Descrizione

“Centro sparso” con sede a Castrocaro Terme, di origini antiche, la cui economia si basa soprattutto sul turismo termale. I castrocareri o terrassolani, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Montecchio, Pieve Salutare e Sadurano. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nella zona meridionale. L’abitato, diviso in due nuclei, che l’espansione edilizia sta unificando, ha un andamento plano-altimetrico vario.

“Centro sparso” con sede a Castrocaro Terme, di origini antiche, la cui economia si basa soprattutto sul turismo termale. I castrocareri o terrassolani, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Montecchio, Pieve Salutare e Sadurano. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nella zona meridionale. L’abitato, diviso in due nuclei, che l’espansione edilizia sta unificando, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Abitata già in epoca preistorica, come testimoniano i numerosi reperti litici rinvenuti nella zona, registrò in seguito stanziamenti di etruschi e romani. Dei due nuclei, componenti l’abitato, il più antico è Castrocaro, il cui nome deriva dal latino CASTRUM, ‘castello’, e QUADRUM, ‘quadrato’; non manca però chi si richiama a un CASTRUM CARI, inteso nel senso di ‘castello eretto dall’imperatore Caro o Carino’. Possedimento degli arcivescovi di Ravenna, verso la metà del secolo VIII fu trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di una grande rocca, e consegnata alla Chiesa dal re longobardo Astolfo. Iniziò così il lungo dominio pontificio, durante il quale fu infeudata a nobili famiglie romagnole, tra cui quelle dei Berengari, dei Calboli, degli Orgogliosi, dei Pagani, degli Ordelaffi e dei Manfredi. Passata, all’inizio del Quattrocento, sotto la repubblica di Firenze, fu poi assoggettata alla signoria dei Medici e dei Lorena. Terra del Sole, invece, ha un nome augurale, che andrebbe riportato all’improvvisa apparizione del sole al momento della sua fondazione: la prima pietra fu posta dal vescovo di Forlì, Antonio Giannotti, nel 1564. Sorta come cittadella fortificata, al confine nord-orientale del granducato di Toscana, per ordine di Cosimo de’ Medici, rimase sempre inattiva e fu disarmata nella seconda metà del Settecento. Tra le testimonianze storico-artistiche figurano: i resti della rocca altomedievale, il palazzo dei Capitani, la chiesa di San Nicolò e la parrocchiale di San Francesco, che conserva pregevoli opere d’arte, a Castrocaro Terme; il palazzo dei Commissari, quello dei Provveditori, il castello del Capitano delle Artiglierie, il castello del Governatore, i bastioni posti a difesa della città-fortezza e la chiesa di Santa Reparata, a Terra del Sole, e la rocca di Montepoggiolo, del XV secolo.

Abitata già in epoca preistorica, come testimoniano i numerosi reperti litici rinvenuti nella zona, registrò in seguito stanziamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e romani. Dei due nuclei, componenti l’abitato, il più antico è Castrocaro, il cui nome deriva dal latino CASTRUM, ‘castello’, e QUADRUM, ‘quadrato’; non manca però chi si richiama a un CASTRUM CARI, inteso nel senso di ‘castello eretto dall’imperatore Caro o Carino’. Possedimento degli arcivescovi di Ravenna, verso la metà del secolo VIII fu trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di una grande rocca, e consegnata alla Chiesa dal re longobardo Astolfo. Iniziò così il lungo dominio pontificio, durante il quale fu infeudata a nobili famiglie romagnole, tra cui quelle dei Berengari, dei Calboli, degli Orgogliosi, dei Pagani, degli Ordelaffi e dei Manfredi. Passata, all’inizio del Quattrocento, sotto la repubblica di Firenze, fu poi assoggettata alla signoria dei Medici e dei Lorena. Terra del Sole, invece, ha un nome augurale, che andrebbe riportato all’improvvisa apparizione del sole al momento della sua fondazione: la prima pietra fu posta dal vescovo di Forlì, Antonio Giannotti, nel 1564. Sorta come cittadella fortificata, al confine nord-orientale del granducato di Toscana, per ordine di Cosimo de’ Medici, rimase sempre inattiva e fu disarmata nella seconda metà del Settecento. Tra le testimonianze storico-artistiche figurano: i resti della rocca altomedievale, il palazzo dei Capitani, la chiesa di San Nicolò e la parrocchiale di San Francesco, che conserva pregevoli opere d’arte, a Castrocaro Terme; il palazzo dei Commissari, quello dei Provveditori, il castello del Capitano delle Artiglierie, il castello del Governatore, i bastioni posti a difesa della città-fortezza e la chiesa di Santa Reparata, a Terra del Sole, e la rocca di Montepoggiolo, del XV secolo.

Economia

è sede della stazione dei carabinieri e dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo). L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olive e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, tessile, metalmeccanico, del legno, dei laterizi, dell’abbigliamento e della fabbricazione di mobili e materie plastiche. Degna di nota è la produzione artigianale di tele stampate. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo dell’uomo e dell’ambiente. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

è sede della stazione dei carabinieri e dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo). L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olive e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, tessile, metalmeccanico, del legno, dei laterizi, dell’abbigliamento e della fabbricazione di mobili e materie plastiche. Degna di nota è la produzione artigianale di tele stampate. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo dell’uomo e dell’ambiente. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Rinomata stazione termale, registra un consistente movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle proprietà terapeutiche delle sue acque. Inserita negli itinerari dell’agriturismo forlivese, per le bellezze dell’ambiente naturale e i genuini prodotti locali, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente di richiamare manodopera dai dintorni. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il concorso canoro “Voci nuove”, il cui vincitore partecipa al festival di San Remo; il mercatino dell’usato, “Diogene”, che si svolge tutti i lunedì di giugno, luglio e agosto; le varie iniziative culturali che accompagnano la manifestazione “Dal medioevo al rinascimento”, che si tiene a maggio; la fiera di San Rocco, il palio di Santa Reparata e quello della fune, ad agosto; la sagra dell’uva, a settembre, e la fiera della fugarena, a novembre. La Patrona, la Madonna dei Fiori, viene festeggiata la prima domenica dopo Pasqua.

Rinomata stazione termale, registra un consistente movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle proprietà terapeutiche delle sue acque. Inserita negli itinerari dell’agriturismo forlivese, per le bellezze dell’ambiente naturale e i genuini prodotti locali, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente di richiamare manodopera dai dintorni. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il concorso canoro “Voci nuove”, il cui vincitore partecipa al festival di San Remo; il mercatino dell’usato, “Diogene”, che si svolge tutti i lunedì di giugno, luglio e agosto; le varie iniziative culturali che accompagnano la manifestazione “Dal medioevo al rinascimento”, che si tiene a maggio; la fiera di San Rocco, il palio di Santa Reparata e quello della fune, ad agosto; la sagra dell’uva, a settembre, e la fiera della fugarena, a novembre. La Patrona, la Madonna dei Fiori, viene festeggiata la prima domenica dopo Pasqua.

Località

Montecchio, Pieve Salutare, Terra del Sole

Montecchio, Pieve Salutare, Terra del Sole

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.