Descrizione

Comune di origine medioevale che oltre ad una tradizionale attività agricola ha recentemente conosciuto importanti risultati nel settore della lavorazione dei metalli preziosi, nell'industria delle confezioni e nei mobilifici. La popolazione dei castiglionesi presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi e abita in poche località: Gello Biscardo, Poggiale, Fondanino, Campo di città. Attualmente ha avuto una limitata espansione edilizia soprattutto in periferia. Il paesaggio riflette le caratteristiche della zona collinare e dolce si presenta il profilo geometrico. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, un giglio d'oro raffigurato nello stemma occupa l'intero scudo di forma gotica. Il nome del fiore ricorda, per assonanza con Gello, quello di una delle località (Gello Biscardo, appunto) su cui si fondò il comune, mediante il distacco dall'anticà entità detta dei "Due Comuni distrettuali di Laterina"; l'altra località fondamentale, invece, diede il nome al nuovo ente (Castiglion Fibocchi). Nessun rapporto, quindi, va stabilito tra questo giglio e quello di Firenze, che potrebbe far pensare a tracce di influenza fiorentina.  

Comune di origine medioevale che oltre ad una tradizionale attività agricola ha recentemente conosciuto importanti risultati nel settore della lavorazione dei metalli preziosi, nell'industria delle confezioni e nei mobilifici. La popolazione dei castiglionesi presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi e abita in poche località: Gello Biscardo, Poggiale, Fondanino, Campo di città. Attualmente ha avuto una limitata espansione edilizia soprattutto in periferia. Il paesaggio riflette le caratteristiche della zona collinare e dolce si presenta il profilo geometrico. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, un giglio d'oro raffigurato nello stemma occupa l'intero scudo di forma gotica. Il nome del fiore ricorda, per assonanza con Gello, quello di una delle località (Gello Biscardo, appunto) su cui si fondò il comune, mediante il distacco dall'anticà entità detta dei "Due Comuni distrettuali di Laterina"; l'altra località fondamentale, invece, diede il nome al nuovo ente (Castiglion Fibocchi). Nessun rapporto, quindi, va stabilito tra questo giglio e quello di Firenze, che potrebbe far pensare a tracce di influenza fiorentina.  

Storia

Era situata sulla via di comunicazione etrusca che dalle pendici del Montemagno si dirigeva verso Loro Ciuffenna. I primi insediamenti probabilmente furono in epoca imperiale; nell'alto-medioevo furono costituite una pieve "Plebs S. Quirini supra Aurum" e sei chiese suffraganee; in seguito, fu un fortilizio di proprietà dei Conti Guidi che lo cedettero a Ottaviano dei Pazzi del Valdarno: l'etimologia del nome del comune sembra derivare proprio dal nomignolo di Ottavia de' Pazzi, detto appunto Bocco. Nel 1384 Arezzo e il suo contado passarono alla Repubblica fiorentina. Fu inserito poi nella podesteria Laterina e nel '700 diventò la comunità dei due comuni distrettuali di Laterina dalla quale furono staccati i popoli di Castiglione Fibocchi e Gello Biscardo per costituire il comune attuale. Tra i monumenti figurano il palazzo comunale, i resti delle mura di cinta, la chiesa parrocchiale con il dipinto di Agnolo di Lorentino e inoltre le ville-fattorie dislocate nella campagna circostante. Grande interesse costituisce la cappella cimiteriale del XII secolo con affresco attribuibile a Spinello Aretino.  

Era situata sulla via di comunicazione etrusca che dalle pendici del Montemagno si dirigeva verso Loro Ciuffenna. I primi insediamenti probabilmente furono in epoca imperiale; nell'alto-medioevo furono costituite una pieve "Plebs S. Quirini supra Aurum" e sei chiese suffraganee; in seguito, fu un fortilizio di proprietà dei Conti Guidi che lo cedettero a Ottaviano dei Pazzi del Valdarno: l'etimologia del nome del comune sembra derivare proprio dal nomignolo di Ottavia de' Pazzi, detto appunto Bocco. Nel 1384 Arezzo e il suo contado passarono alla Repubblica fiorentina. Fu inserito poi nella podesteria Laterina e nel '700 diventò la comunità dei due comuni distrettuali di Laterina dalla quale furono staccati i popoli di Castiglione Fibocchi e Gello Biscardo per costituire il comune attuale. Tra i monumenti figurano il palazzo comunale, i resti delle mura di cinta, la chiesa parrocchiale con il dipinto di Agnolo di Lorentino e inoltre le ville-fattorie dislocate nella campagna circostante. Grande interesse costituisce la cappella cimiteriale del XII secolo con affresco attribuibile a Spinello Aretino.  

