Descrizione

Centro di pianura di origini antiche, la cui economia abbraccia le attività dei settori primario e secondario. I castionesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, sono distribuiti fra numerose case sparse e, in misura di una maggiore consistenza demografica, il capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L’abitato, dove si registra il fenomeno dell’espansione edilizia, ha l’andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante.

Centro di pianura di origini antiche, la cui economia abbraccia le attività dei settori primario e secondario. I castionesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, sono distribuiti fra numerose case sparse e, in misura di una maggiore consistenza demografica, il capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L’abitato, dove si registra il fenomeno dell’espansione edilizia, ha l’andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante.

Storia

Deve la prima parte del nome al latino CASTRUM e la seconda alla cosiddetta Stradalta, nota anche come via Hungarorum, l’antica via Postumia che collega Aquileia e Oderzo (TV), in seguito definita strada napoleonica (per il tratto che collega Palmanova a Codroipo), per essere stata ristrutturata per volere del Buonaparte. Costruita nel 148 a.C. dal console S. Postumio Albino, per congiungere Aquileia con Genova, passando per Piacenza e Verona, successivamente fu percorsa dai barbari provenienti dall’est. La presenza di questa strada, dunque, la rese sempre partecipe dei movimenti di truppe, dal passagio delle quali subì quasi sempre conseguenze negative. Lo spopolamento e l’impoverimento che derivarono soprattutto dal passaggio degli ungari, determinarono la necessità di ripopolare il luogo con le popolazioni slave, che tanta parte ebbero nella ricostituzione degli insediamenti friulani. Concessa, agli inizi del secolo undicesimo, dall’imperatore Corrado III al patriarca di Aquileia, Poppone, pochi anni dopo fu da questi donata al capitolo della basilica; il possesso fu poi riconfermato da diversi Papi e dall’imperatore Federico Barbarossa. Se durante il dominio napoleonico si ebbe un periodo di spoliazioni e tasse troppo penalizzanti, con l’avvento dell’Austria prima e del Regno d’Italia poi furono restaurate la pace e la tranquillità; le vicende successive sono le stesse del resto del Friuli, con le due guerre mondiali e la rinascita del dopo guerra. Il suo patrimonio storico-artistico è dato dalla chiesa di S. Martino, del XIII secolo ma ristrutturata nel XV, e quella della Madonna delle Grazie del XVI secolo; in ricordo delle vicende del primo conflitto mondiale, c’è un cippo commemorativo dei soldati caduti nel 1918.

Deve la prima parte del nome al latino CASTRUM e la seconda alla cosiddetta Stradalta, nota anche come via Hungarorum, l’antica via Postumia che collega Aquileia e Oderzo (TV), in seguito definita strada napoleonica (per il tratto che collega Palmanova a Codroipo), per essere stata ristrutturata per volere del Buonaparte. Costruita nel 148 a.C. dal console S. Postumio Albino, per congiungere Aquileia con Genova, passando per Piacenza e Verona, successivamente fu percorsa dai barbari provenienti dall’est. La presenza di questa strada, dunque, la rese sempre partecipe dei movimenti di truppe, dal passagio delle quali subì quasi sempre conseguenze negative. Lo spopolamento e l’impoverimento che derivarono soprattutto dal passaggio degli ungari, determinarono la necessità di ripopolare il luogo con le popolazioni slave, che tanta parte ebbero nella ricostituzione degli insediamenti friulani. Concessa, agli inizi del secolo undicesimo, dall’imperatore Corrado III al patriarca di Aquileia, Poppone, pochi anni dopo fu da questi donata al capitolo della basilica; il possesso fu poi riconfermato da diversi Papi e dall’imperatore Federico Barbarossa. Se durante il dominio napoleonico si ebbe un periodo di spoliazioni e tasse troppo penalizzanti, con l’avvento dell’Austria prima e del Regno d’Italia poi furono restaurate la pace e la tranquillità; le vicende successive sono le stesse del resto del Friuli, con le due guerre mondiali e la rinascita del dopo guerra. Il suo patrimonio storico-artistico è dato dalla chiesa di S. Martino, del XIII secolo ma ristrutturata nel XV, e quella della Madonna delle Grazie del XVI secolo; in ricordo delle vicende del primo conflitto mondiale, c’è un cippo commemorativo dei soldati caduti nel 1918.

Economia

Dotata unicamente dei consueti uffici municipali e postali, delega, all’occorenza, al sindaco le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. Principali fonti di reddito sono nell’agricoltura, che assicura le produzioni di cereali, ortaggi, foraggi e uve (da vino e da tavola), e nell’allevamento di bovini, suini, caprini equini e avicoli. L’industria è rappresentata nei comparti alimentare (in particolare lattiero-caseario e per la lavorazione e la conservazione di frutta e ortaggi), della produzione di materiali da costruzione, metalmeccanico, per la produzione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, dei mobili, edile e tipografico. Per il terziario, a una sufficiente rete commerciale, si aggiungono i servizi, tra i quali quello bancario. Mancano mezzi per la diffusione della cultura e dell’informazione, quali periodici ed emittenti radiotelevisive. Sono presenti tutte le scuole dell’obbligo e la biblioteca comunale. Sono assicurati la ristorazione e il soggiorno ed è garantito il servizio di farmacia.

Dotata unicamente dei consueti uffici municipali e postali, delega, all’occorenza, al sindaco le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. Principali fonti di reddito sono nell’agricoltura, che assicura le produzioni di cereali, ortaggi, foraggi e uve (da vino e da tavola), e nell’allevamento di bovini, suini, caprini equini e avicoli. L’industria è rappresentata nei comparti alimentare (in particolare lattiero-caseario e per la lavorazione e la conservazione di frutta e ortaggi), della produzione di materiali da costruzione, metalmeccanico, per la produzione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, dei mobili, edile e tipografico. Per il terziario, a una sufficiente rete commerciale, si aggiungono i servizi, tra i quali quello bancario. Mancano mezzi per la diffusione della cultura e dell’informazione, quali periodici ed emittenti radiotelevisive. Sono presenti tutte le scuole dell’obbligo e la biblioteca comunale. Sono assicurati la ristorazione e il soggiorno ed è garantito il servizio di farmacia.

Relazioni

Non può essere considerata fra le mete turistiche di grande richiamo, per l’assenza di attrattive significative, dal punto di vista dei beni architettonici e del patrimonio naturale. Abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza dei suoi insediamenti industriali, intrattiene rapporti non rilevanti con il circondario, se si escludono quelli derivanti dalla necessità di attingere a luoghi meglio dotati dal punto di vista infrastrutturale e dell’offerta economica. Non si registrano momenti particolarmente significativi del folclore, né manifestazioni, sagre, eventi culturali, che potrebbero costituire momento di incontro e motivo di promozione del luogo. La festa del Patrono, S. Giuseppe, si celebra il 1º maggio.

Non può essere considerata fra le mete turistiche di grande richiamo, per l’assenza di attrattive significative, dal punto di vista dei beni architettonici e del patrimonio naturale. Abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza dei suoi insediamenti industriali, intrattiene rapporti non rilevanti con il circondario, se si escludono quelli derivanti dalla necessità di attingere a luoghi meglio dotati dal punto di vista infrastrutturale e dell’offerta economica. Non si registrano momenti particolarmente significativi del folclore, né manifestazioni, sagre, eventi culturali, che potrebbero costituire momento di incontro e motivo di promozione del luogo. La festa del Patrono, S. Giuseppe, si celebra il 1º maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castions di Strada rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.