Descrizione

"Comune sparso" collinare, di antica origine, con sede a Cologna; la sua economia ha subìto, di recente, un notevole sviluppo industriale e commerciale, pur mantenendo intatta una tradizionale vocazione agricola. La comunità dei castellani o castellesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media ed è distribuita quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, oltre che nelle località di Bevera Superiore, Beverino Inferiore, Brianzola e Cascinette Nere, per citare le più popolose. Il comune registra una chiara espansione edilizia ed il territorio presenta un profilo altimetrico quasi insignificante, con una altitudine massima di 525 metri ed una minima di 277 metri sul livello del mare. L'abitato si distribuisce uniformemente sulla superficie territoriale risentendo delle stesse caratteristiche orografiche del resto del territorio. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato: la prima parte, in campo verde, reca una falce d'argento, con manico di legno; la seconda, in campo azzurro, raffigura tre api d'oro, con le ali spiegate in volo.

"Comune sparso" collinare, di antica origine, con sede a Cologna; la sua economia ha subìto, di recente, un notevole sviluppo industriale e commerciale, pur mantenendo intatta una tradizionale vocazione agricola. La comunità dei castellani o castellesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media ed è distribuita quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, oltre che nelle località di Bevera Superiore, Beverino Inferiore, Brianzola e Cascinette Nere, per citare le più popolose. Il comune registra una chiara espansione edilizia ed il territorio presenta un profilo altimetrico quasi insignificante, con una altitudine massima di 525 metri ed una minima di 277 metri sul livello del mare. L'abitato si distribuisce uniformemente sulla superficie territoriale risentendo delle stesse caratteristiche orografiche del resto del territorio. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato: la prima parte, in campo verde, reca una falce d'argento, con manico di legno; la seconda, in campo azzurro, raffigura tre api d'oro, con le ali spiegate in volo.

Storia

Nel 1928 è stata costituita come unità amministrativa attraverso l'unificazione di due vecchi comuni: il comune di Cologna e il comune di Brianzola. Nei secoli che precedettero il Mille, poiché il territorio comunale era inglobato nel comitato longobardo di Lecco, attraversò le stesse vicissitudini storiche delle terre limitrofe. I due feudi, quello di Cologna e quello di Brianzola, subirono, fino al XVIII secolo, vicende storiche diverse. Infatti il dominio di Cologna passò, per opera dell'imperatore Ottone I, ai vescovi di Bergamo. In seguito, Corrado II detto il Salico concesse il feudo all'arcivescovo di Milano Ariberto d'Intimiano. Dall'undicesimo secolo fino alla fine del XV secolo, il territorio di Cologna fu possedimento del monastero di Milano di S. Dionigi. Solo successivamente venne assegnato alla famiglia dei Missaglia. Il feudo di Brianzola ebbe sorti diverse: fu infatti prima possedimento della famiglia Cremella, poi nel XIV secolo fu infeudato dai Giussani. Nel XVIII secolo, i due territori di Cologna e Brianzola, furono unificati dalla famiglia Nava. Di grande importanza storico-artistica è la costruzione, molto antica, che si trova sulla collina: il possente castello di Teodolinda. Oggi l'edificio si presenta come un caseggiato di forma rettangolare con un grande portale e con all'interno affreschi del Trecento. La chiesa parrocchiale è invece un edificio molto recente, realizzato negli anni '30 e intitolato a S. Lorenzo; nelle sue linee architettoniche riecheggia un po' lo stile gotico-romanico ma è sostanzialmente di fattura eclettica.

Nel 1928 è stata costituita come unità amministrativa attraverso l'unificazione di due vecchi comuni: il comune di Cologna e il comune di Brianzola. Nei secoli che precedettero il Mille, poiché il territorio comunale era inglobato nel comitato longobardo di Lecco, attraversò le stesse vicissitudini storiche delle terre limitrofe. I due feudi, quello di Cologna e quello di Brianzola, subirono, fino al XVIII secolo, vicende storiche diverse. Infatti il dominio di Cologna passò, per opera dell'imperatore Ottone I, ai vescovi di Bergamo. In seguito, Corrado II detto il Salico concesse il feudo all'arcivescovo di Milano Ariberto d'Intimiano. Dall'undicesimo secolo fino alla fine del XV secolo, il territorio di Cologna fu possedimento del monastero di Milano di S. Dionigi. Solo successivamente venne assegnato alla famiglia dei Missaglia. Il feudo di Brianzola ebbe sorti diverse: fu infatti prima possedimento della famiglia Cremella, poi nel XIV secolo fu infeudato dai Giussani. Nel XVIII secolo, i due territori di Cologna e Brianzola, furono unificati dalla famiglia Nava. Di grande importanza storico-artistica è la costruzione, molto antica, che si trova sulla collina: il possente castello di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TEODOLINDA'>Teodolinda</a>. Oggi l'edificio si presenta come un caseggiato di forma rettangolare con un grande portale e con all'interno affreschi del Trecento. La chiesa parrocchiale è invece un edificio molto recente, realizzato negli anni '30 e intitolato a S. Lorenzo; nelle sue linee architettoniche riecheggia un po' lo stile gotico-romanico ma è sostanzialmente di fattura eclettica.

