Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato alcune modeste iniziative industriali. I cerianesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.245 metri di quota. L’abitato, che si snoda ad anelli successivi lungo le pendici di una ripida collina, non mostra segni di espansione edilizia; sovrastato dal campanile della chiesa di Sant’Andrea, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si rappresenta una mano che si origina da un monte a cinque cime, d’argento, raffigurata nell’atto di indicare una stella posta in un cantone del capo.

Storia

Citata per la prima volta, come Ciliana, in documenti del XII secolo, ha origini più antiche, testimoniate dalla stessa etimologia del toponimo, derivante dal nome latino di persona CAELIUS o CAERELLIUS, cui va aggiunto il suffisso -ano, passato al femminile. Possedimento, nel 1100, del vescovo di Genova, nel secolo successivo è definita castrum, in quanto dotata di fortificazioni, poste a controllo del fondovalle. Il nucleo originario del borgo sorgeva nelle vicinanze del torrente Armea, che costituiva il confine orientale del contado di Ventimiglia. La sua storia, in cui mancano avvenimenti di grande rilevanza, non si discosta da quella dei territori circostanti, a lungo assoggettati alla repubblica marinara di Genova che, dopo alterne vicende, ritrovò temporaneamente la sua potenza con Andrea Doria, nel XVI secolo. Col declino di Genova si aprì all’occupazione napoleonica, venendo aggregata all’impero francese, all’inizio dell’Ottocento. Il congresso di Vienna, del 1815, ne stabilì l’annessione al regno sabaudo. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, del Settecento, contenente pregevoli opere d’arte, del XVI e XVII secolo; la chiesa di San Pietro, risalente al 1100; quella della Visitazione, in stile barocco; gli oratori di Santa Caterina e Santa Marta; la chiesa di Sant’Andrea, con colonne doriche, provenienti da un tempio pagano.

Economia

È sede della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, che fa registrare una contrazione nel numero degli addetti al settore, si basa sulla produzione di ortaggi, uve, olive, agrumi e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di caprini. L’industria, limitata a qualche piccola azienda che opera nei comparti alimentare (tra cui quello per la conservazione di frutta e ortaggi), edile e dell’estrazione della pietra, non ha avuto un adeguato sviluppo. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione; non sono forniti servizi più qualificati, fatta eccezione per quello bancario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica e gustando i semplici ma genuini prodotti locali. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non vi si svolgono manifestazioni folcloristiche degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ceriana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 1.250
  • Lat 43° 52' 51,6'' 43.88085000
  • Long 7° 46' 24,9'' 7.77335833
  • CAP 18034
  • Prefisso 0184
  • Codice ISTAT 008016
  • Codice Catasto C511
  • Altitudine slm 369 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/2016
  • Superficie 32.12 Km2
  • Densità 38,92 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3s
  • Alba 08:06
  • Tramonto 16:54
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