Descrizione

"Comune sparso" di pianura, dalle antiche origini, con sede in Casei; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. La comunità dei casellesi presenta un elevato indice di vecchiaia e si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia, anche nelle località di Gerola Nuova e Magenta. Il territorio comunale, comprendente le isole amministrative di Patireta, Regione Canale e Ronchi di Cornale, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è uno scudo "troncato" in cui sono raffigurati un'aquila nera coronata su sfondo aureo e un leone d'oro, su fondo azzurro, accompagnato in capo da due lettere C maiuscole.

"Comune sparso" di pianura, dalle antiche origini, con sede in Casei; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. La comunità dei casellesi presenta un elevato indice di vecchiaia e si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia, anche nelle località di Gerola Nuova e Magenta. Il territorio comunale, comprendente le isole amministrative di Patireta, Regione Canale e Ronchi di Cornale, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è uno scudo "troncato" in cui sono raffigurati un'aquila nera coronata su sfondo aureo e un leone d'oro, su fondo azzurro, accompagnato in capo da due lettere C maiuscole.

Storia

Il suo toponimo viene riportato al latino CASELLUM, che significa 'casa' o 'capanna'. Superate le invasioni barbariche, si avviò pian piano verso un periodo di rifioritura e di conversione al cattolicesimo. Fu lo stesso Liutprando, re longobardo, ad intervenire in favore della Chiesa, riscattando le spoglie di Sant'Agostino dalle mani dei saraceni e facendo erigere una chiesa in onore di questo Santo (l'attuale Santuario della Madonna delle Grazie di Sant'Agostino). Le altre notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di ripetuti passaggi di proprietà: infatti, dopo essere appartenuto dalla metà del X secolo al monastero di San Salvatore di Pavia, passò negli anni Mille sotto l'influenza del vescovo di Tortona e in seguito del comune di Pavia e della famiglia Isimbardi. Nel 1355 divenne feudo dei Beccaria, ai quali subentrarono i Torelli di Ferrara, che ne conservarono il possesso fino al XIX secolo, escluso il periodo delle dominazioni francese ed austriaca. Dal punto di vista monumentale, oltre ai resti del castello medievale, delle mura e del castello del XVI secolo, che sostituì il precedente, degne di nota sono la trecentesca chiesa parrocchiale, in stile gotico, dedicata a San Giovanni Battista, e l'antica canonica risalente al 1400.

Il suo toponimo viene riportato al latino CASELLUM, che significa 'casa' o 'capanna'. Superate le invasioni barbariche, si avviò pian piano verso un periodo di rifioritura e di conversione al cattolicesimo. Fu lo stesso Liutprando, re longobardo, ad intervenire in favore della Chiesa, riscattando le spoglie di Sant'Agostino dalle mani dei saraceni e facendo erigere una chiesa in onore di questo Santo (l'attuale Santuario della Madonna delle Grazie di Sant'Agostino). Le altre notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di ripetuti passaggi di proprietà: infatti, dopo essere appartenuto dalla metà del X secolo al monastero di San Salvatore di Pavia, passò negli anni Mille sotto l'influenza del vescovo di Tortona e in seguito del comune di Pavia e della famiglia Isimbardi. Nel 1355 divenne feudo dei Beccaria, ai quali subentrarono i Torelli di Ferrara, che ne conservarono il possesso fino al XIX secolo, escluso il periodo delle dominazioni francese ed austriaca. Dal punto di vista monumentale, oltre ai resti del castello medievale, delle mura e del castello del XVI secolo, che sostituì il precedente, degne di nota sono la trecentesca chiesa parrocchiale, in stile gotico, dedicata a San Giovanni Battista, e l'antica canonica risalente al 1400.

Economia

A parte la sede dell'amministrazione comunale, la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi postali, non se ne registrano altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo, attraverso diverse aziende agricole, anche grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento avicolo. Nell'industria è rilevante la presenza delle fabbriche alimentari, chimiche e per la realizzazione di materiali da costruzione; a queste si affiancano alcune imprese edili ed uno zuccherificio. Il terziario è composto da una buona rete distributiva e dall'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, va segnalato l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolari, né di strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria, mentre mancano strutture destinate all'approfondimento culturale; il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l'informazione è svolto, in parte, dalle iniziative della locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive permettono, oltre alla ristorazione, anche il soggiorno, grazie alla presenza di esercizi alberghieri, e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

A parte la sede dell'amministrazione comunale, la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi postali, non se ne registrano altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo, attraverso diverse aziende agricole, anche grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento avicolo. Nell'industria è rilevante la presenza delle fabbriche alimentari, chimiche e per la realizzazione di materiali da costruzione; a queste si affiancano alcune imprese edili ed uno zuccherificio. Il terziario è composto da una buona rete distributiva e dall'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, va segnalato l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non dispone di servizi pubblici particolari, né di strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria, mentre mancano strutture destinate all'approfondimento culturale; il compito di salvaguardare e diffondere la cultura e l'informazione è svolto, in parte, dalle iniziative della locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive permettono, oltre alla ristorazione, anche il soggiorno, grazie alla presenza di esercizi alberghieri, e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, data la mancanza di attrattive particolari, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie a varie iniziative industriali in grado di attirare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore. Tra questi meritano di essere citati la benedizione degli animali domestici, che ha luogo a gennaio e che deriva da un'antica tradizione legata al culto di Sant'Antonio Abate, e il carnevale in piazza, con sfilata di carri allegorici e distribuzione di frittelle. La festa del Patrono, San Fortunato, si celebra la terza domenica di ottobre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate, data la mancanza di attrattive particolari, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie a varie iniziative industriali in grado di attirare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore. Tra questi meritano di essere citati la benedizione degli animali domestici, che ha luogo a gennaio e che deriva da un'antica tradizione legata al culto di Sant'Antonio Abate, e il carnevale in piazza, con sfilata di carri allegorici e distribuzione di frittelle. La festa del Patrono, San Fortunato, si celebra la terza domenica di ottobre.

Località

Casei, Gerola, Gerola Nuova, Magenta, Patirete, Regione Canale, Ronchi di Cornale

Casei, Gerola, Gerola Nuova, Magenta, Patirete, Regione Canale, Ronchi di Cornale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casei Gerola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.