Economia

Non ospita importanti uffici amministrativi, per accedere ai quali i castiglionesi devono rivolgersi ai centr vicini. Il sistema sanitario e assistenziale offre servizi di ambulatorio ma non quelli di pronto intervento. Le scuole danno la possibilità di frequentare soltanto le classi dell'obbligo, perché mancano gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado; non manca, invece, un periodico locale ("Piazza Italia"). I servizi pubblici esistenti sono modesti: quelli essenziali prestati dal comune, quelli postali e bancari, una delegazione dell'Automobil Club di Arezzo. È diffuso lo spirito sportivo, riscontrabile nella formazione di una squadra locale di calcio e nella presenza di un campo sportivo e uno da tennis. Le principali fonti di reddito provengono dalla lavorazione e dal commercio dei metalli preziosi, in primo luogo oro; ha un ruolo, benché secondario, anche i comparti dell'edilizia e delle confezioni nonché alcuni mobilifici. Pur mantenendo una solida tradizione, l'ambiente è aperto al nuovo con una evoluzione, anche economica, rapida ed efficiente.  

Non ospita importanti uffici amministrativi, per accedere ai quali i castiglionesi devono rivolgersi ai centr vicini. Il sistema sanitario e assistenziale offre servizi di ambulatorio ma non quelli di pronto intervento. Le scuole danno la possibilità di frequentare soltanto le classi dell'obbligo, perché mancano gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado; non manca, invece, un periodico locale ("Piazza Italia"). I servizi pubblici esistenti sono modesti: quelli essenziali prestati dal comune, quelli postali e bancari, una delegazione dell'Automobil Club di Arezzo. È diffuso lo spirito sportivo, riscontrabile nella formazione di una squadra locale di calcio e nella presenza di un campo sportivo e uno da tennis. Le principali fonti di reddito provengono dalla lavorazione e dal commercio dei metalli preziosi, in primo luogo oro; ha un ruolo, benché secondario, anche i comparti dell'edilizia e delle confezioni nonché alcuni mobilifici. Pur mantenendo una solida tradizione, l'ambiente è aperto al nuovo con una evoluzione, anche economica, rapida ed efficiente.  

Relazioni

La zona non è meta turistica di rilievo, né richiama gente per motivo di lavoro; pur tuttavia c'è ampia apertura all'esterno in conseguenza dei rapporti commerciali con la vicina città di Arezzo. La festa dei Patroni Ss. Pietro e Ilario si celebra la prima domenica di ottobre. Il nome del comune, gemellato dal 1991 con Veurey Voroize (Franca), spesso viene associato a quello di un suo cittadino che dagli anni '70 ha alimentato la cronaca italiana e straniera: Licio Gelli, capo di una loggia massonica, implicato in vicende relative ad istituti bancari e finanziari europei.

La zona non è meta turistica di rilievo, né richiama gente per motivo di lavoro; pur tuttavia c'è ampia apertura all'esterno in conseguenza dei rapporti commerciali con la vicina città di Arezzo. La festa dei Patroni Ss. Pietro e Ilario si celebra la prima domenica di ottobre. Il nome del comune, gemellato dal 1991 con Veurey Voroize (Franca), spesso viene associato a quello di un suo cittadino che dagli anni '70 ha alimentato la cronaca italiana e straniera: Licio Gelli, capo di una loggia massonica, implicato in vicende relative ad istituti bancari e finanziari europei.

Località

Gello Biscardo

Gello Biscardo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castiglion Fibocchi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.