Descrizione

Cittadina medievale raccolta alle falde di un monte e dominata dalla mole inconfondibile dell'intatto castello; nella sua economia, tipicamente rurale, hanno preso piede alcune realtà industriali e commerciali di un certo rilievo. La comunità dei celanesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, mostra una discreta propensione per l'insediamento sparso ma è concentrata soprattutto nei piccoli agglomerati urbani di Borgo Ottomila e Borgo Quattordici e nel capoluogo comunale; quest'ultimo consta di una parte antica -scaglionata in giri concentrici, minata da ripetuti terremoti e intaccata da incongrui rifacimenti- e di una moderna espansione a pianta regolare. Il territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa fra i comuni di Aielli, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Secinaro, Gagliano Aterno, Pescina e Collarmele, presenta un profilo geometrico molto vario; all'ombra della Serra sorge l'abitato, che gode di un suggestivo colpo d'occhio sulla conca sottostante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è attraversato da una fascia contenente il motto VITREA TE FUCINUS UNDA: nella metà superiore sono raffigurati una corona contenente tre foglie di palma, l'AGNUS DEI e l'aquila di S. Giovanni Evangelista; nella metà inferiore uno specchio d'acqua circondato da monti e sormontato da tre stelle a sei raggi. Tutt'intorno allo scudo corre la scritta UNIVERSITAS CELANI MARSORUM CAPUT.

Cittadina medievale raccolta alle falde di un monte e dominata dalla mole inconfondibile dell'intatto castello; nella sua economia, tipicamente rurale, hanno preso piede alcune realtà industriali e commerciali di un certo rilievo. La comunità dei celanesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, mostra una discreta propensione per l'insediamento sparso ma è concentrata soprattutto nei piccoli agglomerati urbani di Borgo Ottomila e Borgo Quattordici e nel capoluogo comunale; quest'ultimo consta di una parte antica -scaglionata in giri concentrici, minata da ripetuti terremoti e intaccata da incongrui rifacimenti- e di una moderna espansione a pianta regolare. Il territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa fra i comuni di Aielli, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Secinaro, Gagliano Aterno, Pescina e Collarmele, presenta un profilo geometrico molto vario; all'ombra della Serra sorge l'abitato, che gode di un suggestivo colpo d'occhio sulla conca sottostante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è attraversato da una fascia contenente il motto VITREA TE FUCINUS UNDA: nella metà superiore sono raffigurati una corona contenente tre foglie di palma, l'AGNUS DEI e l'aquila di S. Giovanni Evangelista; nella metà inferiore uno specchio d'acqua circondato da monti e sormontato da tre stelle a sei raggi. Tutt'intorno allo scudo corre la scritta UNIVERSITAS CELANI MARSORUM CAPUT.

Storia

Avanzi di edifici pubblici ed iscrizioni sepolcrali riconducibili probabilmente all'insediamento equo di CLITERNUM sono stati rinvenuti alle falde del monte S. Vittorino. La storia del borgo come capoluogo di contea ebbe inizio all'epoca della dominazione franca, con la dinastia dei Berardi che governò fino al principio del XIII secolo: nel 1223, infatti, l'imperatore Federico II, spodestato il conte Pietro, rase al suolo l'abitato e condannò all'esilio, in Sicilia e a Malta, i suoi abitanti. Il borgo fu ricostruito tre anni dopo nel sito attuale e lungamente conteso: ne vennero in possesso gli Acclozamora e poi, per volontà di Federico d'Aragona e di papa Pio II, i Piccolomini; nel 1591 passò ai Peretti e da questi ai Savelli; quindi, in seguito al matrimonio fra Livia Cesarini, nipote di Giulio Savelli, e Francesco Sforza, subentrò la dinastia degli Sforza-Cesarini, che regnarono fino al 1806. Un recente restauro ha restituito agli antichi splendori il castello iniziato alla fine del Trecento e trasformato da Antonio Piccolomini nel 1463: il suo corpo centrale è a pianta rettangolare con quattro torri e presenta un elegante cortile interno contornato da due ordini sovrapposti di colonne. Di grande interesse sono: la chiesa di Santa Maria di Valleverde (1455), con portale romanico architravato sormontato da una lunetta splendidamente affrescata -affreschi cinquecenteschi sono conservati anche all'interno-; la chiesa di S. Giovanni Battista, iniziata nel XIII secolo e completata nel XV; quella quattrocentesca di Sant'Angelo, a ridosso del castello; quella di S. Giovanni Evangelista, risalente al XII secolo.

