Descrizione

Comune collinare, di antica origine, la cui economia, incentrata prevalentemente sulle attività del settore secondario, si avvale oggi degli apporti dello sviluppo del turismo. La comunità dei cazzaghesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si concentra unicamente nel capoluogo comunale, che non attraversa attualmente una fase di espansione edilizia a causa della mancanza di spazio edificabile. Il territorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico abbastanza regolare, con variazioni altimetriche impercettibili (che oscillano tra i 238 ed i 265 metri) ed un paesaggio variegato e multiforme, lambito da acque lacustri; all'interno di questa suggestiva cornice paesaggistica si possono ammirare elementi floristici e faunistici di particolare interesse naturalistico, che vanno necessariamente salvaguardati. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, tre carpe d'oro; il campo aureo è dominato dall'immagine di una quercia posta sulla verde pianura.  

Comune collinare, di antica origine, la cui economia, incentrata prevalentemente sulle attività del settore secondario, si avvale oggi degli apporti dello sviluppo del turismo. La comunità dei cazzaghesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si concentra unicamente nel capoluogo comunale, che non attraversa attualmente una fase di espansione edilizia a causa della mancanza di spazio edificabile. Il territorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico abbastanza regolare, con variazioni altimetriche impercettibili (che oscillano tra i 238 ed i 265 metri) ed un paesaggio variegato e multiforme, lambito da acque lacustri; all'interno di questa suggestiva cornice paesaggistica si possono ammirare elementi floristici e faunistici di particolare interesse naturalistico, che vanno necessariamente salvaguardati. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, tre carpe d'oro; il campo aureo è dominato dall'immagine di una quercia posta sulla verde pianura.  

Storia

Le sue origini si perdono nel tempo: infatti già dalla preistoria nella zona vi erano insediamenti palafitticoli ed a testimonianza di ciò sono state riportate alla luce, a seguito degli scavi che ebbero inizio nel 1863, due palafitte di diverse dimensioni nonché vari utensili da lavoro, che secondo alcuni studiosi sono attribuibili al periodo neolitico e all'età del bronzo. Altri reperti dello stesso periodo storico e di notevole interesse sono stati rinvenuti in una  torbiera del posto e possono essere ammirati nel museo appositamente allestito sull'Isolino Virginia, isolotto del lago di Varese appartenente al territorio comunale di Biandronno. La prima parte del toponimo sarebbe da ricondurre al personale latino CACATIUS, cui si seguirebbe il suffisso -acu; la seconda parte, aggiunta per un Regio decreto del 1863, è il nome di un canale, forse da riportare a "barros", 'cespuglio', di origine non definita. Quasi nulle le testimonianze artistiche, fatta eccezione per la parrocchiale dedicata ai Santi Carlo e Simpliciano ed un gruppo di costruzioni risalenti forse al XVIII secolo, realizzate con copertura di forma conica, che venivano utilizzate come ghiacciaie e presentano qualche similitudine con i caratteristici trulli pugliesi.  

Le sue origini si perdono nel tempo: infatti già dalla preistoria nella zona vi erano insediamenti palafitticoli ed a testimonianza di ciò sono state riportate alla luce, a seguito degli scavi che ebbero inizio nel 1863, due palafitte di diverse dimensioni nonché vari utensili da lavoro, che secondo alcuni studiosi sono attribuibili al periodo neolitico e all'età del bronzo. Altri reperti dello stesso periodo storico e di notevole interesse sono stati rinvenuti in una  torbiera del posto e possono essere ammirati nel museo appositamente allestito sull'Isolino Virginia, isolotto del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIVARESE'>lago di Varese</a> appartenente al territorio comunale di Biandronno. La prima parte del toponimo sarebbe da ricondurre al personale latino CACATIUS, cui si seguirebbe il suffisso -acu; la seconda parte, aggiunta per un Regio decreto del 1863, è il nome di un canale, forse da riportare a "barros", 'cespuglio', di origine non definita. Quasi nulle le testimonianze artistiche, fatta eccezione per la parrocchiale dedicata ai Santi Carlo e Simpliciano ed un gruppo di costruzioni risalenti forse al XVIII secolo, realizzate con copertura di forma conica, che venivano utilizzate come ghiacciaie e presentano qualche similitudine con i caratteristici trulli pugliesi.  

