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Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole sta cercando di sviluppare il turismo. I castellesi, con un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse. Il territorio, che racchiude l’isola amministrativa di Buscaglia (appartenente al comune di Pigna), presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.532 metri di quota. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, non fa registrare segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Chiamata originariamente CASTRUM DODI, ossia ‘Castello di Dodo’, dal nome germanico del feudatario fondatore o del capo del locale presidio militare, assunse la denominazione di Castelfranco a seguito dell’affrancazione dai vincoli feudali. Il nome attuale risale al 1862, quando l’aggettivo “franco”, cioè ‘libero’, fu sostituito da “Vittorio” in omaggio al re Vittorio Emanuele II di Savoia. Sorta come castello dei conti di Ventimiglia, nella seconda metà del Duecento passò alla repubblica marinara di Genova, di cui seguì le sorti, venendo coinvolta nelle continue lotte che imperversarono nella zona. Nel XVI e XVII secolo fu al centro di aspri conflitti con la vicina Pigna, che era sotto la signoria dei Savoia. La storia successiva al declino di Genova, in cui mancano avvenimenti di particolare rilievo, non si discosta da quella del resto della regione che, aggregata all’impero francese durante la dominazione napoleonica, fu annessa al regno di Sardegna col congresso di Vienna, del 1815. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la chiesa di Santo Stefano e la pieve di Santa Maria di Nogareto o di Lago Pigo, ricostruite entrambe nella seconda del XVIII secolo.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, non essendovi una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico non è dei più fiorenti: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla produzione di ortaggi, uve, olive e frutta; si allevano bovini, caprini e ovini. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda edile, sono pressoché irrilevanti. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Non dispone di particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, oltre alla ristorazione, offrono una buona possibilità di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre ai visitatori la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, a contatto diretto con la natura: si possono compiere interessanti escursioni lungo i sentieri che si aprono tra i boschi e i monti circostanti e, raggiunte le cime più elevate, si può godere di un ampio panorama sulle Alpi liguri. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso, quindi, è il pendolarismo verso le aree maggiormente sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono rilevanti, anche se a essi gli abitanti si rivolgono, per esempio, per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano eventi ricorrenti nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti dei comuni vicini. La festa del Patrono, San Giuseppe, viene celebrata il 19 marzo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel Vittorio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 287
  • Lat 43° 55' 41,82'' 43.92828333
  • Long 7° 40' 25,75'' 7.67381944
  • CAP 18030
  • Prefisso 0184
  • Codice ISTAT 008015
  • Codice Catasto C110
  • Altitudine slm 420 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2143
  • Superficie 25.71 Km2
  • Densità 11,16 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3s
  • Alba 08:06
  • Tramonto 16:54
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