Descrizione
Comune collinare, fondato probabilmente nel Medioevo; le tradizionali attività rurali costituiscono ancora una fondamentale fonte di reddito. La maggior parte dei campagnanesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, interessato da una significativa espansione edilizia, e un gran numero di case sparse sui fondi; il resto della comunità risiede nella località di Squille e in alcuni aggregati urbani minori (Mascioni, Schiete e Via IV Novembre). Il territorio comunale, dal profilo geometrico dolcemente ondulato, presenta un aspetto vario, risultato della millenaria azione dell’uomo volta ad adattare l’ambiente alle proprie esigenze: sui poggi che si succedono da un capo all’altro del comprensorio campagnanese si alternano filari di viti, oliveti, campi coltivati e distese di vegetazione spontanea, costituita in prevalenza da specie vegetali tipiche della macchia mediterranea ma anche da boschi cedui di querce. Il corso del fiume Volturno, tortuoso e spettacolare in questo tratto, segna approssimativamente il confine sud-orientale del territorio campagnese, determinando lo straordinario rigoglio della vegetazione spontanea, habitat ideale di numerosi uccelli acquatici (martin pescatori, garzette, aironi cinerini, aironi rossi e folaghe).
Storia
Tracce di costruzioni romane rinvenute presso la località di Squille attestano che il territorio comunale fu popolato già in epoca antica; l’origine dell’attuale abitato comunque sembra risalire al periodo alto-medievale. Menzionata nel 979 d.C. nella bolla di Santo Stefano Menicillo, vescovo di Caiazzo, e successivamente in una pergamena del 1210, subì la dominazione dei normanni, degli Svevi e degli Angioini; inserita successivamente nei possedimenti di Caiazzo, ne seguì a lungo le vicende storiche. Il toponimo, che è stato Campagnano fino al 1862 e Castello di Campagnano fino al 1916, deriva dall’antroponimo latino CAMPANIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, che indica appartenenza. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera alcuni interessanti esempi di architettura civile, quali palazzo Aldi e il palazzo ducale; quest’ultimo è stato eretto nel XVIII secolo nel sito di una chiesa paleocristiana e contiene affreschi medievali. Tra gli edifici sacri figura la settecentesca chiesa di Santa Maria ad Nives.
Economia
Il senso della tradizione è particolarmente vivo all’interno della comunità campagnese, che conduce un’esistenza calma, aliena dai ritmi frenetici che caratterizzano la vita moderna. Le attività rurali, praticate su buona parte del comprensorio comunale e specializzate nella produzione di cereali, frutta, uva e olive, costituiscono ancora un’importante fonte di reddito e occupazione. La mancanza di significative realtà imprenditoriali sia nell’industria sia nel terziario costringe parte della popolazione attiva locale a cercare lavoro altrove: il settore secondario, infatti, annovera poche imprese di dimensioni artigianali, attive in comparti tradizionali, quali quelli alimentare, edile, del legno, delle confezioni e dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla; il terziario include una rete distributiva rivolta per lo più alla distribuzione di beni di prima necessità e, tra i servizi, le assicurazioni ma non quello bancario. Possiede una soddisfacente dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità: dispone, infatti, delle scuole dell’obbligo, di una biblioteca comunale e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, della farmacia e di un consultorio familiare; tuttavia, è completamente priva di strutture ricettive.
Relazioni
Il visitatore desideroso di quiete e amante della natura incontaminata non potrà fare a meno di apprezzare questa località immersa in un idilliaco ambiente agreste, reso ancora più suggestivo dalla presenza di placidi corsi d’acqua. Tuttavia, l’inadeguatezza delle infrastrutture che rendono confortevole la sosta e il soggiorno prolungato inibisce notevolmente la capacità di attrazione di turisti. Ma nonostante tutto, il saldo del movimento migratorio è attivo. La festa della Patrona, Maria Santissima della Neve, si celebra il 5 agosto.
Località
Mascioni, Squille
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel Campagnano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.581
- Lat 41° 10' 54,27'' 41.18174167
- Long 14° 27' 7,56'' 14.45210000
- CAP 81010
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061023
- Codice Catasto B494
- Altitudine slm 58 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1158 - Superficie 17.53 Km2
- Densità 90,19 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:36
- Giuseppe Di Sorbo
- Via Municipio
- 81010 (CE) Campania
- protocollo.castelcampagnano@asmepec.it
- www.comune.castelcampagnano.ce.it
- 82001490612