Descrizione

"Comune sparso" di montagna con sede a Pessina. Di antica origine, presenta un'economia incentrata sulle attività industriali cui si affiancano le attività turistiche. La comunità dei castelveccanesi presenta un indice di vecchiaia piuttosto alto e si distribuisce anche nelle numerose località di Castello, Nasca, San Pietro-Ronchiano, Sarigo e Saltirana. Il territorio comunale, che non fa registrare segni di espansione edilizia, è immerso in un paesaggio ricco di corsi d'acqua e di vegetazione tipicamente prealpina, gode di clima favorevole ed è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche rilevanti; tali caratteristiche orografiche condizionano l'andamento plano-altimetrico del centro abitato, che mostra i tratti tipici dei centri montani. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un castello d'argento, merlato alla guelfa, che si staglia nell'azzurro del cielo. Lo accompagnano, in primo piano, quattro monti che emergono da uno specchio d'acqua.  

"Comune sparso" di montagna con sede a Pessina. Di antica origine, presenta un'economia incentrata sulle attività industriali cui si affiancano le attività turistiche. La comunità dei castelveccanesi presenta un indice di vecchiaia piuttosto alto e si distribuisce anche nelle numerose località di Castello, Nasca, San Pietro-Ronchiano, Sarigo e Saltirana. Il territorio comunale, che non fa registrare segni di espansione edilizia, è immerso in un paesaggio ricco di corsi d'acqua e di vegetazione tipicamente prealpina, gode di clima favorevole ed è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche rilevanti; tali caratteristiche orografiche condizionano l'andamento plano-altimetrico del centro abitato, che mostra i tratti tipici dei centri montani. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un castello d'argento, merlato alla guelfa, che si staglia nell'azzurro del cielo. Lo accompagnano, in primo piano, quattro monti che emergono da uno specchio d'acqua.  

Storia

Già abitata dai celti, nel III secolo a.C. fu occupata dai romani. Si deve sicuramente alla presenza di un castello longobardo, ubicato nella frazione di Caldé,  la prima parte del nome, mentre Veccana, già "Vecano", ha origine da "vetus", 'vecchio'. L'attuale nucleo urbano, nato dalla fusione dei comuni di Castello Val Travaglia e di Veccana, conta numerose frazioni, per alcune delle quali l'etimo è sicuramente di origine latina, come nel caso di Caldé, da "calidarium", 'fornace', e Pessina, da "piscina". Nell'VIII secolo il re Liutprando fece dono della Valtravaglia, comprendente anche questo territorio comunale, al monastero di S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia. Con la caduta dei longobardi, nel 774 subì il dominio franco fino al 964, quando fu espugnata da Ottone I di Sassonia. Seguì il dominio dei Visconti e dei Borromeo. Pochi e ben conservati i monumenti, tutti di origine religiosa, tra cui l'antica chiesa di S. Giorgio nella località di Sarigo, risalente al VII secolo, e la chiesa di Sant'Antonio sul Monte, la cui costruzione si fa risalire fra l'XI e il XIII secolo.  

Già abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTI'>celti</a>, nel III secolo a.C. fu occupata dai romani. Si deve sicuramente alla presenza di un castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a>, ubicato nella frazione di Caldé,  la prima parte del nome, mentre Veccana, già "Vecano", ha origine da "vetus", 'vecchio'. L'attuale nucleo urbano, nato dalla fusione dei comuni di Castello Val Travaglia e di Veccana, conta numerose frazioni, per alcune delle quali l'etimo è sicuramente di origine latina, come nel caso di Caldé, da "calidarium", 'fornace', e Pessina, da "piscina". Nell'VIII secolo il re Liutprando fece dono della Valtravaglia, comprendente anche questo territorio comunale, al monastero di S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia. Con la caduta dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, nel 774 subì il dominio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCO'>franco</a> fino al 964, quando fu espugnata da Ottone I di Sassonia. Seguì il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BORROMEO'>Borromeo</a>. Pochi e ben conservati i monumenti, tutti di origine religiosa, tra cui l'antica chiesa di S. Giorgio nella località di Sarigo, risalente al VII secolo, e la chiesa di Sant'Antonio sul Monte, la cui costruzione si fa risalire fra l'XI e il XIII secolo.  

