Descrizione

Centro collinare, di origini antiche, la cui economia abbraccia tutti i tre settori produttivi: primario, secondario e terziario; i cermenatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale (attraversato dal confine con il comune di Vertemate con Minoprio). Il profilo geometrico del suo territorio (lambito dai torrenti Seveso e Lura) è lievemente irregolare e costituito dagli ultimi morbidi rilievi della provincia, che terminano nella pianura. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico delle colline brianzole. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo; nella prima parte raffigura un leone rampante, simbolo di coraggio e ardimento; nella seconda parte un castello sormontato da due torri merlate alla ghibellina. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Centro collinare, di origini antiche, la cui economia abbraccia tutti i tre settori produttivi: primario, secondario e terziario; i cermenatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale (attraversato dal confine con il comune di Vertemate con Minoprio). Il profilo geometrico del suo territorio (lambito dai torrenti Seveso e Lura) è lievemente irregolare e costituito dagli ultimi morbidi rilievi della provincia, che terminano nella pianura. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico delle colline brianzole. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo; nella prima parte raffigura un leone rampante, simbolo di coraggio e ardimento; nella seconda parte un castello sormontato da due torri merlate alla ghibellina. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Il toponimo deriva da un personale latino (per alcuni CERMANUS, per altri CELEMNA), cui è stato aggiunto il suffisso -ATE. Secondo un'ipotesi sull'origine dell'insediamento la sua fondazione sarebbe stata giustificata dalla presenza della strada di collegamento fra le province di Milano e Como (da un lato) e l'Europa settentrionale (dall'altro). Gli arredi funerari rinvenuti nel suo territorio risalgono all'età del bronzo e a quella romana; da ciò si deduce la presenza in zona di un PAGUS, entità amministrativa che riuniva più villaggi. In epoca medievale o forse, ancor prima, nel periodo romano, esisteva con ogni probabilità una fornace di produzione di laterizi, elemento di notevole importanza per la sua economia. La sua ubicazione lungo una strada di intenso traffico la rese adatta a ospitare un luogo di ricovero per pellegrini (amministrato da frati), di cui si ha notizia dal secolo XIII. Appartenente, nell'alto Medioevo, alla curia episcopale di Como (come capo-pieve), fu inglobata nel contado del Seprio in età carolingia. La guerra tra Como e Milano ne causò la ripetuta distruzione. Al termine delle contese, fu assegnata a Como, dalla quale dipese amministrativamente (metà del XIII secolo). Nel XVI venne saccheggiata dalle truppe di Francesco I e nel secolo successivo fu suddivisa in quattro comuni, che all'epoca di Maria Teresa d'Austria furono riuniti in un'entità unica. Le testimonianze storico-artistiche di maggior rilievo sono costituite dall'antica chiesa di San Vincenzo (ristrutturata nel XVII secolo) e dalla chiesa parrocchiale (dedicata ai Santi Vito e Modesto e ristrutturata nel XVII, nel XVIII e agli inizi del XX secolo). L'economia di un tempo era quella tipica della zona: la coltivazione dei gelsi era affiancata dall'allevamento dei bachi da seta; le filande presenti nel circondario, poi, erano alimentate dal combustibile, dato dai giacimenti di torba delle valli vicine.

Il toponimo deriva da un personale latino (per alcuni CERMANUS, per altri CELEMNA), cui è stato aggiunto il suffisso -ATE. Secondo un'ipotesi sull'origine dell'insediamento la sua fondazione sarebbe stata giustificata dalla presenza della strada di collegamento fra le province di Milano e Como (da un lato) e l'Europa settentrionale (dall'altro). Gli arredi funerari rinvenuti nel suo territorio risalgono all'età del bronzo e a quella romana; da ciò si deduce la presenza in zona di un PAGUS, entità amministrativa che riuniva più villaggi. In epoca medievale o forse, ancor prima, nel periodo romano, esisteva con ogni probabilità una fornace di produzione di laterizi, elemento di notevole importanza per la sua economia. La sua ubicazione lungo una strada di intenso traffico la rese adatta a ospitare un luogo di ricovero per pellegrini (amministrato da frati), di cui si ha notizia dal secolo XIII. Appartenente, nell'alto Medioevo, alla curia episcopale di Como (come capo-pieve), fu inglobata nel contado del Seprio in età carolingia. La guerra tra Como e Milano ne causò la ripetuta distruzione. Al termine delle contese, fu assegnata a Como, dalla quale dipese amministrativamente (metà del XIII secolo). Nel XVI venne saccheggiata dalle truppe di Francesco I e nel secolo successivo fu suddivisa in quattro comuni, che all'epoca di Maria Teresa d'Austria furono riuniti in un'entità unica. Le testimonianze storico-artistiche di maggior rilievo sono costituite dall'antica chiesa di San Vincenzo (ristrutturata nel XVII secolo) e dalla chiesa parrocchiale (dedicata ai Santi Vito e Modesto e ristrutturata nel XVII, nel XVIII e agli inizi del XX secolo). L'economia di un tempo era quella tipica della zona: la coltivazione dei gelsi era affiancata dall'allevamento dei bachi da seta; le <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FILANDE'>filande</a> presenti nel circondario, poi, erano alimentate dal combustibile, dato dai giacimenti di torba delle valli vicine.