Economia

Fatta eccezione per i consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La più importante fonte di reddito è costituita dall'industria che è molto sviluppata soprattutto nel comparto tessile ed in quello metallurgico. Molto sviluppati risultano anche i comparti dell'industria manifatturiera, specializzati nella produzione di mobili, quelli della costruzione di accessori per autoveicoli, le fabbriche di materie plastiche e quelle dei materiali da costruzione. L'agricoltura, anch'essa ben sviluppata, si basa sulla coltivazione di cereali e frumento ed anche il settore zootecnico assume un ruolo rilevante nell'economia locale, soprattutto con l'allevamento di bovini, ovini, suini, caprini ed equini. Il terziario si compone della normale rete distributiva, tendente a soddisfare appieno le esigenze della comunità. La cultura ha ampie possibilità di diffusione grazie alla presenza della scuola dell'obbligo e di una fornita biblioteca che permette l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive non offrono il soggiorno pur assicurando la ristorazione. Non è presente la farmacia e anche per le altre esigenze sanitarie bisogna rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per i consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La più importante fonte di reddito è costituita dall'industria che è molto sviluppata soprattutto nel comparto tessile ed in quello metallurgico. Molto sviluppati risultano anche i comparti dell'industria manifatturiera, specializzati nella produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, quelli della costruzione di accessori per autoveicoli, le fabbriche di materie plastiche e quelle dei materiali da costruzione. L'agricoltura, anch'essa ben sviluppata, si basa sulla coltivazione di cereali e frumento ed anche il settore zootecnico assume un ruolo rilevante nell'economia locale, soprattutto con l'allevamento di bovini, ovini, suini, caprini ed equini. Il terziario si compone della normale rete distributiva, tendente a soddisfare appieno le esigenze della comunità. La cultura ha ampie possibilità di diffusione grazie alla presenza della scuola dell'obbligo e di una fornita biblioteca che permette l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive non offrono il soggiorno pur assicurando la ristorazione. Non è presente la farmacia e anche per le altre esigenze sanitarie bisogna rivolgersi altrove.

Relazioni

È divenuta, negli ultimi anni, un importante centro industriale, frequentato dagli abitanti delle località limitrofe soprattutto per motivi di lavoro, anche se non mancano monumenti degni di attrarre un turismo che abbia come scopi principali quelli della visita e della riscoperta di antichi borghi e castelli medievali. Altro motivo di sicuro interesse culturale sono i vecchi mulini che, azionati dallo spumeggiante fiume Bevera fino agli inizi del secolo ventesimo, possono essere visitati in compagnia di storici del luogo. Il Patrono, S. Lorenzo, viene solennemente festeggiato il 10 agosto.

È divenuta, negli ultimi anni, un importante centro industriale, frequentato dagli abitanti delle località limitrofe soprattutto per motivi di lavoro, anche se non mancano monumenti degni di attrarre un turismo che abbia come scopi principali quelli della visita e della riscoperta di antichi borghi e castelli medievali. Altro motivo di sicuro interesse culturale sono i vecchi mulini che, azionati dallo spumeggiante fiume Bevera fino agli inizi del secolo ventesimo, possono essere visitati in compagnia di storici del luogo. Il Patrono, S. Lorenzo, viene solennemente festeggiato il 10 agosto.

Località

Bevera Superiore, Beverino Inferiore, Boffalora, Brianzola, Caraverio, Casa Nova, Cascinette Nere, Cologna, Fornace, Moiacchina, Prestabbio, Romitaggio, Villaggio Valbevera

Bevera Superiore, Beverino Inferiore, Boffalora, Brianzola, Caraverio, Casa Nova, Cascinette Nere, Cologna, Fornace, Moiacchina, Prestabbio, Romitaggio, Villaggio Valbevera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castello di Brianza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.