Descrizione

Cittadina collinare di origine alto-medioevale con attività agricola, commerciale e artigianale, soprattutto nel settore della lavorazione dei metalli preziosi. La popolazione dei castiglionesi ha un indice di vecchiaia piuttosto alto e si estende in numerose località, quali: Bròlio, Castroncello, La Nave, La Strada-Santa Cristina, Noceta, Mammi, Manciano, Montècchio, Osteria, Orzale, Pergognano, Petreto, Pieve di Chio, Polvano, Ristònchia, Santa Margherita, Sant' Antonino. Al centro storico, che mantiene aspetti medioevali, rinascimentali e seicenteschi, si è aggiunta una notevole espansione edilizia a partire dal secondo dopoguerra. Il paesaggio è abbastanza vario e presenta i tratti tipici delle zone bonificate a ovest, quelli collinari nella zona del centro e quelli premontani a est. Sempre a ovest del comune è presente il canale Maestro della Chiana, che è all'origine dello stato alluvionale e delle successive bonifiche del territorio. I principali corsi d'acqua sono il torrente Cazzano, il Collesecca e Sega. Lo stemma raffigura su campo azzurro San Michele Arcangelo nell'atto di trafiggere il drago e che si riferisce forse alla antica chiesa collegiata detta di Sant'Angelo al Cassero.  

Cittadina collinare di origine alto-medioevale con attività agricola, commerciale e artigianale, soprattutto nel settore della lavorazione dei metalli preziosi. La popolazione dei castiglionesi ha un indice di vecchiaia piuttosto alto e si estende in numerose località, quali: Bròlio, Castroncello, La Nave, La Strada-Santa Cristina, Noceta, Mammi, Manciano, Montècchio, Osteria, Orzale, Pergognano, Petreto, Pieve di Chio, Polvano, Ristònchia, Santa Margherita, Sant' Antonino. Al centro storico, che mantiene aspetti medioevali, rinascimentali e seicenteschi, si è aggiunta una notevole espansione edilizia a partire dal secondo dopoguerra. Il paesaggio è abbastanza vario e presenta i tratti tipici delle zone bonificate a ovest, quelli collinari nella zona del centro e quelli premontani a est. Sempre a ovest del comune è presente il canale Maestro della Chiana, che è all'origine dello stato alluvionale e delle successive bonifiche del territorio. I principali corsi d'acqua sono il torrente Cazzano, il Collesecca e Sega. Lo stemma raffigura su campo azzurro San Michele Arcangelo nell'atto di trafiggere il drago e che si riferisce forse alla antica chiesa collegiata detta di Sant'Angelo al Cassero.  

Storia

Il nome deriva da Castula o Arretium Fidens. Fu fondata in epoca romana e sfruttata come zona di passaggio grazie alla posizione centrale che aveva sulla via Cassia. Possedeva un castello già alla fine del 1000, quando una delle famiglie degli Ottoni cedette i suoi possedimenti al Vescovo di Arezzo. Dopo essere stata per anni contesa tra Arezzo, Firenze e poi Perugia, entrò a far parte dei domini fiorentini nel 1348 con tutto il territorio aretino. A questo periodo sono riconducibili la chiesa di S. Francesco, la Chiesa di Sant' Agostino, il tempio della Consolazione, il castello di Montecchio Vespasiani e il palazzo comunale che ospita una ricca pinacoteca, la quale annovera corali, oggetti di culto, ceramiche locali e oggetti di oreficeria. Ad un periodo più recente risalgono: la Madonna della Consolazione (inizio 600) con pianta ottagonale, la cui progettazione è stata attribuita ad Antonio da Sangallo il giovane; la collegiata ottocentesca (XVI sec.), la loggia del Vasari in piazza del Municipio (XVI sec.), e il Chiostro della Chiesa di S. Francesco (XVII sec.).  

Il nome deriva da Castula o Arretium Fidens. Fu fondata in epoca romana e sfruttata come zona di passaggio grazie alla posizione centrale che aveva sulla via Cassia. Possedeva un castello già alla fine del 1000, quando una delle famiglie degli Ottoni cedette i suoi possedimenti al Vescovo di Arezzo. Dopo essere stata per anni contesa tra Arezzo, Firenze e poi Perugia, entrò a far parte dei domini fiorentini nel 1348 con tutto il territorio aretino. A questo periodo sono riconducibili la chiesa di S. Francesco, la Chiesa di Sant' Agostino, il tempio della Consolazione, il castello di Montecchio Vespasiani e il palazzo comunale che ospita una ricca pinacoteca, la quale annovera corali, oggetti di culto, ceramiche locali e oggetti di oreficeria. Ad un periodo più recente risalgono: la Madonna della Consolazione (inizio 600) con pianta ottagonale, la cui progettazione è stata attribuita ad Antonio da Sangallo il giovane; la collegiata ottocentesca (XVI sec.), la loggia del Vasari in piazza del Municipio (XVI sec.), e il Chiostro della Chiesa di S. Francesco (XVII sec.).  

