannacce (casato), Giannini, Lazzeretto, Lotti-Sant'Anna, Lungo, Maccanti-Palagina, Morelli, Mori, Osteriaccia, Poggio Tempesti, Poggioni, Ponte di Masino, Ripoli, Rugiati, Soldaini-Buche, Stabbia, Tozzini, Zona Industriale

Appalto, Bassa, Bertolucci, Biondi, Capannacce (casato), Giannini, Lazzeretto, Lotti-Sant'Anna, Lungo, Maccanti-Palagina, Morelli, Mori, Osteriaccia, Poggio Tempesti, Poggioni, Ponte di Masino, Ripoli, Rugiati, Soldaini-Buche, Stabbia, Tozzini, Zona Industriale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cerreto Guidi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.