Descrizione

Cittadina rivierasca, di origini antiche, che alle tradizionali attività rurali affianca attività industriali e commerciali. I castellammaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Balata di Baida e Scopello, nonché in alcune case sparse. Il territorio, classificato di collina, è caratterizzato da aspri promontori, magnifiche calette, spiagge dorate, antri e cunicoli sottomarini, bassi scogli e stretti valloncelli che si specchiano in un mare incontaminato; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è posto a scacchiera sopra un piano inclinato verso il mare.

Cittadina rivierasca, di origini antiche, che alle tradizionali attività rurali affianca attività industriali e commerciali. I castellammaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Balata di Baida e Scopello, nonché in alcune case sparse. Il territorio, classificato di collina, è caratterizzato da aspri promontori, magnifiche calette, spiagge dorate, antri e cunicoli sottomarini, bassi scogli e stretti valloncelli che si specchiano in un mare incontaminato; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è posto a scacchiera sopra un piano inclinato verso il mare.

Storia

La denominazione deriva dall’antico castello sito su un istmo ed è attestata in latino medievale come “Castellum maris”. Sede dell’antico emporio segestano, in età preellenica fu il principale approdo delle potenti città elime di Erice e Segesta. In seguito fu continuamente in contrasto con i greci e, caduta Segesta e sconfitti i cartaginesi dai romani, fu da questi ultimi ripopolata e potenziata. Vera e propria fortezza ne fecero, alcuni secoli dopo, gli arabi; da quel momento in poi intorno al castello a mare si sviluppò il primo nucleo del centro storico, ancora oggi riconoscibile, collegato originariamente all’abitato da un ponte levatoio e per molto tempo chiamato Porto d’Alcamo, essendo compreso nel feudo di Alcamo. Sia durante la dominazione araba, quindi, sia sotto i normanni, gli svevi e gli aragonesi, ebbe un’importante funzione strategica, trovandosi alla confluenza dei principali flussi commerciali verso l’interno. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: il castello, probabilmente di origine araba, che, più volte distrutto nel corso dei secoli, si presenta nella configurazione datagli dagli aragonesi, che lo riedificarono nel XIV secolo, isolandolo dalla terraferma con il taglio dell’istmo; la chiesa madre della Madonna del Soccorso, eretta nel XV secolo e più volte rimaneggiata nel corso del tempo, che custodisce una bella statua della Madonna in maiolica e pregevoli affreschi; il palazzo comunale, infine, risalente al 1659.

La denominazione deriva dall’antico castello sito su un istmo ed è attestata in latino medievale come “Castellum maris”. Sede dell’antico emporio segestano, in età preellenica fu il principale approdo delle potenti città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ELIME'>elime</a> di Erice e Segesta. In seguito fu continuamente in contrasto con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a> e, caduta Segesta e sconfitti i cartaginesi dai romani, fu da questi ultimi ripopolata e potenziata. Vera e propria fortezza ne fecero, alcuni secoli dopo, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>; da quel momento in poi intorno al castello a mare si sviluppò il primo nucleo del centro storico, ancora oggi riconoscibile, collegato originariamente all’abitato da un ponte levatoio e per molto tempo chiamato Porto d’Alcamo, essendo compreso nel feudo di Alcamo. Sia durante la dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, quindi, sia sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SVEVI'>svevi</a> e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>, ebbe un’importante funzione strategica, trovandosi alla confluenza dei principali flussi commerciali verso l’interno. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: il castello, probabilmente di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, che, più volte distrutto nel corso dei secoli, si presenta nella configurazione datagli dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>, che lo riedificarono nel XIV secolo, isolandolo dalla terraferma con il taglio dell’istmo; la chiesa madre della Madonna del Soccorso, eretta nel XV secolo e più volte rimaneggiata nel corso del tempo, che custodisce una bella statua della Madonna in maiolica e pregevoli affreschi; il palazzo comunale, infine, risalente al 1659.

Economia

È sede di carabinieri e guardia di finanza. Le sue principali risorse economiche sono legate alla posizione e allo sviluppo del porto, che favorisce una consistente presenza di attività turistiche e commerciali. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e suini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare (tra cui il lattiero-caseario), tessile (abbigliamento), metalmeccanico, dell’estrazione della pietra, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, degli strumenti ottici e attrezzature fotografiche, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Tra le lavorazioni artigianali spiccano il ricamo e i lavori all’uncinetto. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività radiotelevisive arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture scolastiche mettono a disposizione le classi dell’obbligo, un istituto professionale per le attività marinare, un istituto tecnico commerciale, il liceo classico e l’istituto magistrale; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca del circolo culturale, quella della società operaia di mutuo soccorso, quella storico-letteraria “Luigi Pirandello” e il museo naturalistico Zingaro. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

È sede di carabinieri e guardia di finanza. Le sue principali risorse economiche sono legate alla posizione e allo sviluppo del porto, che favorisce una consistente presenza di attività turistiche e commerciali. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e suini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare (tra cui il lattiero-caseario), tessile (abbigliamento), metalmeccanico, dell’estrazione della pietra, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, degli strumenti ottici e attrezzature fotografiche, della produzione e distribuzione di energia elettrica. Tra le lavorazioni artigianali spiccano il ricamo e i lavori all’uncinetto. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività radiotelevisive arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture scolastiche mettono a disposizione le classi dell’obbligo, un istituto professionale per le attività marinare, un istituto tecnico commerciale, il liceo classico e l’istituto magistrale; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca del circolo culturale, quella della società operaia di mutuo soccorso, quella storico-letteraria “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=LUIGIPIRANDELLO'>Luigi Pirandello</a>” e il museo naturalistico Zingaro. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

In bella posizione panoramica su una delle più ampie e piacevoli insenature della Sicilia, offre la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, immergendosi in scenari incantevoli, come la Riserva Naturale orientata dello Zingaro, uno degli ambienti più integri del Mediterraneo. Dal piccolo borgo di Scopello è possibile raggiungere la vecchia tonnara che si apre sulla vista degli splendidi faraglioni. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: la sfilata di carnevale, con carri allegorici e gruppi mascherati; la festa di San Giuseppe, il primo maggio; la festa di Santa Rita, dal 20 al 22 maggio; la rassegna “Estate castellammarese”, che si svolge da luglio a settembre; il festival di Scopello, a settembre. La Patrona, Maria Santissima del Soccorso, si festeggia il 21 agosto con la processione a mare.

In bella posizione panoramica su una delle più ampie e piacevoli insenature della Sicilia, offre la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, immergendosi in scenari incantevoli, come la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RISERVANATURALEORIENTATADELLOZINGARO'>Riserva Naturale orientata dello Zingaro</a>, uno degli ambienti più integri del Mediterraneo. Dal piccolo borgo di Scopello è possibile raggiungere la vecchia tonnara che si apre sulla vista degli splendidi faraglioni. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: la sfilata di carnevale, con carri allegorici e gruppi mascherati; la festa di San Giuseppe, il primo maggio; la festa di Santa Rita, dal 20 al 22 maggio; la rassegna “Estate castellammarese”, che si svolge da luglio a settembre; il festival di Scopello, a settembre. La Patrona, Maria Santissima del Soccorso, si festeggia il 21 agosto con la processione a mare.

Località

Balata di Baida, Castello di Baida, Scopello

Balata di Baida, Castello di Baida, Scopello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castellammare del Golfo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.