Descrizione

Comune di pianura, costituito da due nuclei (il primo di origine medievale, il secondo noto dal XVIII secolo), ha gradualmente affiancato alle tradizionali attività agricole lo sviluppo delle produzioni industriali, oggi prevalenti. I vidardesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località Cartiera, Pagnana, Pollarana e Vidardino; il tessuto urbano è attualmente in forte espansione. Il territorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili; tale conformazione morfologica è all'origine dell'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che si presenta pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, evoca l'unione in un'unica amministrazione comunale, avvenuta nel 1902, di Castiraga e Vidardo. Vi si raffigurano, infatti, una tenda, ovvero l'accampamento di Federico Barbarossa posto a Castiraga nel 1158 durante la lotta tra Laus (Lodivecchio) e Milano, e un dardo, a simbolo della fabbrica di dardi che i Galli Boi avrebbero avuto a Vidardo.

Comune di pianura, costituito da due nuclei (il primo di origine medievale, il secondo noto dal XVIII secolo), ha gradualmente affiancato alle tradizionali attività agricole lo sviluppo delle produzioni industriali, oggi prevalenti. I vidardesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località Cartiera, Pagnana, Pollarana e Vidardino; il tessuto urbano è attualmente in forte espansione. Il territorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili; tale conformazione morfologica è all'origine dell'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che si presenta pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, evoca l'unione in un'unica amministrazione comunale, avvenuta nel 1902, di Castiraga e Vidardo. Vi si raffigurano, infatti, una tenda, ovvero l'accampamento di Federico Barbarossa posto a Castiraga nel 1158 durante la lotta tra Laus (Lodivecchio) e Milano, e un dardo, a simbolo della fabbrica di dardi che i Galli Boi avrebbero avuto a Vidardo.

Storia

L'attuale configurazione amministrativo-territoriale risale al 1902 ed è successiva all'unificazione dei due nuclei che compongono l'abitato e figurano nel toponimo, ciascuno dei quali vanta una propria origine storica. Il primo esisteva nel X secolo, col nome di Casteiraga, ed era proprietà dei monaci di S. Pietro, dipendenti dalla curia laudense. Pochi anni più tardi risulta appartenere ancora alla gerarchia ecclesiastica di Lodi. Secondo la tradizione, in questo luogo si sarebbe accampato Federico Barbarossa, che qui avrebbe preso la decisione di ricostruire Lodi, autorizzando i profughi che gliene facevano richiesta dopo la distruzione di Laus Pompeia da parte dei milanesi. Del secondo nucleo abitato, noto in passato come Vicodardo, si sa che appartenne nel Settecento alla famiglia marchesale dei Talenti; passò poi ai Castelli che vi si stabilirono in una sontuosa residenza, acquisita in seguito dai Maggi-Pisagalli. Verso la metà del XVIII secolo il borgo subì la violenza dell'esercito spagnolo, responsabile della distruzione del ponte che collegava le due sponde del Lambro. Il patrimonio storico-architettonico è costituito dalla parrocchiale di Vidardo e dal settecentesco palazzo Castelli, sito nella stessa località.

L'attuale configurazione amministrativo-territoriale risale al 1902 ed è successiva all'unificazione dei due nuclei che compongono l'abitato e figurano nel toponimo, ciascuno dei quali vanta una propria origine storica. Il primo esisteva nel X secolo, col nome di Casteiraga, ed era proprietà dei monaci di S. Pietro, dipendenti dalla curia laudense. Pochi anni più tardi risulta appartenere ancora alla gerarchia ecclesiastica di Lodi. Secondo la tradizione, in questo luogo si sarebbe accampato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, che qui avrebbe preso la decisione di ricostruire Lodi, autorizzando i profughi che gliene facevano richiesta dopo la distruzione di Laus Pompeia da parte dei milanesi. Del secondo nucleo abitato, noto in passato come Vicodardo, si sa che appartenne nel Settecento alla famiglia marchesale dei Talenti; passò poi ai Castelli che vi si stabilirono in una sontuosa residenza, acquisita in seguito dai Maggi-Pisagalli. Verso la metà del XVIII secolo il borgo subì la violenza dell'esercito spagnolo, responsabile della distruzione del ponte che collegava le due sponde del Lambro. Il patrimonio storico-architettonico è costituito dalla parrocchiale di Vidardo e dal settecentesco palazzo Castelli, sito nella stessa località.

