Descrizione

Comune di impronta medievale adagiato su uno sperone roccioso; vi si praticano con profitto l'agricoltura e la zootecnia ma le aspettative sono riposte, purtroppo ancora con scarsa soddisfazione, nello sviluppo del turismo e del suo indotto. La comunità dei celenzani, che presenta un elevato indice di vecchiaia, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale che, per effetto della domanda di alloggi per le vacanze, va incrementando la sua periferia con moderni quartieri residenziali. Nel profilo geometrico del territorio comunale si leggono chiaramente i caratteri della collina medio-alta: la dorsale di rilievi che occupa il comprensorio celenzano sfuma verso il fondovalle del fiume Trigno ed è incisa profondamente dai torrenti Vecchio e Caccavone. Da posizione dominante l'abitato si affaccia su uno scenario naturale di grande bellezza: in diversi punti del suo orizzonte affiorano le cime della Maiella, il massiccio del Matese e la fuga ininterrotta di colline che degradano dolcemente verso il mare Adriatico.

Comune di impronta medievale adagiato su uno sperone roccioso; vi si praticano con profitto l'agricoltura e la zootecnia ma le aspettative sono riposte, purtroppo ancora con scarsa soddisfazione, nello sviluppo del turismo e del suo indotto. La comunità dei celenzani, che presenta un elevato indice di vecchiaia, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale che, per effetto della domanda di alloggi per le vacanze, va incrementando la sua periferia con moderni quartieri residenziali. Nel profilo geometrico del territorio comunale si leggono chiaramente i caratteri della collina medio-alta: la dorsale di rilievi che occupa il comprensorio celenzano sfuma verso il fondovalle del fiume Trigno ed è incisa profondamente dai torrenti Vecchio e Caccavone. Da posizione dominante l'abitato si affaccia su uno scenario naturale di grande bellezza: in diversi punti del suo orizzonte affiorano le cime della Maiella, il massiccio del Matese e la fuga ininterrotta di colline che degradano dolcemente verso il mare Adriatico.

Storia

L'esistenza di un florido insediamento in epoca romana è testimoniata dai numerosi reperti archeologici affiorati in più punti del territorio comunale; tuttavia dell'abitato si ignorano le vicende alto-medievali -la prima notizia che lo riguarda risale al 1309-. Compreso nella baronia di Monteferrante, il feudo fu assegnato nel 1451 ai Caracciolo, che lo tennero ininterrottamente fino all'eversione dei diritti feudali, se si eccettua la breve parentesi rappresentata dal dominio dei D'Avalos e dei Pignatelli. Queste effimere signorie hanno lasciato un segno tangibile: nella chiesa madre, con massiccia torre campanaria del XVIII secolo, è custodita la tomba seicentesca dei principi D'Avalos-Pignatelli.

L'esistenza di un florido insediamento in epoca romana è testimoniata dai numerosi reperti archeologici affiorati in più punti del territorio comunale; tuttavia dell'abitato si ignorano le vicende alto-medievali -la prima notizia che lo riguarda risale al 1309-. Compreso nella baronia di Monteferrante, il feudo fu assegnato nel 1451 ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>, che lo tennero ininterrottamente fino all'eversione dei diritti feudali, se si eccettua la breve parentesi rappresentata dal dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=PIGNATELLI'>Pignatelli</a>. Queste effimere signorie hanno lasciato un segno tangibile: nella chiesa madre, con massiccia torre campanaria del XVIII secolo, è custodita la tomba seicentesca dei principi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=PIGNATELLI'>Pignatelli</a>.