Economia

Il comune non è sede di uffici, se si escludono quelli preposti al funzionamento dei normali servizi municipali e postali; c'è invece, la Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. Una voce importante nel bilancio locale è rappresentata dalle attività industriali e da tutte le attività legate al turismo. L'agricoltura ha subìto rispetto al passato una forte contrazione: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, frumento e viti; è praticato anche l'allevamento caprino, suino e ovino. L'industria è presente nei comparti edile, meccanico, metallurgico, cantieristico; non mancano aziende impegnate nella lavorazione del legno. Il terziario si compone della rete commerciale atta a soddisfare i bisogni primari della comunità ma non può contare su servizi come l'esercizio del credito e l'attività monetaria e finanziaria, le assicurazioni, la consulenza informatica o la radio e telediffusione. Privo di servizi pubblici particolari, il comune non presenta strutture sociali né culturali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria e secondaria di primo grado. Le strutture ricettive a disposizione non consentono il soggiorno ai visitatori mentre garantiscono la ristorazione nei numerosi esercizi presenti. Non è disponibile il servizio di farmacia.  

Il comune non è sede di uffici, se si escludono quelli preposti al funzionamento dei normali servizi municipali e postali; c'è invece, la Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. Una voce importante nel bilancio locale è rappresentata dalle attività industriali e da tutte le attività legate al turismo. L'agricoltura ha subìto rispetto al passato una forte contrazione: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, frumento e viti; è praticato anche l'allevamento caprino, suino e ovino. L'industria è presente nei comparti edile, meccanico, metallurgico, cantieristico; non mancano aziende impegnate nella lavorazione del legno. Il terziario si compone della rete commerciale atta a soddisfare i bisogni primari della comunità ma non può contare su servizi come l'esercizio del credito e l'attività monetaria e finanziaria, le assicurazioni, la consulenza informatica o la radio e telediffusione. Privo di servizi pubblici particolari, il comune non presenta strutture sociali né culturali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria e secondaria di primo grado. Le strutture ricettive a disposizione non consentono il soggiorno ai visitatori mentre garantiscono la ristorazione nei numerosi esercizi presenti. Non è disponibile il servizio di farmacia.  

Relazioni

È un'apprezzata stazione balneare, che richiama un cospicuo numero di turisti. La sua felice posizione geografica, sul lago Maggiore, offre un clima mite e permette di praticare sport acquatici, per i quali il comune è molto attrezzato; è inoltre dotata di un porto turistico. Tra le iniziative della organizzazione turistica locale va menzionata la tradizionale "sagra del pesce", che si tiene il primo fine settimana di agosto, mentre un'altro appuntamento gastronomico è fissato per la chiusura della stagione estiva, cui si accompagna della buona musica. Fra le specialità locali sono i "filetti dorati di pesce persico e lavarello" e il "mac", budino a base di riso, latte e castagne. A fine estate è possibile ammirare anche mostre collettive d'arte all'aperto. I Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si festeggiano il 29 giugno.  

È un'apprezzata stazione balneare, che richiama un cospicuo numero di turisti. La sua felice posizione geografica, sul <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGOMAGGIORE'>lago Maggiore</a>, offre un clima mite e permette di praticare sport acquatici, per i quali il comune è molto attrezzato; è inoltre dotata di un porto turistico. Tra le iniziative della organizzazione turistica locale va menzionata la tradizionale "sagra del pesce", che si tiene il primo fine settimana di agosto, mentre un'altro appuntamento gastronomico è fissato per la chiusura della stagione estiva, cui si accompagna della buona musica. Fra le specialità locali sono i "filetti dorati di pesce persico e lavarello" e il "mac", budino a base di riso, latte e castagne. A fine estate è possibile ammirare anche mostre collettive d'arte all'aperto. I Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si festeggiano il 29 giugno.  

Località

Castello, Lago Maggiore, Nasca, Ronchiano, Saltirana, San Pietro, Sarigo

Castello, Lago Maggiore, Nasca, Ronchiano, Saltirana, San Pietro, Sarigo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castelveccana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.