Descrizione

Comune di origine alto-medievale ubicato in un'area collinare, i cui proventi sono legati principalmente alle attività agricole e al turismo in via di sviluppo. La comunità dei castagnoli, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, tende a distribuirsi in modo poco articolato su tutto il territorio: è elevato il numero delle abitazioni sparse nell'agro castagnolo, che si affiancano ad altri fenomeni di dispersione delle sedi umane, come i minuscoli aggregati urbani di Castagna Vecchia, Chiavoni, Colle Maccherone e Villa Ruzzi; i più consistenti abitati di Ronzano, di Santa Maria e del capoluogo comunale risultano sospesi in una sorta di immobilità edilizia o sono vittima dello spopolamento. Il profilo geometrico del territorio comunale è mosso ma privo di asprezza, al pari del paesaggio, che riflette l'armonia di forme e di colori della morbida Valle Siciliana, zona fertile e amena bagnata dal torrente Mavone.

Comune di origine alto-medievale ubicato in un'area collinare, i cui proventi sono legati principalmente alle attività agricole e al turismo in via di sviluppo. La comunità dei castagnoli, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore ai valori medi, tende a distribuirsi in modo poco articolato su tutto il territorio: è elevato il numero delle abitazioni sparse nell'agro castagnolo, che si affiancano ad altri fenomeni di dispersione delle sedi umane, come i minuscoli aggregati urbani di Castagna Vecchia, Chiavoni, Colle Maccherone e Villa Ruzzi; i più consistenti abitati di Ronzano, di Santa Maria e del capoluogo comunale risultano sospesi in una sorta di immobilità edilizia o sono vittima dello spopolamento. Il profilo geometrico del territorio comunale è mosso ma privo di asprezza, al pari del paesaggio, che riflette l'armonia di forme e di colori della morbida Valle Siciliana, zona fertile e amena bagnata dal torrente Mavone.

Storia

Il borgo sorse in epoca alto-medievale in un sito d'altura e con le fortificazioni di cui fu munito fin dal principio difese la sua popolazione dalle incursioni barbariche; infeudato ai conti di Penne, già nel XII secolo veniva ceduto ai Pagliara; passando quindi attraverso la signoria degli Orsini venne infine sotto il controllo dei Mendoza. Oltre che delle frequenti consegne, si è tramandata la memoria dei cruenti saccheggi perpetrati dal brigante Santucci nel 1683 e da un gruppo di insorti contro il regime napoleonico nel 1807. L'abbazia di Santa Maria a Ronzano, che si erge a poca distanza dall'abitato, rappresenta una delle testimonianze più significative del romanico abruzzese e conserva mirabili affreschi del 1181: la parte centrale della monumentale costruzione, eretta nel XII secolo, sporge rispetto a quelle laterali e sopra l'abside mediana svetta un campanile a vela. All'ingresso del capoluogo comunale, in posizione scenografica accanto al Parco della Rimembranza, sorge la chiesa di Sant'Andrea; nel centro storico si impongono all'attenzione del visitatore alcuni edifici adorni di portali, finestre e stemmi in pietra.

Il borgo sorse in epoca alto-medievale in un sito d'altura e con le fortificazioni di cui fu munito fin dal principio difese la sua popolazione dalle incursioni barbariche; infeudato ai conti di Penne, già nel XII secolo veniva ceduto ai Pagliara; passando quindi attraverso la signoria degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> venne infine sotto il controllo dei Mendoza. Oltre che delle frequenti consegne, si è tramandata la memoria dei cruenti saccheggi perpetrati dal brigante Santucci nel 1683 e da un gruppo di insorti contro il regime napoleonico nel 1807. L'abbazia di Santa Maria a Ronzano, che si erge a poca distanza dall'abitato, rappresenta una delle testimonianze più significative del romanico abruzzese e conserva mirabili affreschi del 1181: la parte centrale della monumentale costruzione, eretta nel XII secolo, sporge rispetto a quelle laterali e sopra l'abside mediana svetta un campanile a vela. All'ingresso del capoluogo comunale, in posizione scenografica accanto al Parco della Rimembranza, sorge la chiesa di Sant'Andrea; nel centro storico si impongono all'attenzione del visitatore alcuni edifici adorni di portali, finestre e stemmi in pietra.

Economia

In questo angolo dell'entroterra abruzzese, un po' decentrato rispetto ai punti nevralgici della provincia e della regione, la popolazione conduce la propria esistenza seguendo ritmi pacati e precetti di antica tradizione. Si vive dell'agricoltura, che produce cereali, ortaggi, uva e olive, della lavorazione artigianale degli insaccati e del modesto movimento turistico; i servizi sono pressoché assenti. Il quadro delle attività economiche determina modesti valori di reddito ed è all'origine del malcontento dei giovani, allettati da prospettive di maggiore benessere e scoraggiati dall'immobilismo sociale che scaturisce, fra l'altro, dalla scarsa dotazione di infrastrutture. Nel comune sono presenti esclusivamente gli ordinari uffici municipali e postali; le strutture scolastiche si limitano ad una scuola materna e ad una elementare, quelle sanitarie ad una farmacia; la scarsità di strutture culturali priva la popolazione degli strumenti indispensabili alla propria crescita; la mancanza di un apparato ricettivo, inoltre, appare come il necessario corollario della mancanza di stimoli che compromette seriamente le possibilità di sviluppo futuro dell'area.

In questo angolo dell'entroterra abruzzese, un po' decentrato rispetto ai punti nevralgici della provincia e della regione, la popolazione conduce la propria esistenza seguendo ritmi pacati e precetti di antica tradizione. Si vive dell'agricoltura, che produce cereali, ortaggi, uva e olive, della lavorazione artigianale degli insaccati e del modesto movimento turistico; i servizi sono pressoché assenti. Il quadro delle attività economiche determina modesti valori di reddito ed è all'origine del malcontento dei giovani, allettati da prospettive di maggiore benessere e scoraggiati dall'immobilismo sociale che scaturisce, fra l'altro, dalla scarsa dotazione di infrastrutture. Nel comune sono presenti esclusivamente gli ordinari uffici municipali e postali; le strutture scolastiche si limitano ad una scuola materna e ad una elementare, quelle sanitarie ad una farmacia; la scarsità di strutture culturali priva la popolazione degli strumenti indispensabili alla propria crescita; la mancanza di un apparato ricettivo, inoltre, appare come il necessario corollario della mancanza di stimoli che compromette seriamente le possibilità di sviluppo futuro dell'area.

Relazioni

La penuria di strutture di servizio penalizza le molteplici attrattive della zona; nelle condizioni attuali i rapporti di questo comune con i centri limitrofi sono determinati dall'accentuata mobilità della popolazione locale, costretta a cercare risposta a molte delle sue esigenze oltre i confini del comprensorio. La festa del Patrono S. Pietro si celebra il 29 aprile.

La penuria di strutture di servizio penalizza le molteplici attrattive della zona; nelle condizioni attuali i rapporti di questo comune con i centri limitrofi sono determinati dall'accentuata mobilità della popolazione locale, costretta a cercare risposta a molte delle sue esigenze oltre i confini del comprensorio. La festa del Patrono S. Pietro si celebra il 29 aprile.

Località

Castagna Vecchia, Chiavoni, Ronzano, Santa Maria, Villa Ruzzi, Villa Salsa

Castagna Vecchia, Chiavoni, Ronzano, Santa Maria, Villa Ruzzi, Villa Salsa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel Castagna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.