Economia

L'ospitale comunità conduce un'esistenza tranquilla, animata dal rispetto quasi reverenziale per la tradizione. Forse proprio nell'intensità di questo sentimento va ricercata l'origine della scarsa apertura nei confronti del nuovo, nonostante la frequentazione abbastanza assidua di turisti. Le attività rurali, che consistono nell'allevamento di bestiame e nella produzione di cereali, patate, uva e olive, sono in forte contrazione e le iniziative imprenditoriali germogliate nell'industria e nel terziario appaiono ancora piuttosto disgregate; manca, inoltre, all'economia celenzana l'apporto incisivo del credito e la sua capacità di interagire con le realtà produttive -nell'unico sportello disponibile confluisce un volume di depositi piuttosto modesto-. Il panorama delle infrastrutture si presenta lacunoso, soprattutto nei settori da cui dipendono le possibilità di sviluppo di quest'area svantaggiata. Nel comune non si registra la presenza di importanti sedi burocratico-amministrative; scarseggiano le strutture culturali e quelle scolastiche garantiscono l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; l'apparato ricettivo locale difetta di alberghi ma offre un ottimo servizio di ristorazione; gli impianti sportivi, di marca tradizionale, sono abbastanza numerosi: campi da tennis, da hockey, di pallavolo e di calcio (la squadra locale, Trigno Celenza Associazione Sportiva, milita nei campionati minori); le strutture sanitarie erogano servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

L'ospitale comunità conduce un'esistenza tranquilla, animata dal rispetto quasi reverenziale per la tradizione. Forse proprio nell'intensità di questo sentimento va ricercata l'origine della scarsa apertura nei confronti del nuovo, nonostante la frequentazione abbastanza assidua di turisti. Le attività rurali, che consistono nell'allevamento di bestiame e nella produzione di cereali, patate, uva e olive, sono in forte contrazione e le iniziative imprenditoriali germogliate nell'industria e nel terziario appaiono ancora piuttosto disgregate; manca, inoltre, all'economia celenzana l'apporto incisivo del credito e la sua capacità di interagire con le realtà produttive -nell'unico sportello disponibile confluisce un volume di depositi piuttosto modesto-. Il panorama delle infrastrutture si presenta lacunoso, soprattutto nei settori da cui dipendono le possibilità di sviluppo di quest'area svantaggiata. Nel comune non si registra la presenza di importanti sedi burocratico-amministrative; scarseggiano le strutture culturali e quelle scolastiche garantiscono l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; l'apparato ricettivo locale difetta di alberghi ma offre un ottimo servizio di ristorazione; gli impianti sportivi, di marca tradizionale, sono abbastanza numerosi: campi da tennis, da hockey, di pallavolo e di calcio (la squadra locale, Trigno Celenza Associazione Sportiva, milita nei campionati minori); le strutture sanitarie erogano servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Relazioni

Il comune si propone come stazione di soggiorno estivo, anche se allo stato attuale non sufficientemente attrezzata per accogliere consistenti flussi turistici; può vantare, però, l'innegabile salubrità del clima, lo splendore della campagna e l'innata cordialità dei suoi abitanti. La festa del Patrono S. Donato si celebra il 7 agosto: per l'occasione sfilano ogni anno, fra canti rituali, conche ricolme di dolci, cereali e altri prodotti alimentari al cospetto di centinaia di visitatori, che si riversano nell'abitato per onorare il santo protettore degli epilettici. In passato era consuetudine che i malati di epilessia venissero pesati su una rudimentale bilancia di legno e liberati dalle loro afflizioni mediante formule di esorcismo.

Il comune si propone come stazione di soggiorno estivo, anche se allo stato attuale non sufficientemente attrezzata per accogliere consistenti flussi turistici; può vantare, però, l'innegabile salubrità del clima, lo splendore della campagna e l'innata cordialità dei suoi abitanti. La festa del Patrono S. Donato si celebra il 7 agosto: per l'occasione sfilano ogni anno, fra canti rituali, conche ricolme di dolci, cereali e altri prodotti alimentari al cospetto di centinaia di visitatori, che si riversano nell'abitato per onorare il santo protettore degli epilettici. In passato era consuetudine che i malati di epilessia venissero pesati su una rudimentale bilancia di legno e liberati dalle loro afflizioni mediante formule di esorcismo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Celenza sul Trigno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.