Descrizione

Centro collinare di antichissima origine, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; la sua economia è basata sull’industria e su un fiorente terziario. Oltre la metà dei castellani, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità è suddiviso tra la località di Pavona, il piccolo aggregato urbano di Santo Spirito e un certo numero di case sparse sui fondi. L’abitato è allungato con pianta compatta e regolare sull’orlo del cratere vulcanico che racchiude il lago Albano; questo ampio bacino, immoto e profondo, fa da specchio alle ampie faggete del Monte Cavo nonché ai lecci, ai platani, agli ontani e ai noccioli disposti sull’orlo della cerchia craterica. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Grottaferrata, è caratterizzato inoltre da fitti boschi di castagno, che ricoprono i poggi degradanti verso la pianura litoranea, alternandosi a ordinati filari di viti e di olivi. Lo stemma comunale raffigura un castello, fondato sulla superficie di un lago e munito di torri; su quella centrale troneggia San Michele Arcangelo.

Centro collinare di antichissima origine, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; la sua economia è basata sull’industria e su un fiorente terziario. Oltre la metà dei castellani, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità è suddiviso tra la località di Pavona, il piccolo aggregato urbano di Santo Spirito e un certo numero di case sparse sui fondi. L’abitato è allungato con pianta compatta e regolare sull’orlo del cratere vulcanico che racchiude il lago Albano; questo ampio bacino, immoto e profondo, fa da specchio alle ampie faggete del Monte Cavo nonché ai lecci, ai platani, agli ontani e ai noccioli disposti sull’orlo della cerchia craterica. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Grottaferrata, è caratterizzato inoltre da fitti boschi di castagno, che ricoprono i poggi degradanti verso la pianura litoranea, alternandosi a ordinati filari di viti e di olivi. Lo stemma comunale raffigura un castello, fondato sulla superficie di un lago e munito di torri; su quella centrale troneggia San Michele Arcangelo.

Storia

Conobbe la stabile presenza dell’uomo fin dal paleolitico superiore e, secondo la tradizione, ospitò in seguito la mitica città di Alba Longa, fondata da Ascanio, figlio di Enea, e distrutta nel VII secolo a.C. dal terzo re di Roma Tullo Ostilio. In età imperiale fu scelta come sede di sontuose dimore, tra cui quella grandiosa di Domiziano, provvista di teatro. Nel corso del XII secolo la famiglia genovese dei Gandolfi vi fece edificare un castello; quest’ultimo, passato sotto la signoria dei Savelli tra la fine del Duecento e il 1596, venne acquistato in seguito da papa Clemente VIII, che lo dichiarò dominio inalienabile della Santa Sede (1608), designandolo residenza estiva del pontefice. Dal 1871, per effetto della legge delle Guarentigie, confermata nel 1929 dai Patti lateranensi, il comune gode del diritto dell’extraterritorialità. Il secondo elemento del toponimo, legato alla famiglia che edificò il castello, riflette l’antroponimo germanico Gandulf, attestato a Farfa nell’anno 763 d.C. nella forma GANDOLFUS. Il complesso delle ville pontificie è composto da tre corpi unificati: villa Barberini, villa Cybo e il palazzo apostolico; quest’ultimo, costruito nel 1624 da Carlo Maderno su incarico di papa Urbano VIII e restaurato più volte, racchiude grandi sale decorate da pregevoli dipinti e arazzi nonché la Specola vaticana, osservatorio astronomico tra i più importanti d’Europa; gli splendidi giardini di villa Barberini, invece, inglobano i resti della dimora di Domiziano. Tra i monumenti del centro storico, urbanisticamente risistemato dal Bernini per volere di papa Alessandro VII, spiccano: la chiesa di San Tommaso di Villanova, a croce greca, con pilastri dorici e con una grande cupola decorata e affrescata dal Cortese e da Pietro da Cortona; villa Torlonia, circondata da un magnifico parco e adorna di statue neoclassiche. Tra le testimonianze d’età romana vanno invece menzionati alcuni ninfei e un condotto idrico che mantiene tuttora stabile il livello delle acque del lago Albano.

