Descrizione

Cittadina rivierasca di pianura, cui è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; di antiche origini, basa la sua economia su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I cassanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, in cui si trovano sorgenti di acque solforose e alcaline, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, posto su un rilievo calcareo, nel cui centro storico si possono ammirare l’architettura delle fontane risalenti al 1700, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un liocorno d’oro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Cittadina rivierasca di pianura, cui è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; di antiche origini, basa la sua economia su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I cassanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, in cui si trovano sorgenti di acque solforose e alcaline, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, posto su un rilievo calcareo, nel cui centro storico si possono ammirare l’architettura delle fontane risalenti al 1700, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un liocorno d’oro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Abitata fin da età neolitica, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella grotta Sant’Angelo, si ritiene sorta sul luogo o nelle vicinanze di Cosa o Cossa, località fondata dagli enotri, sottoposta a Sibari e con questa distrutta dai crotoniati. Famosa colonia della Magna Grecia e municipio romano, deriva il toponimo, Cassano fino al 1863, dal personale latino CASSIUS, col suffisso -ANUS. Antica sede episcopale e gastaldato longobardo, fu più volte attaccata e saccheggiata dai saraceni. Nella seconda metà del XIII secolo, venne infeudata a Iccerio de Mignac, cui subentrò Roberto d’Aunay, la cui figlia la portò in dote a Ludovico di Fiandra. Assegnata in seguito ai Sangineto e ai Sanseverino, dalla prima metà del 1600 all’abolizione del feudalesimo appartenne ai Serra. Inclusa nel cantone di Castrovillari, ai tempi della Repubblica Partenopea, all’inizio del XIX secolo fu occupata dai francesi, che ne fecero il capoluogo dapprima di un governo, comprendente diverse università, e poi di un circondario, nella cui giurisdizione i Borboni conservarono Civita e Francavilla Marittima. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la medievale cattedrale della Natività, con cripta di epoca normanna e pregevoli opere d’arte; il santuario di Santa Maria della Catena, del XVI secolo; la chiesa di San Francesco di Paola; i ruderi del castello della Pietra; il castello feudale, detto “La Bufolara”, e i resti di un cenobio basiliano, sul monte San Marco.

Abitata fin da età neolitica, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella grotta Sant’Angelo, si ritiene sorta sul luogo o nelle vicinanze di Cosa o Cossa, località fondata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ENOTRI'>enotri</a>, sottoposta a Sibari e con questa distrutta dai crotoniati. Famosa colonia della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=MAGNAGRECIA'>Magna Grecia</a> e municipio romano, deriva il toponimo, Cassano fino al 1863, dal personale latino CASSIUS, col suffisso -ANUS. Antica sede episcopale e gastaldato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a>, fu più volte attaccata e saccheggiata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENI'>saraceni</a>. Nella seconda metà del XIII secolo, venne infeudata a Iccerio de Mignac, cui subentrò Roberto d’Aunay, la cui figlia la portò in dote a Ludovico di Fiandra. Assegnata in seguito ai Sangineto e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>, dalla prima metà del 1600 all’abolizione del feudalesimo appartenne ai Serra. Inclusa nel cantone di Castrovillari, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica Partenopea</a>, all’inizio del XIX secolo fu occupata dai francesi, che ne fecero il capoluogo dapprima di un governo, comprendente diverse università, e poi di un circondario, nella cui giurisdizione i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONI'>Borboni</a> conservarono Civita e Francavilla Marittima. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la medievale cattedrale della Natività, con cripta di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNA'>normanna</a> e pregevoli opere d’arte; il santuario di Santa Maria della Catena, del XVI secolo; la chiesa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANFRANCESCODIPAOLA'>San Francesco di Paola</a>; i ruderi del castello della Pietra; il castello feudale, detto “La Bufolara”, e i resti di un cenobio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BASILIANO'>basiliano</a>, sul monte San Marco.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 18 e di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cantieristico, edile, estrattivo, metallurgico, del vetro, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di laterizi, oltre che di strumenti ottici e fotografici. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva, basata soprattutto sul commercio al dettaglio, arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. È possibile frequentale le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire delle biblioteche comunale e diocesana, del museo archeologico nazionale della Sibaritide e di quello diocesano di arte sacra. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche la stampa e le emittenti radiotelevisive del posto. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio fornito dalla locale clinica privata.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 18 e di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cantieristico, edile, estrattivo, metallurgico, del vetro, della gioielleria e oreficeria; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di laterizi, oltre che di strumenti ottici e fotografici. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva, basata soprattutto sul commercio al dettaglio, arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. È possibile frequentale le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire delle biblioteche comunale e diocesana, del museo archeologico nazionale della Sibaritide e di quello diocesano di arte sacra. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche la stampa e le emittenti radiotelevisive del posto. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio fornito dalla locale clinica privata.

Relazioni

Stazione balneare e termale (terme Sibarite), registra un consistente movimento di turisti, attratti anche dal parco archeologico di Sibari e dalla grotta Sant’Angelo, antica cava di gesso, con stalattiti e stalagmiti. Molto frequentata pure per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi in genere. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: i festeggiamenti del Carnevale: “Ppi curr ‘u puorcu” (giostra del maiale); la fiera di Sibari, il primo settembre; la “Messa della Stella”, a dicembre, e il premio letterario Sibaris-Magna Grecia, ad agosto. La festa patronale, dedicata al Santissimo Crocifisso, viene celebrata il primo venerdì di marzo.

Stazione balneare e termale (terme Sibarite), registra un consistente movimento di turisti, attratti anche dal parco archeologico di Sibari e dalla grotta Sant’Angelo, antica cava di gesso, con stalattiti e stalagmiti. Molto frequentata pure per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per i servizi in genere. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: i festeggiamenti del Carnevale: “Ppi curr ‘u puorcu” (giostra del maiale); la fiera di Sibari, il primo settembre; la “Messa della Stella”, a dicembre, e il premio letterario Sibaris-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=MAGNAGRECIA'>Magna Grecia</a>, ad agosto. La festa patronale, dedicata al Santissimo Crocifisso, viene celebrata il primo venerdì di marzo.

Località

Bruscata, Doria, Fuscolaro, Gli Stombi, I Tre Ponti, Il Porcile, Il Porro, La Volta del Forno, Laccata, Laghi di Sibari, Lauropoli, Le Caselle, Marina di Sibari, Masseria Brichetto, Masseria Murata, Masseria Scorza, Olmo Torto, Pantano Rotondo, Piano Scafo-Lattughelle, Sibari, Torre della Chiesa

Bruscata, Doria, Fuscolaro, Gli Stombi, I Tre Ponti, Il Porcile, Il Porro, La Volta del Forno, Laccata, Laghi di Sibari, Lauropoli, Le Caselle, Marina di Sibari, Masseria Brichetto, Masseria Murata, Masseria Scorza, Olmo Torto, Pantano Rotondo, Piano Scafo-Lattughelle, Sibari, Torre della Chiesa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cassano all'Ionio rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.