Descrizione

Centro di origine medioevale con attività prevalentemente artigianale a manifatturiera. È un comune sparso con sede a Ràssina fin dal 1778 e costituito dalle località di: Calleta, Carda, Pieve Sòcana, Salutìo, Zenna. La comunità dei rassinesi ha un indice di vecchiaia superiore alla media. Il paesaggio presenta tratti collinari e montani con vegetazione composta di castagni, faggi, larici e abeti nelle zone più alte; il profilo geometrico è aspro e irregolare: le stesse località che costituiscono il comune hanno un'altitudine che varia dai 300 metri di Zenna agli 874 di Calleta. La fiamma posta sullo stemma, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, testimonia le lotte e gli assedi che si susseguirono nei vari periodi e che causarono gravi danni all'antica struttura. Il fuoco che arde vivace è, inoltre, un diretto riferimento al nome della comunità.  

Centro di origine medioevale con attività prevalentemente artigianale a manifatturiera. È un comune sparso con sede a Ràssina fin dal 1778 e costituito dalle località di: Calleta, Carda, Pieve Sòcana, Salutìo, Zenna. La comunità dei rassinesi ha un indice di vecchiaia superiore alla media. Il paesaggio presenta tratti collinari e montani con vegetazione composta di castagni, faggi, larici e abeti nelle zone più alte; il profilo geometrico è aspro e irregolare: le stesse località che costituiscono il comune hanno un'altitudine che varia dai 300 metri di Zenna agli 874 di Calleta. La fiamma posta sullo stemma, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, testimonia le lotte e gli assedi che si susseguirono nei vari periodi e che causarono gravi danni all'antica struttura. Il fuoco che arde vivace è, inoltre, un diretto riferimento al nome della comunità.  

Storia

Il primo documento ufficiale che attesti l'esistenza del comune risale al 1028. Furono signori della zona i Giammellini che dovettero però soccombere all'assedio del vescovo di Arezzo, Guido Torlati, e del conte di Pietramala. Il castello edificato a difesa della zona rimase di proprietà degli Ubertini fino al 1404 e fu sede di podesteria fino a che il granduca Pietro Leopoldo non ne ordinò il trasferimento a Rassina. I principali monumenti di quel periodo sono la Pieve di Socana (romanica), i resti etruschi nel retro della Pieve di Solana, la pieve di Sant'Antonino (sec. XI-XII) e la piccola Badia a Corvano. Il territorio del comune raggiunse l'assetto attuale nel 1808, quando furono staccate le frazioni di Talla, Pontenano, Capraia, Faltona e Bagnena, che costituirono il nuovo comune di Talla. Negli ultimi anni non si hanno notizie di particolari evoluzioni urbanistiche, economiche, sociali e culturali.  

Il primo documento ufficiale che attesti l'esistenza del comune risale al 1028. Furono signori della zona i Giammellini che dovettero però soccombere all'assedio del vescovo di Arezzo, Guido Torlati, e del conte di Pietramala. Il castello edificato a difesa della zona rimase di proprietà degli Ubertini fino al 1404 e fu sede di podesteria fino a che il granduca Pietro Leopoldo non ne ordinò il trasferimento a Rassina. I principali monumenti di quel periodo sono la Pieve di Socana (romanica), i resti etruschi nel retro della Pieve di Solana, la pieve di Sant'Antonino (sec. XI-XII) e la piccola Badia a Corvano. Il territorio del comune raggiunse l'assetto attuale nel 1808, quando furono staccate le frazioni di Talla, Pontenano, Capraia, Faltona e Bagnena, che costituirono il nuovo comune di Talla. Negli ultimi anni non si hanno notizie di particolari evoluzioni urbanistiche, economiche, sociali e culturali.  

