Descrizione

Cittadina di pianura che affonda le origini in epoca medievale, culla di un fiorente e nobile artigianato dei merletti e dei ricami; la sua popolazione trae sostentamento dalle attività primarie e dai moderni stabilimenti industriali rivolti alla trasformazione dei prodotti agricoli dell'agro sarnese-nocerino. La comunità dei sangiorgesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede, oltre che nel capoluogo comunale, in diverse località (Aiello-Campomanfoli, Castelluccio, Fimiani, Lanzara, Torello e Trivio) e in numerosi casolari sparsi. Il profilo geometrico del territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa nel comune di Roccapiemonte, registra qualche increspatura nella parte nord-orientale del comprensorio, dove si addensano i frutteti, gli oliveti e i vigneti, accanto a boschi cedui e ad alto fusto; la pianura a sud dell'abitato, rigata dal corso del fiume Sarno e da imponenti vie di comunicazione, è invece il regno dei seminativi semplici e arborati.  

Cittadina di pianura che affonda le origini in epoca medievale, culla di un fiorente e nobile artigianato dei merletti e dei ricami; la sua popolazione trae sostentamento dalle attività primarie e dai moderni stabilimenti industriali rivolti alla trasformazione dei prodotti agricoli dell'agro sarnese-nocerino. La comunità dei sangiorgesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede, oltre che nel capoluogo comunale, in diverse località (Aiello-Campomanfoli, Castelluccio, Fimiani, Lanzara, Torello e Trivio) e in numerosi casolari sparsi. Il profilo geometrico del territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa nel comune di Roccapiemonte, registra qualche increspatura nella parte nord-orientale del comprensorio, dove si addensano i frutteti, gli oliveti e i vigneti, accanto a boschi cedui e ad alto fusto; la pianura a sud dell'abitato, rigata dal corso del fiume Sarno e da imponenti vie di comunicazione, è invece il regno dei seminativi semplici e arborati.  

Storia

La cittadina, che deve il nome al Santo cui è intitolata la parrocchia, si chiamò semplicemente San Giorgio fino al 1863. Le sue origini risalgono molto probabilmente all'epoca longobarda ma in diversi punti del territorio comunale, e soprattutto in località Trivio, sono affiorate tombe ascrivibili al periodo sannitico. Come parte dello stato di Sanseverino, il borgo medievale appartenne all'illustre famiglia dei Sanseverino e fu integrato nel regio demanio nel 1553. Merita una visita attenta l'acquedotto romano, del 14 d.C., nelle cui vicinanze si ergono alcune abitazioni del periodo pompeiano e un castello di origine longobarda, ampliato e restaurato. Fra le espressioni di arte sacra spiccano le chiese di San Michele Arcangelo (X secolo) e di San Salvatore.    

La cittadina, che deve il nome al Santo cui è intitolata la parrocchia, si chiamò semplicemente San Giorgio fino al 1863. Le sue origini risalgono molto probabilmente all'epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> ma in diversi punti del territorio comunale, e soprattutto in località Trivio, sono affiorate tombe ascrivibili al periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITICO'>sannitico</a>. Come parte dello stato di Sanseverino, il borgo medievale appartenne all'illustre famiglia dei Sanseverino e fu integrato nel regio demanio nel 1553. Merita una visita attenta l'acquedotto romano, del 14 d.C., nelle cui vicinanze si ergono alcune abitazioni del periodo pompeiano e un castello di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>, ampliato e restaurato. Fra le espressioni di arte sacra spiccano le chiese di San Michele Arcangelo (X secolo) e di San Salvatore.    

Economia

La comunità sangiorgese è contraddistinta da grande vivacità e intraprendenza, che non contrastano con il suo sano attaccamento alle tradizioni. La zootecnia e l'agricoltura, specializzata nella coltivazione di agrumi e pomodori, occupano ormai solo una piccola percentuale della popolazione attiva ma sono fonte generosa di indotto per l'industria, impegnata nella trasformazione dei prodotti agricoli, oltre che nella produzione di tutto ciò che serve alla conservazione e al loro confezionamento -negli insediamenti industriali nati con il favore delle vie di comunicazione che attraversano il comprensorio si esplicano anche altre attività (produzione di infissi, materiali edili, abbigliamento e pelletteria)-; lo sviluppo dell'industria e la posizione strategica di questo comune, inoltre, hanno incentivato la rete di distribuzione, i servizi e il sistema delle infrastrutture, nonché le iniziative nel campo dell'informazione e della cultura (emittenti radiofoniche e televisive locali, circoli sociali, ricreativi e culturali). Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi mentre l'insieme delle strutture scolastiche permette ai giovani di frequentare sul posto fino alla scuole secondarie di secondo grado (istituti tecnico industriale e professionale per l'agricoltura); le strutture culturali annoverano una biblioteca comunale e un centro congressi e la ricettività fa leva sulla qualità dell'offerta; l'assistenza sanitaria è appannaggio di un ambulatorio privato accreditato e di alcune farmacie.  

La comunità sangiorgese è contraddistinta da grande vivacità e intraprendenza, che non contrastano con il suo sano attaccamento alle tradizioni. La zootecnia e l'agricoltura, specializzata nella coltivazione di agrumi e pomodori, occupano ormai solo una piccola percentuale della popolazione attiva ma sono fonte generosa di indotto per l'industria, impegnata nella trasformazione dei prodotti agricoli, oltre che nella produzione di tutto ciò che serve alla conservazione e al loro confezionamento -negli insediamenti industriali nati con il favore delle vie di comunicazione che attraversano il comprensorio si esplicano anche altre attività (produzione di infissi, materiali edili, abbigliamento e pelletteria)-; lo sviluppo dell'industria e la posizione strategica di questo comune, inoltre, hanno incentivato la rete di distribuzione, i servizi e il sistema delle infrastrutture, nonché le iniziative nel campo dell'informazione e della cultura (emittenti radiofoniche e televisive locali, circoli sociali, ricreativi e culturali). Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi mentre l'insieme delle strutture scolastiche permette ai giovani di frequentare sul posto fino alla scuole secondarie di secondo grado (istituti tecnico industriale e professionale per l'agricoltura); le strutture culturali annoverano una biblioteca comunale e un centro congressi e la ricettività fa leva sulla qualità dell'offerta; l'assistenza sanitaria è appannaggio di un ambulatorio privato accreditato e di alcune farmacie.  

Relazioni

Non presenta particolari attrattive turistiche ma ha comunque stabilito con l'esterno una fitta trama di rapporti per via della vocazione agro-industriale che l'accomuna ai centri dell'agro sarnese-nocerino. Ci sono inoltre periodi dell'anno in cui si trasforma in luogo di ritrovo per tutto il circondario: è quanto avviene, ad esempio, in occasione della sagra della salsiccia (giugno) e di quella del prosciutto e dei fichi (agosto). Il Patrono San Rocco si festeggia il 16 agosto.

Non presenta particolari attrattive turistiche ma ha comunque stabilito con l'esterno una fitta trama di rapporti per via della vocazione agro-industriale che l'accomuna ai centri dell'agro sarnese-nocerino. Ci sono inoltre periodi dell'anno in cui si trasforma in luogo di ritrovo per tutto il circondario: è quanto avviene, ad esempio, in occasione della sagra della salsiccia (giugno) e di quella del prosciutto e dei fichi (agosto). Il Patrono San Rocco si festeggia il 16 agosto.

Località

Lanzara, Spilata, Torello

Lanzara, Spilata, Torello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel San Giorgio rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.