Descrizione

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate dal settore industriale. I ceramesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale del lago Ancipa, è caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione boschiva e presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.500 metri di quota. L’abitato, che sorge a cavallo d’una dorsale culminante in una rupe calcarea, sulla quale si possono ammirare i ruderi del castello medievale, è interessato da una forte crescita edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate dal settore industriale. I ceramesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale del lago Ancipa, è caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione boschiva e presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.500 metri di quota. L’abitato, che sorge a cavallo d’una dorsale culminante in una rupe calcarea, sulla quale si possono ammirare i ruderi del castello medievale, è interessato da una forte crescita edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Sembra accertata l’origine greca del toponimo, la cui origine è da ricercarsi nel termine “Kerámion”, ‘mattone’, ‘coccio’, come suggeriscono le forme bizantine “tu gérontas keramíu” del 1142 e “protopapâ keramíu” del 1157. Un ulteriore aiuto nella ricostruzione della sua etimologia può venire dalla definizione utilizzata dal cartografo arabo del XII secolo Edrisi: “g(a)rami”, che rimanda ad un originario toponimo con intacco palatale, conservatosi nell’italiano. Tra le più antiche attestazioni la forma del latino medievale “Chirasmi” del 1283. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del primo nucleo abitato risalgono al XI secolo; tuttavia molto probabilmente la zona fu abitata dall’uomo anche in epoche precedenti, come testimoniano reperti archeologici del IV secolo a.C. Nel periodo medievale figura essere possedimento del conte di Policastro, nipote del conte Ruggero il Normanno. Tra i vari signori feudali che si occuparono della giurisdizione del casale, meritano di essere ricordati: gli Arnaldo; Pietro di Antiochia; Russo Rosso, che regnò fino all’abolizione dei diritti feudali. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa madre, dedicata a Sant’Ambrogio, eretta nel Cinquecento e ristrutturata nel corso dei secoli, al cui interno sono custodite pregevoli opere del Gagini e del Quattrocchi; la parrocchiale della Madonna del Carmelo che presenta un notevole portale gotico; la chiesa dell’Abbazia, in stile barocco; la parrocchiale di Sant’Antonio del XVI secolo; la chiesa di S. Sebastiano, in stile barocco, costruita nella prima metà del Seicento; i ruderi del castello medievale; una necropoli greca in contrada Raffo; i ruderi bizantini di Raghali.

Sembra accertata l’origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> del toponimo, la cui origine è da ricercarsi nel termine “Kerámion”, ‘mattone’, ‘coccio’, come suggeriscono le forme <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINE'>bizantine</a> “tu gérontas keramíu” del 1142 e “protopapâ keramíu” del 1157. Un ulteriore aiuto nella ricostruzione della sua etimologia può venire dalla definizione utilizzata dal cartografo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a> del XII secolo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=EDRISI'>Edrisi</a>: “g(a)rami”, che rimanda ad un originario toponimo con intacco palatale, conservatosi nell’italiano. Tra le più antiche attestazioni la forma del latino medievale “Chirasmi” del 1283. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del primo nucleo abitato risalgono al XI secolo; tuttavia molto probabilmente la zona fu abitata dall’uomo anche in epoche precedenti, come testimoniano reperti archeologici del IV secolo a.C. Nel periodo medievale figura essere possedimento del conte di Policastro, nipote del conte Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>Normanno</a>. Tra i vari signori feudali che si occuparono della giurisdizione del casale, meritano di essere ricordati: gli Arnaldo; Pietro di Antiochia; Russo Rosso, che regnò fino all’abolizione dei diritti feudali. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa madre, dedicata a Sant’Ambrogio, eretta nel Cinquecento e ristrutturata nel corso dei secoli, al cui interno sono custodite pregevoli opere del Gagini e del Quattrocchi; la parrocchiale della Madonna del Carmelo che presenta un notevole portale gotico; la chiesa dell’Abbazia, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; la parrocchiale di Sant’Antonio del XVI secolo; la chiesa di S. Sebastiano, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, costruita nella prima metà del Seicento; i ruderi del castello medievale; una necropoli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> in contrada Raffo; i ruderi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> di Raghali.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo e frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: dei materiali da costruzione, alimentare, metallurgico e dell’edilizia. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per gli amanti dello sport sono a disposizione campi da tennis, da pallavolo e di calcio. A livello sanitario, localmente sono disponibili un ambulatorio e il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo e frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: dei materiali da costruzione, alimentare, metallurgico e dell’edilizia. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per gli amanti dello sport sono a disposizione campi da tennis, da pallavolo e di calcio. A livello sanitario, localmente sono disponibili un ambulatorio e il servizio farmaceutico.

Relazioni

Pur non essendo meta di significativo afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli e rilassanti escursioni nell’ambiente naturale circostante, in particolar modo nella Riserva, nel Parco dei Nebrodi e sulle rive del proprio lago. Vanto della gastronomia locale è il “cavatieddu”, un dolce tipico. Tra le manifestazioni all’insegna della tradizione si ricordano: la festa di San Michele e la festa dell’Incontro, a maggio; la festa di Sant’Antonio Abate, a luglio; la fiera del bestiame e la festa della Madonna del Carmine e di San Sebastiano, ad agosto; la festa della Madonna della Lavina, a settembre. Il Patrono, Sant’Ambrogio, si festeggia il 7 dicembre.

Pur non essendo meta di significativo afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli e rilassanti escursioni nell’ambiente naturale circostante, in particolar modo nella Riserva, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODEINEBRODI'>Parco dei Nebrodi</a> e sulle rive del proprio lago. Vanto della gastronomia locale è il “cavatieddu”, un dolce tipico. Tra le manifestazioni all’insegna della tradizione si ricordano: la festa di San Michele e la festa dell’Incontro, a maggio; la festa di Sant’Antonio Abate, a luglio; la fiera del bestiame e la festa della Madonna del Carmine e di San Sebastiano, ad agosto; la festa della Madonna della Lavina, a settembre. Il Patrono, Sant’Ambrogio, si festeggia il 7 dicembre.

Località

Lago Ancipa

Lago Ancipa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cerami rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.