Economia

Se si eccettuano i normali uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, il comune non accoglie strutture pubbliche di rilievo; il sindaco rappresenta l'unica autorità di pubblica sicurezza, vista la mancanza di una stazione dei carabinieri. L'agricoltura, attività prevalente nel passato, ha ormai perso la sua importanza anche se permane la pratica dell'allevamento equino, sebbene limitata a pochi capi. Le attività industriali, alquanto fiorenti, abbracciano i comparti tessile, metallurgico, meccanico, edile e manifatturiero; non mancano aziende impegnate nella produzione di materie plastiche. Il terziario non vanta, oltre alla modesta rete distributiva, attività di servizi quali il credito e l'intermediazione monetaria e finanziaria, la consulenza tecnica informatica, agenzie per la vendita di prodotti assicurativi o la radio e telediffusione. Nelle strutture scolastiche è garantita solo l'istruzione primaria; disponibile è anche il servizio di biblioteca per l'approfondimento e la crescita culturale degli abitanti, mentre non si rileva la presenza di altre strutture culturali quali musei e simili. Nella dotazione degli impianti sportivi non si segnalano elementi degni di particolare considerazione. Le strutture ricettive non consentono il pernottamento dei turisti, pur assicurando la ristorazione. Assenti le strutture sociali; quelle sanitarie garantiscono invece il servizio farmaceutico.  

Se si eccettuano i normali uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, il comune non accoglie strutture pubbliche di rilievo; il sindaco rappresenta l'unica autorità di pubblica sicurezza, vista la mancanza di una stazione dei carabinieri. L'agricoltura, attività prevalente nel passato, ha ormai perso la sua importanza anche se permane la pratica dell'allevamento equino, sebbene limitata a pochi capi. Le attività industriali, alquanto fiorenti, abbracciano i comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metallurgico, meccanico, edile e manifatturiero; non mancano aziende impegnate nella produzione di materie plastiche. Il terziario non vanta, oltre alla modesta rete distributiva, attività di servizi quali il credito e l'intermediazione monetaria e finanziaria, la consulenza tecnica informatica, agenzie per la vendita di prodotti assicurativi o la radio e telediffusione. Nelle strutture scolastiche è garantita solo l'istruzione primaria; disponibile è anche il servizio di biblioteca per l'approfondimento e la crescita culturale degli abitanti, mentre non si rileva la presenza di altre strutture culturali quali musei e simili. Nella dotazione degli impianti sportivi non si segnalano elementi degni di particolare considerazione. Le strutture ricettive non consentono il pernottamento dei turisti, pur assicurando la ristorazione. Assenti le strutture sociali; quelle sanitarie garantiscono invece il servizio farmaceutico.  

Relazioni

Le principali attrattive del comune vanno ricercate nelle cospicue risorse ambientali che esso può vantare, sia per quanto riguarda la Riserva della Palude Brabbia, con la presenza del raro falco di palude, sia per quanto concerne il lago di Varese, che fa della località una stazione balneare, oltre che una meta ambita per chi ha l'hobby della pesca. I contatti con i centri limitrofi sono dovuti soprattutto ai rapporti socio-economici che la legano al capoluogo di provincia e alle località che vantano una migliore dotazione di servizi. Non si segnalano speciali eventi ricorrenti, capaci di attirare la curiosità dei turisti, fatta eccezione per gli spettacoli di burattini, una tipica tradizione del posto. La festa del Patrono, S. Carlo, ricorre il 4 novembre.  

Le principali attrattive del comune vanno ricercate nelle cospicue risorse ambientali che esso può vantare, sia per quanto riguarda la Riserva della Palude Brabbia, con la presenza del raro falco di palude, sia per quanto concerne il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIVARESE'>lago di Varese</a>, che fa della località una stazione balneare, oltre che una meta ambita per chi ha l'hobby della pesca. I contatti con i centri limitrofi sono dovuti soprattutto ai rapporti socio-economici che la legano al capoluogo di provincia e alle località che vantano una migliore dotazione di servizi. Non si segnalano speciali eventi ricorrenti, capaci di attirare la curiosità dei turisti, fatta eccezione per gli spettacoli di burattini, una tipica tradizione del posto. La festa del Patrono, S. Carlo, ricorre il 4 novembre.  

Località

Lago di Varese, Palude Brabbia

Lago di Varese, Palude Brabbia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cazzago Brabbia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.