Descrizione

Cittadina collinare di antica origine, che si va qualificando come centro dalla spiccata vocazione industriale. La comunità dei castellani, caratterizzata da un indice di vecchiaia alto, risulta frammentata in un elevato numero di aggregati urbani: Cambiano, Castelnuovo d'Elsa, Coiano, Dogana, Fontanella, Granaiolo, Petrazzi, Santa Maria a Lungotuono. Nel capoluogo, attorno al nucleo più antico che custodisce le memorie storiche, i Castellani hanno promosso uno sviluppo urbanistico periferico, che ha connotati tipicamente residenziali. Il territorio comunale occupa le pendici di un colle, di cui segue il morbido profilo fin lì dove esso sfuma, senza bruschi trapassi, nella Valdesia. Non si registrano significative variazioni altimetriche. Lo stemma si fregia del simbolo -un giglio rosso inserito in uno scudo- che fu conferito al comune da Firenze in riconoscimento della fedeltà dimostrata nel periodo in cui fu alle sue dirette dipendenze.  

Cittadina collinare di antica origine, che si va qualificando come centro dalla spiccata vocazione industriale. La comunità dei castellani, caratterizzata da un indice di vecchiaia alto, risulta frammentata in un elevato numero di aggregati urbani: Cambiano, Castelnuovo d'Elsa, Coiano, Dogana, Fontanella, Granaiolo, Petrazzi, Santa Maria a Lungotuono. Nel capoluogo, attorno al nucleo più antico che custodisce le memorie storiche, i Castellani hanno promosso uno sviluppo urbanistico periferico, che ha connotati tipicamente residenziali. Il territorio comunale occupa le pendici di un colle, di cui segue il morbido profilo fin lì dove esso sfuma, senza bruschi trapassi, nella Valdesia. Non si registrano significative variazioni altimetriche. Lo stemma si fregia del simbolo -un giglio rosso inserito in uno scudo- che fu conferito al comune da Firenze in riconoscimento della fedeltà dimostrata nel periodo in cui fu alle sue dirette dipendenze.  

Storia

Proprio per la felice posizione che la contraddistingue, la località fu scelta come insediamento dai romani; in vero alcuni reperti archeologici testimoniano che la zona era abitata anteriormente a quell'epoca. Durante il Medioevo conobbe incursioni e devastazioni da parte di milizie mercenarie e un certo avvicendamento di dominazioni: fu dapprima possesso dei conti Alberti, che pare vi edificassero un castello fortificato; successivamente Firenze la pose sotto la propria protezione e ne fece un baluardo contro Siena. Divenuta sede di comunità nel 1774, raggiunse l'assetto attuale nel 1876, quando le furono aggregate le frazioni di Castelnuovo d'Elsa e Coiano, staccate da Montaione. Nonostante gli intuibili danni alle strutture arrecati dai bombardamenti dell'ultima guerra, il patrimonio monumentale vanta costruzioni molto antiche, come la pieve romanica di Loiano, il castello di Oliveto, ed altre relativamente più recenti, come la quattrocentesca cappella della Visitazione e soprattutto la chiesa di Santa Verdiana, ricostruita sul luogo di un'antica pieve.  

Proprio per la felice posizione che la contraddistingue, la località fu scelta come insediamento dai romani; in vero alcuni reperti archeologici testimoniano che la zona era abitata anteriormente a quell'epoca. Durante il Medioevo conobbe incursioni e devastazioni da parte di milizie mercenarie e un certo avvicendamento di dominazioni: fu dapprima possesso dei conti Alberti, che pare vi edificassero un castello fortificato; successivamente Firenze la pose sotto la propria protezione e ne fece un baluardo contro Siena. Divenuta sede di comunità nel 1774, raggiunse l'assetto attuale nel 1876, quando le furono aggregate le frazioni di Castelnuovo d'Elsa e Coiano, staccate da Montaione. Nonostante gli intuibili danni alle strutture arrecati dai bombardamenti dell'ultima guerra, il patrimonio monumentale vanta costruzioni molto antiche, come la pieve romanica di Loiano, il castello di Oliveto, ed altre relativamente più recenti, come la quattrocentesca cappella della Visitazione e soprattutto la chiesa di Santa Verdiana, ricostruita sul luogo di un'antica pieve.  