Avanzi di edifici pubblici ed iscrizioni sepolcrali riconducibili probabilmente all'insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=EQUO'>equo</a> di CLITERNUM sono stati rinvenuti alle falde del monte S. Vittorino. La storia del borgo come capoluogo di contea ebbe inizio all'epoca della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FRANCA'>franca</a>, con la dinastia dei Berardi che governò fino al principio del XIII secolo: nel 1223, infatti, l'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>, spodestato il conte Pietro, rase al suolo l'abitato e condannò all'esilio, in Sicilia e a Malta, i suoi abitanti. Il borgo fu ricostruito tre anni dopo nel sito attuale e lungamente conteso: ne vennero in possesso gli Acclozamora e poi, per volontà di Federico d'Aragona e di papa Pio II, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=PICCOLOMINI'>Piccolomini</a>; nel 1591 passò ai Peretti e da questi ai Savelli; quindi, in seguito al matrimonio fra Livia Cesarini, nipote di Giulio Savelli, e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FRANCESCOSFORZA'>Francesco Sforza</a>, subentrò la dinastia degli Sforza-Cesarini, che regnarono fino al 1806. Un recente restauro ha restituito agli antichi splendori il castello iniziato alla fine del Trecento e trasformato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ANTONIOPICCOLOMINI'>Antonio Piccolomini</a> nel 1463: il suo corpo centrale è a pianta rettangolare con quattro torri e presenta un elegante cortile interno contornato da due ordini sovrapposti di colonne. Di grande interesse sono: la chiesa di Santa Maria di Valleverde (1455), con portale romanico architravato sormontato da una lunetta splendidamente affrescata -affreschi cinquecenteschi sono conservati anche all'interno-; la chiesa di S. Giovanni Battista, iniziata nel XIII secolo e completata nel XV; quella quattrocentesca di Sant'Angelo, a ridosso del castello; quella di S. Giovanni Evangelista, risalente al XII secolo.

Economia

Il recente processo di industrializzazione non ha comportato una particolare accelerazione dei ritmi di vita di questo comune. L'agricoltura, specializzata nella coltivazione di barbabietole, patate e ortaggi, ha semplicemente iniziato a condividere il suo ruolo egemone con alcune imprese attive nel settore saccarifero, nel comparto metallurgico e in quello manifatturiero dell'abbigliamento. Determinante per l'aumento dei valori di reddito e di consumi è stata anche la crescita del commercio e dei servizi, che includono attualmente svariate agenzie assicurative e più di uno sportello bancario. La dotazione di infrastrutture è commisurata al grado di sviluppo economico. Dispone di un istituto tecnico commerciale, di un museo allestito nelle sale del castello, di una fornita biblioteca, di alberghi, ristoranti, pub e locali notturni, di una piscina coperta, di campi da tennis e di calcio e di un bocciodromo; le sue strutture sanitarie annoverano un ambulatorio comunale, una clinica convenzionata ed un laboratorio analisi.

Il recente processo di industrializzazione non ha comportato una particolare accelerazione dei ritmi di vita di questo comune. L'agricoltura, specializzata nella coltivazione di barbabietole, patate e ortaggi, ha semplicemente iniziato a condividere il suo ruolo egemone con alcune imprese attive nel settore saccarifero, nel comparto metallurgico e in quello manifatturiero dell'abbigliamento. Determinante per l'aumento dei valori di reddito e di consumi è stata anche la crescita del commercio e dei servizi, che includono attualmente svariate agenzie assicurative e più di uno sportello bancario. La dotazione di infrastrutture è commisurata al grado di sviluppo economico. Dispone di un istituto tecnico commerciale, di un museo allestito nelle sale del castello, di una fornita biblioteca, di alberghi, ristoranti, pub e locali notturni, di una piscina coperta, di campi da tennis e di calcio e di un bocciodromo; le sue strutture sanitarie annoverano un ambulatorio comunale, una clinica convenzionata ed un laboratorio analisi.

Relazioni

La principale attrattiva del comprensorio è rappresentata dal suo patrimonio artistico e architettonico. Il castello si schiude nei mesi estivi ad una nutrita serie di manifestazioni culturali. La festa dei Patroni, i Santi Simplicio, Costanzo e Vittoriano, si celebra dal 24 al 26 agosto. Ha dato i natali a S. Tommaso da Celano, primo biografo di S. Francesco, e allo storico Pietro Antonio Corsignani (1686-1751).

La principale attrattiva del comprensorio è rappresentata dal suo patrimonio artistico e architettonico. Il castello si schiude nei mesi estivi ad una nutrita serie di manifestazioni culturali. La festa dei Patroni, i Santi Simplicio, Costanzo e Vittoriano, si celebra dal 24 al 26 agosto. Ha dato i natali a S. Tommaso da Celano, primo biografo di S. Francesco, e allo storico Pietro Antonio Corsignani (1686-1751).

Località

Borgo Ottomila, Borgo Quattordici, La Serra, Montagna Grande

Borgo Ottomila, Borgo Quattordici, La Serra, Montagna Grande

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Celano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.