Descrizione

Cittadina collinare, di antiche origini, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie. Una piccola percentuale dei castrovillaresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce tra numerosissime case sparse e le località Svincolo Autostrada, Centro Sociale, Contrada Camerata, Galluccio, Masseria Costabile, Masseria Nola e Varco d’Amendola. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 2.266 metri del monte Pollino; l’area Fontana del Principe è in contestazione con Frascineto. L’abitato, con la parte vecchia, detta Civita, situata su uno sperone e la moderna sviluppatasi in piano, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta, su sfondo azzurro, un castello argentato, munito di tre torri.

Cittadina collinare, di antiche origini, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie. Una piccola percentuale dei castrovillaresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce tra numerosissime case sparse e le località Svincolo Autostrada, Centro Sociale, Contrada Camerata, Galluccio, Masseria Costabile, Masseria Nola e Varco d’Amendola. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 2.266 metri del monte Pollino; l’area Fontana del Principe è in contestazione con Frascineto. L’abitato, con la parte vecchia, detta Civita, situata su uno sperone e la moderna sviluppatasi in piano, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta, su sfondo azzurro, un castello argentato, munito di tre torri.

Storia

Sorta in una zona abitata fin da epoca molto antica, stando ai reperti archeologici rinvenuti nel territorio, viene da alcuni identificata con Abistron, località di origine italica. Il toponimo, Castrivilla nel secolo XI e successivamente Kastrobillares e Castro Villarum, è composto dal latino CASTRUM, ‘castello’, e dal termine greco bizantino “billares”, che riflette il latino VILLARIUS, ‘abitante della villa’, o dal personale Bilaros, attestato in documenti medievali greci. Conquistata da Roberto il Guiscardo, fu poi occupata da Ruggero il Normanno e munita di una roccaforte. Fedele agli svevi, che le concessero vari privilegi, nella seconda metà del 1200 partecipò alla rivolta contro gli angioini. In seguito si ribellò anche agli aragonesi, che la misero a ferro e a fuoco. Proprietà demaniale, verso la fine del XV secolo fu concessa ai Sanseverino, cui subentrarono Giovanni d’Aragona e gli Spinelli, che la tennero fino all’abolizione del feudalesimo. Posta a capo di un cantone del dipartimento del fiume Crati, ai tempi della Repubblica Partenopea, fu elevata dai francesi a capoluogo di distretto. Particolarmente attiva ne fu la partecipazione ai moti risorgimentali del 1848. La storia post-unitaria si confonde con quella del resto della penisola. Tra i monumenti spiccano: il quattrocentesco castello aragonese; il santuario di Santa Maria del Castello, della fine del secolo XI, rimaneggiato in epoche successive; le chiese di S. Giuliano, S. Giuseppe, S. Francesco di Paola, Santa Maria delle Grazie, delle Pentite e della Trinità, e i palazzi Gallo, Salituri, Cappelli e Pace.

Sorta in una zona abitata fin da epoca molto antica, stando ai reperti archeologici rinvenuti nel territorio, viene da alcuni identificata con Abistron, località di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ITALICA'>italica</a>. Il toponimo, Castrivilla nel secolo XI e successivamente Kastrobillares e Castro Villarum, è composto dal latino CASTRUM, ‘castello’, e dal termine greco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BIZANTINO'>bizantino</a> “billares”, che riflette il latino VILLARIUS, ‘abitante della villa’, o dal personale Bilaros, attestato in documenti medievali greci. Conquistata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ROBERTOILGUISCARDO'>Roberto il Guiscardo</a>, fu poi occupata da Ruggero il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNO'>Normanno</a> e munita di una roccaforte. Fedele agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SVEVI'>svevi</a>, che le concessero vari privilegi, nella seconda metà del 1200 partecipò alla rivolta contro gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ANGIOINI'>angioini</a>. In seguito si ribellò anche agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>, che la misero a ferro e a fuoco. Proprietà demaniale, verso la fine del XV secolo fu concessa ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>, cui subentrarono Giovanni d’Aragona e gli Spinelli, che la tennero fino all’abolizione del feudalesimo. Posta a capo di un cantone del dipartimento del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CRATI'>Crati</a>, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica Partenopea</a>, fu elevata dai francesi a capoluogo di distretto. Particolarmente attiva ne fu la partecipazione ai moti risorgimentali del 1848. La storia post-unitaria si confonde con quella del resto della penisola. Tra i monumenti spiccano: il quattrocentesco castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>; il santuario di Santa Maria del Castello, della fine del secolo XI, rimaneggiato in epoche successive; le chiese di S. Giuliano, S. Giuseppe, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SFRANCESCODIPAOLA'>S. Francesco di Paola</a>, Santa Maria delle Grazie, delle Pentite e della Trinità, e i palazzi Gallo, Salituri, Cappelli e Pace.

Economia

È sede, tra l’altro, della Usl n. 2, del distretto scolastico n. 19, della Comunità montana e di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), edile, elettrico, estrattivo, metallurgico, tessile, della pelletteria, del tabacco, della lavorazione del legno, dell’editoria, della tipografia, dei materiali da costruzione, del vetro, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili, della gomma e della plastica, oltre che di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva (basata soprattutto sul commercio al dettaglio), attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale, della pinacoteca “A. Alfano”, delle gallerie d’arte “La Bilancia” e “Il Coscile”, dei musei civico archeologico e di arte sacra. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano le prestazioni fornite dall’ospedale locale.

È sede, tra l’altro, della Usl n. 2, del distretto scolastico n. 19, della Comunità montana e di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), edile, elettrico, estrattivo, metallurgico, tessile, della pelletteria, del tabacco, della lavorazione del legno, dell’editoria, della tipografia, dei materiali da costruzione, del vetro, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili, della gomma e della plastica, oltre che di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva (basata soprattutto sul commercio al dettaglio), attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale, della pinacoteca “A. Alfano”, delle gallerie d’arte “La Bilancia” e “Il Coscile”, dei musei civico archeologico e di arte sacra. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano le prestazioni fornite dall’ospedale locale.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni limitrofi, grazie anche alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato che si svolge il giovedì; il carnevale; la festa di Santa Maria del Castello, l’8 maggio; la fiera di S. Giovanni, il 17 e il 18 giugno; il festival internazionale del folclore del Pollino; la stagione teatrale e concertistica estiva; il mercato animato dell’artigianato e la festa dell’uva, a settembre. Il Patrono, S. Giuliano, si festeggia il 27 gennaio.

Meta di un significativo movimento di turisti, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni limitrofi, grazie anche alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato che si svolge il giovedì; il carnevale; la festa di Santa Maria del Castello, l’8 maggio; la fiera di S. Giovanni, il 17 e il 18 giugno; il festival internazionale del folclore del Pollino; la stagione teatrale e concertistica estiva; il mercato animato dell’artigianato e la festa dell’uva, a settembre. Il Patrono, S. Giuliano, si festeggia il 27 gennaio.

Località

Fontana del Principe, Galluccio, Masseria Baratta, Masseria Costabile, Masseria di Mezzo, Monte Pollino, Svincolo Autostrada

Fontana del Principe, Galluccio, Masseria Baratta, Masseria Costabile, Masseria di Mezzo, Monte Pollino, Svincolo Autostrada

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castrovillari rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.