Conobbe la stabile presenza dell’uomo fin dal paleolitico superiore e, secondo la tradizione, ospitò in seguito la mitica città di Alba Longa, fondata da Ascanio, figlio di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ENEA'>Enea</a>, e distrutta nel VII secolo a.C. dal terzo re di Roma Tullo Ostilio. In età imperiale fu scelta come sede di sontuose dimore, tra cui quella grandiosa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DOMIZIANO'>Domiziano</a>, provvista di teatro. Nel corso del XII secolo la famiglia genovese dei Gandolfi vi fece edificare un castello; quest’ultimo, passato sotto la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SAVELLI'>Savelli</a> tra la fine del Duecento e il 1596, venne acquistato in seguito da papa Clemente VIII, che lo dichiarò dominio inalienabile della Santa Sede (1608), designandolo residenza estiva del pontefice. Dal 1871, per effetto della legge delle Guarentigie, confermata nel 1929 dai Patti lateranensi, il comune gode del diritto dell’extraterritorialità. Il secondo elemento del toponimo, legato alla famiglia che edificò il castello, riflette l’antroponimo germanico Gandulf, attestato a Farfa nell’anno 763 d.C. nella forma GANDOLFUS. Il complesso delle ville pontificie è composto da tre corpi unificati: villa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BARBERINI'>Barberini</a>, villa Cybo e il palazzo apostolico; quest’ultimo, costruito nel 1624 da Carlo Maderno su incarico di papa Urbano VIII e restaurato più volte, racchiude grandi sale decorate da pregevoli dipinti e arazzi nonché la Specola vaticana, osservatorio astronomico tra i più importanti d’Europa; gli splendidi giardini di villa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BARBERINI'>Barberini</a>, invece, inglobano i resti della dimora di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DOMIZIANO'>Domiziano</a>. Tra i monumenti del centro storico, urbanisticamente risistemato dal Bernini per volere di papa Alessandro VII, spiccano: la chiesa di San Tommaso di Villanova, a croce greca, con pilastri dorici e con una grande cupola decorata e affrescata dal Cortese e da Pietro da Cortona; villa Torlonia, circondata da un magnifico parco e adorna di statue neoclassiche. Tra le testimonianze d’età romana vanno invece menzionati alcuni ninfei e un condotto idrico che mantiene tuttora stabile il livello delle acque del lago Albano.

Economia

Le attività rurali, rappresentate dalla pesca d’acqua dolce e dalla produzione di ortaggi, uva da vino, frutta e olive, sono state messe in secondo piano dalla crescita dei settori secondario e terziario: l’industria include un certo numero di piccole e medie imprese attive principalmente nei comparti alimentare, del legno e dei metalli; un buon numero di esercizi commerciali e di servizi, tra i quali figurano il credito, le assicurazioni e alcune agenzie immobiliari, fanno del terziario il settore più dinamico. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita alcune case di riposo e le scuole dell’obbligo ma è privo di strutture culturali di rilievo; l’assistenza sanitaria è garantita dalla farmacia mentre l’apparato ricettivo appare commisurato alla domanda di accoglienza del periodo estivo.

Le attività rurali, rappresentate dalla pesca d’acqua dolce e dalla produzione di ortaggi, uva da vino, frutta e olive, sono state messe in secondo piano dalla crescita dei settori secondario e terziario: l’industria include un certo numero di piccole e medie imprese attive principalmente nei comparti alimentare, del legno e dei metalli; un buon numero di esercizi commerciali e di servizi, tra i quali figurano il credito, le assicurazioni e alcune agenzie immobiliari, fanno del terziario il settore più dinamico. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita alcune case di riposo e le scuole dell’obbligo ma è privo di strutture culturali di rilievo; l’assistenza sanitaria è garantita dalla farmacia mentre l’apparato ricettivo appare commisurato alla domanda di accoglienza del periodo estivo.

Relazioni

Nota soprattutto come residenza estiva dei pontefici e apprezzata per la sua posizione panoramica sulle sponde del lago Albano, è molto frequentata nei mesi più caldi, quando è possibile praticare vari sport acquatici e ammirare il pieno rigoglio della natura lungo i due itinerari naturalistici del comprensorio comunale: il “sentiero basso”, ombreggiato da una vegetazione di querce, lecci, castagni, salici, canneti e pioppi, e il “sentiero alto”, che collega i conventi di Palazzolo e dei cappuccini, snodandosi nella boscaglia tra grotte di tufo e resti di antichi acquedotti. Manifestazioni folcloristiche di grande richiamo sono la sagra delle pesche (ultima domenica di luglio) e quella del lattarino (settembre). Il Patrono San Sebastiano si festeggia la prima domenica di settembre.

Nota soprattutto come residenza estiva dei pontefici e apprezzata per la sua posizione panoramica sulle sponde del lago Albano, è molto frequentata nei mesi più caldi, quando è possibile praticare vari sport acquatici e ammirare il pieno rigoglio della natura lungo i due itinerari naturalistici del comprensorio comunale: il “sentiero basso”, ombreggiato da una vegetazione di querce, lecci, castagni, salici, canneti e pioppi, e il “sentiero alto”, che collega i conventi di Palazzolo e dei cappuccini, snodandosi nella boscaglia tra grotte di tufo e resti di antichi acquedotti. Manifestazioni folcloristiche di grande richiamo sono la sagra delle pesche (ultima domenica di luglio) e quella del lattarino (settembre). Il Patrono San Sebastiano si festeggia la prima domenica di settembre.

Località

Lago di Albano, Pavona, Tenuta Laghetto

Lago di Albano, Pavona, Tenuta Laghetto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel Gandolfo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.