Economia

Attualmente un assetto economico in sapiente equilibrio fra istanze innovative e propensioni conservative è la garanzia di un discreto livello qualitativo di vita. Il tessuto industriale, in crescita unitamente al suo indotto commerciale, è connotato da un certo grado di specializzazione nel settore manifatturiero dell'arredamento e dell'abbigliamento. Benché in calo, anche l'agricoltura tradizionale riesce ancora ad esprimersi a buoni livelli produttivi e di reddito. Le sue attività, dirette alla coltivazione di tabacco, olive, frutta, foraggi, barbabietole da zucchero, sono oltretutto abbastanza diversificate. Nel campo delle infrastrutture sociali, benché lontano dalla piena autosufficienza, la cittadina è in grado di offrire una serie di utili servizi: a quelli comunali, assicurativi, bancari, si aggiunge il servizio pubblico prestato, a favore della terza età, dal "Filo d'Argento"; alle strutture scolastiche della scuola dell'obbligo si aggiungono due istituti professionali, una scuola di musica e un laboratorio comunale di ceramica, senza contare che, nell'ambito delle iniziative di diffusione della cultura, va segnalata l'esistenza di emittenti radiofoniche e televisive (Cooperquattro, RTV Center e TV4. Alle ordinarie strutture sanitarie di pronto intervento va infine connesso il composito tessuto di servizi offerti dall'ospedale di Santa Verdiana. Anche le inclinazioni sportive sono adeguatamente assecondate: il comune possiede uno stadio -la squadra di calcio locale, il Castelfiorentino, milita nei campionati minori-, nonché un'associazione e una squadra di basket.  

Attualmente un assetto economico in sapiente equilibrio fra istanze innovative e propensioni conservative è la garanzia di un discreto livello qualitativo di vita. Il tessuto industriale, in crescita unitamente al suo indotto commerciale, è connotato da un certo grado di specializzazione nel settore manifatturiero dell'arredamento e dell'abbigliamento. Benché in calo, anche l'agricoltura tradizionale riesce ancora ad esprimersi a buoni livelli produttivi e di reddito. Le sue attività, dirette alla coltivazione di tabacco, olive, frutta, foraggi, barbabietole da zucchero, sono oltretutto abbastanza diversificate. Nel campo delle infrastrutture sociali, benché lontano dalla piena autosufficienza, la cittadina è in grado di offrire una serie di utili servizi: a quelli comunali, assicurativi, bancari, si aggiunge il servizio pubblico prestato, a favore della terza età, dal "Filo d'Argento"; alle strutture scolastiche della scuola dell'obbligo si aggiungono due istituti professionali, una scuola di musica e un laboratorio comunale di ceramica, senza contare che, nell'ambito delle iniziative di diffusione della cultura, va segnalata l'esistenza di emittenti radiofoniche e televisive (Cooperquattro, RTV Center e TV4. Alle ordinarie strutture sanitarie di pronto intervento va infine connesso il composito tessuto di servizi offerti dall'ospedale di Santa Verdiana. Anche le inclinazioni sportive sono adeguatamente assecondate: il comune possiede uno stadio -la squadra di calcio locale, il Castelfiorentino, milita nei campionati minori-, nonché un'associazione e una squadra di basket.  

Relazioni

Lo spirito imprenditoriale, che ha aperto la zona agli stimoli innovativi, non ha affievolito il respiro della tradizione locale: al turista che si rechi ad ammirare le risorse paesaggistiche, è possibile assaggiare la specialità locale, la trippa, oppure ascoltare dalla viva voce dei cantastorie vicende del passato, durante l'incontro nazionale che li riunisce a maggio nelle strade del paese; o ancora, in quello stesso mese, fermarsi a guardare i preziosi oggetti esposti nella mostra mercato dell'artigianato. La festa patronale, in onore di Santa Viviana, si celebra il primo febbraio. La cittadina ha dato i natali al Marchese Cosimo Ridolfi, fondatore a Melato del primo istituto agrario d'Italia.  

Lo spirito imprenditoriale, che ha aperto la zona agli stimoli innovativi, non ha affievolito il respiro della tradizione locale: al turista che si rechi ad ammirare le risorse paesaggistiche, è possibile assaggiare la specialità locale, la trippa, oppure ascoltare dalla viva voce dei cantastorie vicende del passato, durante l'incontro nazionale che li riunisce a maggio nelle strade del paese; o ancora, in quello stesso mese, fermarsi a guardare i preziosi oggetti esposti nella mostra mercato dell'artigianato. La festa patronale, in onore di Santa Viviana, si celebra il primo febbraio. La cittadina ha dato i natali al Marchese Cosimo Ridolfi, fondatore a Melato del primo istituto agrario d'Italia.  

Località

Cambiano, Casone, Castelnuovo d'Elsa, Coiano, Conce Ferroni, Dogana, Fattoria Oliveto, Fontanella, Madonna della Tosse, Malacoda, Molino di Granaiolo, Montauto, Petrazzi, Rimorti Suppa, Sampiero Vecchio, San Carlo, San Matteo, Svolta Rimorti, Tarabaralla, Vallecchio, Vallone Ponte

Cambiano, Casone, Castelnuovo d'Elsa, Coiano, Conce Ferroni, Dogana, Fattoria Oliveto, Fontanella, Madonna della Tosse, Malacoda, Molino di Granaiolo, Montauto, Petrazzi, Rimorti Suppa, Sampiero Vecchio, San Carlo, San Matteo, Svolta Rimorti, Tarabaralla, Vallecchio, Vallone Ponte

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castelfiorentino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.