Economia

Vi si svolge una vita calma ma la popolazione è ben disposta ad aprirsi al nuovo. Fonti principali di occupazione sono la lavorazione e il commercio di metalli preziosi, soprattutto oro; ha una certa incidenza anche il commercio di macchine agricole. È favorita un'ampia diffusione della cultura: oltre alle scuole dell'obbligo sono presenti l'istituto magistrale, il liceo scientifico ed istituti professionali. La locale emittente radiofonica "Radio Onda Blu" e la televisione privata "Linea Uno", con sede in località La Nave, vanta un buon ascolto a livello provinciale. Analogamente alla cultura anche le strutture sportive sono adeguate a soddisfare le esigenze della maggioranza: esse comprendono piscine, campi da tennis e uno stadio; la locale squadra di calcio milita nei campionati minori. Oltre i consueti servizi comunali sono attivati quelli bancari e postali ed è presente la delegazione dell'Automobil Club di Arezzo. Le strutture sono costituite da un centro comunale per gli anziani e dal consultorio familiare della Usl; per quelle sanitarie si registra solo la presenza di una struttura ospedaliera in località Sant'Antonio, con servizio di pronto soccorso.  

Vi si svolge una vita calma ma la popolazione è ben disposta ad aprirsi al nuovo. Fonti principali di occupazione sono la lavorazione e il commercio di metalli preziosi, soprattutto oro; ha una certa incidenza anche il commercio di macchine agricole. È favorita un'ampia diffusione della cultura: oltre alle scuole dell'obbligo sono presenti l'istituto magistrale, il liceo scientifico ed istituti professionali. La locale emittente radiofonica "Radio Onda Blu" e la televisione privata "Linea Uno", con sede in località La Nave, vanta un buon ascolto a livello provinciale. Analogamente alla cultura anche le strutture sportive sono adeguate a soddisfare le esigenze della maggioranza: esse comprendono piscine, campi da tennis e uno stadio; la locale squadra di calcio milita nei campionati minori. Oltre i consueti servizi comunali sono attivati quelli bancari e postali ed è presente la delegazione dell'Automobil Club di Arezzo. Le strutture sono costituite da un centro comunale per gli anziani e dal consultorio familiare della Usl; per quelle sanitarie si registra solo la presenza di una struttura ospedaliera in località Sant'Antonio, con servizio di pronto soccorso.  

Relazioni

Non è rimarchevole punto di riferimento né per il turismo né per il lavoro. Le uniche ricchezze che richiamano un modesto afflusso di popolazione sono la mostra mercato del vino bianco e dell'olio d'oliva che si tiene a maggio, e il palio dei rioni, che ricorre la terza domenica di giugno. La festa del patrono S. Michele si celebra il giorno 8 maggio. La cittadina è patria del poeta Tommaso Sgricci, nato in questa località nel 1788. Sempre nel '700 ha dato i natali anche al matematico e giureconsulto Giovanni Francesco Salvemini.

Non è rimarchevole punto di riferimento né per il turismo né per il lavoro. Le uniche ricchezze che richiamano un modesto afflusso di popolazione sono la mostra mercato del vino bianco e dell'olio d'oliva che si tiene a maggio, e il palio dei rioni, che ricorre la terza domenica di giugno. La festa del patrono S. Michele si celebra il giorno 8 maggio. La cittadina è patria del poeta Tommaso Sgricci, nato in questa località nel 1788. Sempre nel '700 ha dato i natali anche al matematico e giureconsulto Giovanni Francesco Salvemini.

Località

Brolio, Cappella Brocchi, Cardeta di Sopra, Casa del Re, Case Frappi, Castroncello, Ceriolo, Colle Secco, Cozzano, Fonte del Mazza, Gaggioleto, Il Toppo, La Chiesina, La Nave, La Strada-Santa Cristina, Le Piazze, Mammi, Manciano, Materna, Menci, Montecchio, Orzale, Osteria, Pergognano, Petreto, Pieve di Chio, Pievuccia, Podere Viti, Poggiolo, Ristonchia, Santa Lucia, Santa Margherita, Santo Stefano, Vannucci, Via dei Locchi, Zuccherificio

Brolio, Cappella Brocchi, Cardeta di Sopra, Casa del Re, Case Frappi, Castroncello, Ceriolo, Colle Secco, Cozzano, Fonte del Mazza, Gaggioleto, Il Toppo, La Chiesina, La Nave, La Strada-Santa Cristina, Le Piazze, Mammi, Manciano, Materna, Menci, Montecchio, Orzale, Osteria, Pergognano, Petreto, Pieve di Chio, Pievuccia, Podere Viti, Poggiolo, Ristonchia, Santa Lucia, Santa Margherita, Santo Stefano, Vannucci, Via dei Locchi, Zuccherificio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castiglion Fiorentino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.