Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria, in particolare quella tessile, e il terziario. I castelnovesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti in varie località, delle quali, oltre al capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, le più popolose sono Cavalcaselle e Sandrà. Il territorio, che comprende numerosissime case sparse e gli aggregati urbani di Camalavicina, Oliosi, Campagnarossa, Mischi, Mongabia, Ronchi, Silani, Spagnoi, Stafalo, Volperara, Zenati e Zuccotti, presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine non molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con morbidi pendii che degradano dolcemente verso il lago di Garda. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico vario.

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria, in particolare quella tessile, e il terziario. I castelnovesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti in varie località, delle quali, oltre al capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, le più popolose sono Cavalcaselle e Sandrà. Il territorio, che comprende numerosissime case sparse e gli aggregati urbani di Camalavicina, Oliosi, Campagnarossa, Mischi, Mongabia, Ronchi, Silani, Spagnoi, Stafalo, Volperara, Zenati e Zuccotti, presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine non molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con morbidi pendii che degradano dolcemente verso il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a>. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca preistorica; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, di cui ci sono pervenute numerose testimonianze. Se la specificazione “del Garda” si riferisce chiaramente all’ubicazione del centro, la prima parte del toponimo, secondo alcuni studiosi, andrebbe posta in relazione con la ricostruzione del locale castello distrutto, insieme ad altre fortezze, da Federico Barbarossa nel 1155, dopo aver sconfitto i veronesi e i padovani, che avevano assalito l’esercito imperiale mentre si accingeva ad attraversare il fiume Adige. Annessa alla repubblica di Venezia dagli inizi del XV secolo, fu spesso luogo di accampamento di soldatesche straniere per la sua posizione strategica all’incrocio di due importanti vie militari, quella che porta in Germania e quella che dal mare Adriatico raggiunge la Lombardia. Con la caduta della Serenessima, sotto la quale fu governata da vicari, venne invasa da Napoleone, che vi stabilì il suo quartier generale per avere il controllo sull’Adige. Rasa al suolo nel 1848 dagli austriaci, cacciati da Milano dopo le eroiche Cinque Giornate, prese parte attiva ai successivi moti risorgimentali, divenendo teatro di uno scontro anche nel corso della II guerra d’indipendenza. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale; il castello, costruito da Giangaleazzo Visconti verso la fine del XIV secolo; le ville Cossali e Talamini; la casa Angelini; la parrocchiale e la villa Negri a Sandrà; le chiese di San Lorenzo, Santa Maria degli Angeli e la villa degli Emilei-Arvedi a Cavalcaselle.

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca preistorica; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, di cui ci sono pervenute numerose testimonianze. Se la specificazione “del Garda” si riferisce chiaramente all’ubicazione del centro, la prima parte del toponimo, secondo alcuni studiosi, andrebbe posta in relazione con la ricostruzione del locale castello distrutto, insieme ad altre fortezze, da Federico Barbarossa nel 1155, dopo aver sconfitto i veronesi e i padovani, che avevano assalito l’esercito imperiale mentre si accingeva ad attraversare il fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>. Annessa alla repubblica di Venezia dagli inizi del XV secolo, fu spesso luogo di accampamento di soldatesche straniere per la sua posizione strategica all’incrocio di due importanti vie militari, quella che porta in Germania e quella che dal mare Adriatico raggiunge la Lombardia. Con la caduta della Serenessima, sotto la quale fu governata da vicari, venne invasa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, che vi stabilì il suo quartier generale per avere il controllo sull’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>. Rasa al suolo nel 1848 dagli austriaci, cacciati da Milano dopo le eroiche Cinque Giornate, prese parte attiva ai successivi moti risorgimentali, divenendo teatro di uno scontro anche nel corso della II guerra d’indipendenza. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale; il castello, costruito da Giangaleazzo Visconti verso la fine del XIV secolo; le ville Cossali e Talamini; la casa Angelini; la parrocchiale e la villa Negri a Sandrà; le chiese di San Lorenzo, Santa Maria degli Angeli e la villa degli Emilei-Arvedi a Cavalcaselle.

Economia

Se si escludono la Pro Loco e i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, foraggi, frutteti, oliveti e vigneti, da cui si ricavano i vini Bardolino e Bianco di Custoza; è praticato pure l’allevamento di bovini, suini, ovini, equini ed avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, chimico, conciario, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno, della produzione e distribuzione di energia elettrica, del recupero e della preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami non metallici; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di articoli in gomma e prodotti petroliferi raffinati e in calcestruzzo, cemento o gesso. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività di fornitura di software e consulenza in materia informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, mentre quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico.

Se si escludono la Pro Loco e i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, foraggi, frutteti, oliveti e vigneti, da cui si ricavano i vini Bardolino e Bianco di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=CUSTOZA'>Custoza</a>; è praticato pure l’allevamento di bovini, suini, ovini, equini ed avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, chimico, conciario, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno, della produzione e distribuzione di energia elettrica, del recupero e della preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami non metallici; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di articoli in gomma e prodotti petroliferi raffinati e in calcestruzzo, cemento o gesso. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività di fornitura di software e consulenza in materia informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, mentre quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico.

Relazioni

Meta turistica tra le più celebrate della zona, grazie all’inserimento negli itinerari dell’agriturismo veneto e alla vicinanza al lago di Garda e al parco giochi di Gardaland, con l’annesso parco zoo safari, è polo di attrazione e assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini per il suo sviluppo industriale, che consente un notevole assorbimento di manodopera, per la presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado ed alcuni eventi ricorrenti. Tra questi meritano di essere citate: la festa dell’ospite, che si svolge a Ronchi in agosto; la festa dell’uva, con mostra di vini, stand, musica e gare sportive, a settembre, e l’antica fiera agricola di Cavalcaselle, a novembre. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

Meta turistica tra le più celebrate della zona, grazie all’inserimento negli itinerari dell’agriturismo veneto e alla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a> e al parco giochi di Gardaland, con l’annesso parco zoo safari, è polo di attrazione e assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini per il suo sviluppo industriale, che consente un notevole assorbimento di manodopera, per la presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado ed alcuni eventi ricorrenti. Tra questi meritano di essere citate: la festa dell’ospite, che si svolge a Ronchi in agosto; la festa dell’uva, con mostra di vini, stand, musica e gare sportive, a settembre, e l’antica fiera agricola di Cavalcaselle, a novembre. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

Località

Albera, Camalavicina, Campagna Rossa, Cavalcaselle, Lago di Garda, Mischi, Mongabia, Oliosi, Ronchi, San Lorenzo, Sandrà, Stafalo, Zenati, Zuccotti

Albera, Camalavicina, Campagna Rossa, Cavalcaselle, Lago di Garda, Mischi, Mongabia, Oliosi, Ronchi, San Lorenzo, Sandrà, Stafalo, Zenati, Zuccotti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castelnuovo del Garda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.