Economia

La principale fonte di reddito proviene dal settore manifatturiero (materiale da costruzione, mobilifici), ma anche da una fervida attività artigianale che consiste soprattutto nella lavorazione del legno. A sostegno delle strutture produttive operano in paese il Consorzio agrario provinciale di Arezzo, il Consorzio produttori latte Maremma. Oltre ai servizi pubblici consueti a livello comunale (compresi quelli postali e bancari), non si registrano altre particolari strutture al servizio del cittadino: fanno eccezione il consultorio socio-familiare e l'istituto per anziani, entrambi con sede a Rassina. Le strutture scolastiche esistenti sono minime, in quanto consentono esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo, mentre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado gli studenti devono recarsi fuori dal comune. La diffusione della cultura, in un paese in cui si conduce una vita appartata e poco aperta al nuovo, è piuttosto scarsa, anche a causa della mancanza di musei, biblioteche, emittenti radiofoniche o televisive locali. Complessivamente adeguate a soddisfare una molteplicità di esigenze sono le strutture sportive, che comprendono più maneggi e un palazzetto dello sport comunale con sede a Rassina. I centri sanitari sono quelli ordinari ambulatoriali ma non è presente un servizio di pronto intervento.  

La principale fonte di reddito proviene dal settore manifatturiero (materiale da costruzione, mobilifici), ma anche da una fervida attività artigianale che consiste soprattutto nella lavorazione del legno. A sostegno delle strutture produttive operano in paese il Consorzio agrario provinciale di Arezzo, il Consorzio produttori latte Maremma. Oltre ai servizi pubblici consueti a livello comunale (compresi quelli postali e bancari), non si registrano altre particolari strutture al servizio del cittadino: fanno eccezione il consultorio socio-familiare e l'istituto per anziani, entrambi con sede a Rassina. Le strutture scolastiche esistenti sono minime, in quanto consentono esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo, mentre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado gli studenti devono recarsi fuori dal comune. La diffusione della cultura, in un paese in cui si conduce una vita appartata e poco aperta al nuovo, è piuttosto scarsa, anche a causa della mancanza di musei, biblioteche, emittenti radiofoniche o televisive locali. Complessivamente adeguate a soddisfare una molteplicità di esigenze sono le strutture sportive, che comprendono più maneggi e un palazzetto dello sport comunale con sede a Rassina. I centri sanitari sono quelli ordinari ambulatoriali ma non è presente un servizio di pronto intervento.  

Relazioni

Sebbene le comunicazioni siano piuttosto difficoltose, il turismo, abbastanza sviluppato, costituisce una forte risorsa per il paese. Soprattutto il Casentino è una forte attrattiva in quanto i suoi boschi offrono un'ottima opportunità a cercatori di funghi e a cacciatori, oltre ad essere meta di distensive passeggiate. Non vi sono richiami per particolari attività sportive e perciò, da questo punto di vista,  sono poco rilevanti i rapporti con i centri vicini. Non vi è presenza di sagre o feste religiose; l'unica attrattiva è costituita dalla mostra-mercato artigiano. La festa del patrono S. Martino si celebra il giorno 11 novembre. Dal 1992 è gemellata con Champcevinel (Francia). Fra i personaggi storici famosi, degni di menzione sono: Nicolò da Rassina, valoroso condottiero al servizio di Papa Clemente VII; Benedetto Rassinesi, governatore del granducato, morto a Creta durante una battaglia contro i Turchi; il famoso predicatore fra' Bartolomeo.

Sebbene le comunicazioni siano piuttosto difficoltose, il turismo, abbastanza sviluppato, costituisce una forte risorsa per il paese. Soprattutto il Casentino è una forte attrattiva in quanto i suoi boschi offrono un'ottima opportunità a cercatori di funghi e a cacciatori, oltre ad essere meta di distensive passeggiate. Non vi sono richiami per particolari attività sportive e perciò, da questo punto di vista,  sono poco rilevanti i rapporti con i centri vicini. Non vi è presenza di sagre o feste religiose; l'unica attrattiva è costituita dalla mostra-mercato artigiano. La festa del patrono S. Martino si celebra il giorno 11 novembre. Dal 1992 è gemellata con Champcevinel (Francia). Fra i personaggi storici famosi, degni di menzione sono: Nicolò da Rassina, valoroso condottiero al servizio di Papa Clemente VII; Benedetto Rassinesi, governatore del granducato, morto a Creta durante una battaglia contro i Turchi; il famoso predicatore fra' Bartolomeo.

Località

Calletta, Carda, Casalecchio, Chiesa di Ornina, Montanina, Pieve a Socana, Rassina, Salutio, San Martino, Santa Maria di Carda, Tulliano, Zenna

Calletta, Carda, Casalecchio, Chiesa di Ornina, Montanina, Pieve a Socana, Rassina, Salutio, San Martino, Santa Maria di Carda, Tulliano, Zenna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel Focognano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.