Descrizione
“Comune sparso”, con sede in località San Marco; di origine medievale, trae sostentamento quasi esclusivamente dalle attività rurali, in particolare dalla silvicoltura e dalla zootecnia. La comunità dei sassesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, risiede, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Cisterna, Prea, Sasso e Strangolagalli nonché in diversi piccoli aggregati urbani e in numerose case sparse sui fondi. L'abitato, con un nucleo antico di aspetto tipicamente medievale, sta attraversando una fase di sensibile espansione edilizia. Il territorio comunale, classificato collinare, presenta un profilo geometrico vario, dato dall'avvicendarsi di avvallamenti solcati da corsi d'acqua e intensamente coltivati e rilievi montuosi non molto pronunciati, ricoperti di querceti, castagneti, pascoli e, più in basso, macchia mediterranea e seminativi di collina arborati. Nelle macchie boschive, nei frutteti e nei campi coltivati trovano ancora rifugio e nutrimento numerosi animali selvatici, quali la volpe, la lepre, il tasso, il cinghiale, la poiana e il fagiano.
Storia
Fu edificata intorno al 700 d.C. per iniziativa dei duchi di Benevento ma la leggenda attribuisce la sua fondazione al longobardo Gionata, il quale, avendo incontrato in questa zona alcune fanciulle sfuggite ai saraceni, ne scelse una come moglie e costruì quindi un castello. Appartenuta durante il XII secolo ad Alessandro di Montefusco, fece parte in seguito dei possedimenti della vicina Dragoni e nella prima metà del Trecento fu feudo del conte di Squille; nel 1465 venne inserita da Ferrante d'Aragona tra i domini di Capua e nel 1465 fu inclusa nella baronia di Formicola; di quest'ultima seguì le sorti fino al 1806. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo. Il toponimo, che è stato Sasso fino al 1863, allude alla rupe calcarea sulla quale è situato l'abitato. Sono ancora visibili i ruderi del castello longobardo, originariamente di forma quadrata, e quelli della chiesa di San Pietro, già esistente nel X secolo e dichiarata nel 1994 bene di interesse storico: nel suo interno si trovano i resti di pregevoli affreschi di fattura bizantina. In località Pisciariello, inoltre, si trova un interessante sito archeologico, nel quale nel 1977 sono stati rinvenuti due sarcofagi di pregevole fattura, oggi conservati nel museo archeologico di Santa Maria Capua Vetere.
Economia
L'agricoltura, favorita dalla morfologia del territorio comunale, che si presta agevolmente all'intervento umano, costituisce, insieme alla silvicoltura e all'allevamento di ovini e bovini, il settore trainante dell'economia locale e produce abbondanti raccolti di grano, mais, avena, fagioli, patate e castagne. L'industria include poche imprese artigianali, attive nei comparti alimentare, edile e dell'estrazione della pietra; anche il terziario è poco sviluppato, comprendendo pochissimi esercizi commerciali ed essendo sprovvisto di servizi più qualificati, come quello bancario. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità fa registrare diverse lacune: sede degli ordinari uffici municipali e postali, ospita solo scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; è priva di rilevanti strutture culturali, come biblioteche o musei, e può contare unicamente sull'assistenza sanitaria garantita dalla farmacia; l'apparato ricettivo non include strutture per il soggiorno ma annovera alcuni esercizi di ristoro.
Relazioni
Offre la possibilità di effettuare battute di caccia in località Monte Maiulo, dove si sta procedendo al ripopolamento di cinghiali, lepri e fagiani. Le forti tradizioni rurali rivivono in occasione delle numerose manifestazioni organizzate dalla comunità: tra queste spiccano la fiera di San Marco (25 aprile, in località Strangolagalli), accompagnata da un'esposizione di bovini e suini, e le sagre gastronomiche della mozzarella (fine giugno), delle spighe di grano (prima decade di luglio), della montagna (prima decade di agosto) e del porcellino (fine agosto). La festa del Patrono, San Biagio, si celebra il 3 febbraio.
Località
Arbusto, Buonomini, Cisterna, Espignole, Maranisi, Morrone, Prea, San Marco, Sasso, Strangolagalli, Vallata
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel di Sasso rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.171
- Lat 41° 11' 30,2'' 41.19167222
- Long 14° 16' 39,78'' 14.27771667
- CAP 81040
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061024
- Codice Catasto C097
- Altitudine slm 200 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1446 - Superficie 20.32 Km2
- Densità 57,63 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:31
- Tramonto 16:37
- Nunzio Valentino
- Via San Marco 10
- 81040 (CE) Campania
- aspea.casteldisasso@asmepec.it
- www.comune.casteldisasso.ce.it
- 01710120617