Descrizione

Centro di pianura, di origine medievale, dalla struttura economica composita ed equilibrata in cui convivono attività agricole ed industriali. I castiglionesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Cascina Vinzaschina e Cascinette, quest'ultima attraversata dal confine con Terranova dei Passerini. Il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio, reso fertile e verdeggiante dal copioso apporto idrico del fiume Adda e del canale Muzza, si caratterizza per il profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievissime; l'abitato, che conserva le caratteristiche di borgo antico, sorge su una modesta altura ed ha un andamento plano-altimetrico sostanzialmente regolare. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del 1972, campeggia l'immagine di una torre rossa su sfondo azzurro.

Centro di pianura, di origine medievale, dalla struttura economica composita ed equilibrata in cui convivono attività agricole ed industriali. I castiglionesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Cascina Vinzaschina e Cascinette, quest'ultima attraversata dal confine con Terranova dei Passerini. Il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio, reso fertile e verdeggiante dal copioso apporto idrico del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a> e del canale Muzza, si caratterizza per il profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievissime; l'abitato, che conserva le caratteristiche di borgo antico, sorge su una modesta altura ed ha un andamento plano-altimetrico sostanzialmente regolare. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del 1972, campeggia l'immagine di una torre rossa su sfondo azzurro.

Storia

La seconda parte del toponimo fu aggiunta con un Regio Decreto del 1863; la prima parte, invece, ha una evidente derivazione da "castello" e si riferisce a un'antica fortezza, che nel '500 fu trasformata. Citata per la prima volta in atti dell'undicesimo secolo, apparteneva nel XII secolo alla curia laudense. Coinvolta nelle lotte tra Lodi e Milano, vide confermati nella seconda metà del XII secolo i diritti del vescovo di Lodi, per volere di Federico Barbarossa. Fu conquistata dai Visconti nel Trecento e nel secolo successivo fu oggetto, con gli altri territori ad ovest dell'Adda, delle mire espansionistiche della repubblica di Venezia, che cercava di estendere il proprio controllo oltre il territorio di Crema, ad essa già assoggettato. Posta sotto il dominio del ducato di Milano nel Quattrocento, fu infeudata alla famiglia genovese dei Fiesco per volontà di Gian Galeazzo Sforza; dai Fiesco il feudo passò ai Pallavicino. Durante il XVI secolo fu ancora al centro di episodi bellici e verso la fine del secolo cambiò nuovamente feudatario: ai Pallavicino successero i Serbelloni, che avrebbero mantenuto il possesso delle terre per oltre due secoli. La parrocchiale cinquecentesca di Santa Maria Assunta sorge, con ogni probabilità, nel luogo ove era ubicata la precedente, della quale si ha notizia fin dal XII secolo; è stata notevolmente rimaneggiata nel 1959 ed è preceduta da una scalinata di notevole effetto. Appartengono all'architettura sacra anche la chiesa dell'Incoronata, realizzata a cavallo tra il XV ed il XVI secolo, che custodisce un polittico della scuola dei Piazza, e la quattrocentesca chiesa di S. Bernardino. Non resta nulla delle strutture dell'antico castello (a pianta rettangolare con torrioni), in luogo del quale sorge oggi il cinquecentesco palazzo Serbelloni.

