Descrizione

Centro di pianura risalente a età antica, con un sistema economico di natura essenzialmente rurale in cui la componente industriale è allo stadio iniziale. La comunità dei cisternesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è per lo più concentrata nel capoluogo comunale, che, per effetto della forte espansione edilizia, è ormai contiguo a Brusciano, Pomigliano d'Arco e alla località di Masseria Fornaro del comune di Somma Vesuviana; non mancano case sparse, che però non incidono in modo sensibile sulle caratteristiche dell'insediamento. Il territorio comunale, costellato di piccole oasi di macchia mediterranea, ha un profilo dolce e pressoché uniforme; presenta per ampi tratti una ricca fioritura di vigneti, che offre un suggestivo colpo d'occhio con le viti tese tra alberi di pioppo; i filari e gli orti, comunque, hanno una diffusione piuttosto limitata e notevolmente inferiore rispetto al passato a causa dell'intervento dell'uomo, che con crescente frequenza cementifica le aree potenzialmente utilizzabili per le coltivazioni. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre a due palchi -quello superiore munito di tre merli-, fiancheggiata da due pioppi.  

Centro di pianura risalente a età antica, con un sistema economico di natura essenzialmente rurale in cui la componente industriale è allo stadio iniziale. La comunità dei cisternesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è per lo più concentrata nel capoluogo comunale, che, per effetto della forte espansione edilizia, è ormai contiguo a Brusciano, Pomigliano d'Arco e alla località di Masseria Fornaro del comune di Somma Vesuviana; non mancano case sparse, che però non incidono in modo sensibile sulle caratteristiche dell'insediamento. Il territorio comunale, costellato di piccole oasi di macchia mediterranea, ha un profilo dolce e pressoché uniforme; presenta per ampi tratti una ricca fioritura di vigneti, che offre un suggestivo colpo d'occhio con le viti tese tra alberi di pioppo; i filari e gli orti, comunque, hanno una diffusione piuttosto limitata e notevolmente inferiore rispetto al passato a causa dell'intervento dell'uomo, che con crescente frequenza cementifica le aree potenzialmente utilizzabili per le coltivazioni. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre a due palchi -quello superiore munito di tre merli-, fiancheggiata da due pioppi.  

Storia

Chiamata semplicemente Cisterna dal XII secolo al 1862, fino al 1927 ha fatto parte della provincia di Caserta. Le sue esatte origini sono piuttosto incerte, anche se è lecito supporre, in base ai reperti e alle fonti documentarie, che sia sorta sulle rovine dell'antica RUFRAE SANNITICA. Dal punto di vista delle vicende storiche ha avuto una parabola evolutiva del tutto identica a quella di Pomigliano d'Arco di cui, dal XIII secolo, ha seguito le sorti. Nel corso del Duecento fu possedimento della famiglia Mastrilli di Marigliano. Sotto il profilo architettonico il comune non appare particolarmente ricco; l'edificio di maggior spicco è indiscutibilmente la parrocchiale settecentesca, che presenta un assetto molto originale: la facciata, convessa, è completata nella parte superiore da un raffinato e prezioso cupolino. L'andamento demografico della comunità ha fatto registrare un vero e proprio boom nell'ultimo decennio.  

Chiamata semplicemente Cisterna dal XII secolo al 1862, fino al 1927 ha fatto parte della provincia di Caserta. Le sue esatte origini sono piuttosto incerte, anche se è lecito supporre, in base ai reperti e alle fonti documentarie, che sia sorta sulle rovine dell'antica RUFRAE SANNITICA. Dal punto di vista delle vicende storiche ha avuto una parabola evolutiva del tutto identica a quella di Pomigliano d'Arco di cui, dal XIII secolo, ha seguito le sorti. Nel corso del Duecento fu possedimento della famiglia Mastrilli di Marigliano. Sotto il profilo architettonico il comune non appare particolarmente ricco; l'edificio di maggior spicco è indiscutibilmente la parrocchiale settecentesca, che presenta un assetto molto originale: la facciata, convessa, è completata nella parte superiore da un raffinato e prezioso cupolino. L'andamento demografico della comunità ha fatto registrare un vero e proprio boom nell'ultimo decennio.  

Economia

L'esistenza di una forte e radicata tradizione non impedisce al comune di cogliere le novità e di recepire i diversi modelli sociali e culturali che filtrano dalle realtà vicine. L'agricoltura rappresenta la principale risorsa economica: la fertilità del suolo garantisce ottimi livelli qualitativi e quantitativi nella produzione di ortaggi, uva da vino e frutta, ma, a dispetto della sua importanza, l'agricoltura non è riuscita a porsi come deterrente nei confronti del pendolarismo, che sottrae preziose risorse alle prospettive di sviluppo della comunità. L'industria, del resto, è presente con pochissime aziende di piccole dimensioni e il terziario è commisurato alle esigenze dei cisternesi. I livelli minimi di istruzione sono garantiti dalle scuole elementari e medie; a un certo fervore sportivo, diffuso soprattutto nei nuclei di popolazione giovanile e testimoniato dall'esistenza di associazioni sportive, non fa riscontro un'adeguata quantità di impianti destinati alle attività agonistiche. Il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali e il suo apparato ricettivo comprende svariati ristoranti e un albergo; per quel che riguarda i servizi sanitari, le strutture di riferimento sono quelle dei comuni limitrofi.  

L'esistenza di una forte e radicata tradizione non impedisce al comune di cogliere le novità e di recepire i diversi modelli sociali e culturali che filtrano dalle realtà vicine. L'agricoltura rappresenta la principale risorsa economica: la fertilità del suolo garantisce ottimi livelli qualitativi e quantitativi nella produzione di ortaggi, uva da vino e frutta, ma, a dispetto della sua importanza, l'agricoltura non è riuscita a porsi come deterrente nei confronti del pendolarismo, che sottrae preziose risorse alle prospettive di sviluppo della comunità. L'industria, del resto, è presente con pochissime aziende di piccole dimensioni e il terziario è commisurato alle esigenze dei cisternesi. I livelli minimi di istruzione sono garantiti dalle scuole elementari e medie; a un certo fervore sportivo, diffuso soprattutto nei nuclei di popolazione giovanile e testimoniato dall'esistenza di associazioni sportive, non fa riscontro un'adeguata quantità di impianti destinati alle attività agonistiche. Il comune possiede gli ordinari uffici municipali e postali e il suo apparato ricettivo comprende svariati ristoranti e un albergo; per quel che riguarda i servizi sanitari, le strutture di riferimento sono quelle dei comuni limitrofi.  

Relazioni

L'intensità e le dimensioni del movimento dei pendolari, che per lavoro si recano nelle altre località della regione, mette in atto un processo di osmosi che sfocia in scambi economici e sociali. Questa tendenza ormai consolidata fa sì che la crescita della comunità cisternese avvenga secondo un modello di economia sempre più integrata con l'hinterland del capoluogo provinciale e regionale. La festa del Patrono San Nicola di Bari si celebra il 4 dicembre.

L'intensità e le dimensioni del movimento dei pendolari, che per lavoro si recano nelle altre località della regione, mette in atto un processo di osmosi che sfocia in scambi economici e sociali. Questa tendenza ormai consolidata fa sì che la crescita della comunità cisternese avvenga secondo un modello di economia sempre più integrata con l'hinterland del capoluogo provinciale e regionale. La festa del Patrono San Nicola di Bari si celebra il 4 dicembre.

Località

Madonnelle, Passariello, Selva

Madonnelle, Passariello, Selva

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castello di Cisterna rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.