Economia

È sede di una stazione dei carabinieri, oltre che dei consueti uffici municipali e postali. Dal settore primario si ricavano i prodotti delle tradizionali coltivazioni di cereali e foraggi (oltre che di frumento e ortaggi) e quelli dell'allevamento di ovini, bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Diversi i comparti in cui è rappresentata l'industria (alimentare, edile, del mobile, estrattivo, cartario, dell'editoria e della stampa, chimico e metalmeccanico); alcuni occupano un discreto numero di addetti: è il caso del comparto tessile e di quello per la lavorazione e la conservazione del pesce ma anche, in misura minore, del cartario e di quello dell'editoria. Il terziario comprende i servizi bancario e di consulenza informatica, cui vanno aggiunti gli impieghi nella pubblica amministrazione e nelle scuole. Buona è la dotazione delle strutture sociali: sono garantiti i servizi di asilo nido e di casa di riposo. Meno soddisfacente quella delle scuole (sono presenti le materne, le elementari e gli istituti di istruzione secondaria di primo grado); l'arricchimento culturale è possibile anche nella biblioteca del luogo. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. L'assistenza sanitaria di base è data dalle farmacie presenti.

È sede di una stazione dei carabinieri, oltre che dei consueti uffici municipali e postali. Dal settore primario si ricavano i prodotti delle tradizionali coltivazioni di cereali e foraggi (oltre che di frumento e ortaggi) e quelli dell'allevamento di ovini, bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Diversi i comparti in cui è rappresentata l'industria (alimentare, edile, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, estrattivo, cartario, dell'editoria e della stampa, chimico e metalmeccanico); alcuni occupano un discreto numero di addetti: è il caso del comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e di quello per la lavorazione e la conservazione del pesce ma anche, in misura minore, del cartario e di quello dell'editoria. Il terziario comprende i servizi bancario e di consulenza informatica, cui vanno aggiunti gli impieghi nella pubblica amministrazione e nelle scuole. Buona è la dotazione delle strutture sociali: sono garantiti i servizi di asilo nido e di casa di riposo. Meno soddisfacente quella delle scuole (sono presenti le materne, le elementari e gli istituti di istruzione secondaria di primo grado); l'arricchimento culturale è possibile anche nella biblioteca del luogo. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. L'assistenza sanitaria di base è data dalle farmacie presenti.

Relazioni

È abbastanza frequentata per turismo e per lavoro. I suoi rapporti con il circondario, particolarmente intensi, sono determinati dalla presenza degli insediamenti industriali, che costituiscono motivo di richiamo di manodopera dal circondario. Non si segnalano, invece, eventi speciali ricorrenti, né manifestazioni o sagre, tese alla valorizzazione del patrimonio delle sue tradizioni. I Patroni, i Santi Vito e Modesto, si festeggiano il 15 giugno.

È abbastanza frequentata per turismo e per lavoro. I suoi rapporti con il circondario, particolarmente intensi, sono determinati dalla presenza degli insediamenti industriali, che costituiscono motivo di richiamo di manodopera dal circondario. Non si segnalano, invece, eventi speciali ricorrenti, né manifestazioni o sagre, tese alla valorizzazione del patrimonio delle sue tradizioni. I Patroni, i Santi Vito e Modesto, si festeggiano il 15 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cermenate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.