Economia

Nel quadro economico locale l'agricoltura ha perduto gradualmente consistenza, senza per questo essere abbandonata: si continuano a produrre cereali e foraggi; la zootecnia conta soprattutto sull'allevamento suino e solo in minor misura bovino. Il settore secondario ha conosciuto uno sviluppo non disprezzabile, che ha riguardato i comparti cartario, metalmeccanico, tessile ed edile; l'industria non assorbe tuttavia l'intera manodopera locale e molte aziende assumono dimensioni e carattere artigianali. Alla rete commerciale di dimensioni non particolarmente rilevanti si affiancano le attività di servizio, che non comprendono il credito, le assicurazioni, la radio e telediffusione o la consulenza informatica. Non si segnalano servizi pubblici particolari o strutture sociali rilevanti, quali asili nido e case di riposo; nelle scuole locali si impartisce unicamente l'istruzione primaria e mancano strutture culturali quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche. Scarse le strutture ricettive, che si limitano ad offrire la ristorazione; del tutto assenti quelle sanitarie, per cui non viene offerto nemmeno il servizio farmaceutico. La vicinanza dei centri di gravitazione rende tuttavia meno evidenti le locali carenze strutturali.

Nel quadro economico locale l'agricoltura ha perduto gradualmente consistenza, senza per questo essere abbandonata: si continuano a produrre cereali e foraggi; la zootecnia conta soprattutto sull'allevamento suino e solo in minor misura bovino. Il settore secondario ha conosciuto uno sviluppo non disprezzabile, che ha riguardato i comparti cartario, metalmeccanico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> ed edile; l'industria non assorbe tuttavia l'intera manodopera locale e molte aziende assumono dimensioni e carattere artigianali. Alla rete commerciale di dimensioni non particolarmente rilevanti si affiancano le attività di servizio, che non comprendono il credito, le assicurazioni, la radio e telediffusione o la consulenza informatica. Non si segnalano servizi pubblici particolari o strutture sociali rilevanti, quali asili nido e case di riposo; nelle scuole locali si impartisce unicamente l'istruzione primaria e mancano strutture culturali quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche. Scarse le strutture ricettive, che si limitano ad offrire la ristorazione; del tutto assenti quelle sanitarie, per cui non viene offerto nemmeno il servizio farmaceutico. La vicinanza dei centri di gravitazione rende tuttavia meno evidenti le locali carenze strutturali.

Relazioni

Basa le relazioni con l'esterno sui rapporti socioeconomici, che la vedono dipendere dai centri più sviluppati del circondario, nei quali è indispensabile recarsi per adempiere all'obbligo scolastico, per lavorare, per usufruire dell'assistenza sanitaria o per accedere ai servizi di cui è carente o ad una rete commerciale più fornita. La sua posizione geografica, con particolare riferimento al sistema di collegamenti ferroviari e stradali, favorisce gli spostamenti dei pendolari. La festa del Patrono, S. Michele, si celebra l'ultima domenica di settembre.

Basa le relazioni con l'esterno sui rapporti socioeconomici, che la vedono dipendere dai centri più sviluppati del circondario, nei quali è indispensabile recarsi per adempiere all'obbligo scolastico, per lavorare, per usufruire dell'assistenza sanitaria o per accedere ai servizi di cui è carente o ad una rete commerciale più fornita. La sua posizione geografica, con particolare riferimento al sistema di collegamenti ferroviari e stradali, favorisce gli spostamenti dei pendolari. La festa del Patrono, S. Michele, si celebra l'ultima domenica di settembre.

Località

Cartiera, Castiraga, Cusanina, Pagnana, Pollarana, Vidardino, Vidardo

Cartiera, Castiraga, Cusanina, Pagnana, Pollarana, Vidardino, Vidardo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castiraga Vidardo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.