La seconda parte del toponimo fu aggiunta con un Regio Decreto del 1863; la prima parte, invece, ha una evidente derivazione da "castello" e si riferisce a un'antica fortezza, che nel '500 fu trasformata. Citata per la prima volta in atti dell'undicesimo secolo, apparteneva nel XII secolo alla curia laudense. Coinvolta nelle lotte tra Lodi e Milano, vide confermati nella seconda metà del XII secolo i diritti del vescovo di Lodi, per volere di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>. Fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nel Trecento e nel secolo successivo fu oggetto, con gli altri territori ad ovest dell'Adda, delle mire espansionistiche della repubblica di Venezia, che cercava di estendere il proprio controllo oltre il territorio di Crema, ad essa già assoggettato. Posta sotto il dominio del ducato di Milano nel Quattrocento, fu infeudata alla famiglia genovese dei Fiesco per volontà di Gian Galeazzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>; dai Fiesco il feudo passò ai Pallavicino. Durante il XVI secolo fu ancora al centro di episodi bellici e verso la fine del secolo cambiò nuovamente feudatario: ai Pallavicino successero i Serbelloni, che avrebbero mantenuto il possesso delle terre per oltre due secoli. La parrocchiale cinquecentesca di Santa Maria Assunta sorge, con ogni probabilità, nel luogo ove era ubicata la precedente, della quale si ha notizia fin dal XII secolo; è stata notevolmente rimaneggiata nel 1959 ed è preceduta da una scalinata di notevole effetto. Appartengono all'architettura sacra anche la chiesa dell'Incoronata, realizzata a cavallo tra il XV ed il XVI secolo, che custodisce un polittico della scuola dei Piazza, e la quattrocentesca chiesa di S. Bernardino. Non resta nulla delle strutture dell'antico castello (a pianta rettangolare con torrioni), in luogo del quale sorge oggi il cinquecentesco palazzo Serbelloni.

Economia

Accanto ai normali uffici municipali e postali, il comune ospita una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato le attività del settore primario, come le colture di cereali e foraggi e l'allevamento di bovini e suini. Accanto a queste si è sviluppato il settore industriale e artigianale, che interessa i comparti dell'abbigliamento (con la tradizionale produzione di capi di biancheria), delle materie plastiche, edile, cartario, metallurgico e automobilistico; si producono inoltre apparecchiature elettriche. È assicurato il servizio bancario; la rete commerciale, di sufficienti dimensioni, completa il quadro del terziario. Tra le strutture sociali, figura una casa di riposo; le scuole del posto permettono di frequentare tutte le classi dell'obbligo e la formazione culturale dei castiglionesi è favorita dal servizio di biblioteca. Mancano invece musei, pinacoteche o gallerie, così come le strutture ricettive. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Accanto ai normali uffici municipali e postali, il comune ospita una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato le attività del settore primario, come le colture di cereali e foraggi e l'allevamento di bovini e suini. Accanto a queste si è sviluppato il settore industriale e artigianale, che interessa i comparti dell'abbigliamento (con la tradizionale produzione di capi di biancheria), delle materie plastiche, edile, cartario, metallurgico e automobilistico; si producono inoltre apparecchiature elettriche. È assicurato il servizio bancario; la rete commerciale, di sufficienti dimensioni, completa il quadro del terziario. Tra le strutture sociali, figura una casa di riposo; le scuole del posto permettono di frequentare tutte le classi dell'obbligo e la formazione culturale dei castiglionesi è favorita dal servizio di biblioteca. Mancano invece musei, pinacoteche o gallerie, così come le strutture ricettive. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

La presenza del Parco della Valle dell'Adda non basta a fare di questo centro una meta turistica importante; esso si pone quindi come punto di riferimento soprattutto per gli occupati nelle aziende industriali ed artigiane del luogo e basa le sue relazioni esterne sui rapporti socio-economici che lo vedono invece assumere un ruolo passivo per quanto riguarda la dotazione di servizi: ai centri del circondario la popolazione si rivolge infatti per proseguire gli studi successivi alla scuola dell'obbligo, per beneficiare dell'assistenza sanitaria e per accedere ai servizi non disponibili sul posto. La festa patronale si celebra il 15 agosto, in onore dell'Assunzione di Maria Vergine.

La presenza del Parco della Valle dell'Adda non basta a fare di questo centro una meta turistica importante; esso si pone quindi come punto di riferimento soprattutto per gli occupati nelle aziende industriali ed artigiane del luogo e basa le sue relazioni esterne sui rapporti socio-economici che lo vedono invece assumere un ruolo passivo per quanto riguarda la dotazione di servizi: ai centri del circondario la popolazione si rivolge infatti per proseguire gli studi successivi alla scuola dell'obbligo, per beneficiare dell'assistenza sanitaria e per accedere ai servizi non disponibili sul posto. La festa patronale si celebra il 15 agosto, in onore dell'Assunzione di Maria Vergine.

Località

Cascina Vinzaschina, Cascinette

Cascina Vinzaschina, Cascinette

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castiglione d'Adda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.