Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole, affiancate di recente da un modesto sviluppo industriale. I casellesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Gerrone, Bruzzelle, Cascina Oratorio, Isola e Piardello; il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio comunale, che si affaccia, con ampi e geometrici appezzamenti coltivati, sul corso del fiume Po, è ricco di risorse idriche e presenta un profilo geometrico estremamente regolare, quasi privo di variazioni altimetriche. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato è pianeggiante.

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole, affiancate di recente da un modesto sviluppo industriale. I casellesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Gerrone, Bruzzelle, Cascina Oratorio, Isola e Piardello; il comune sta attraversando una fase di espansione edilizia. Il territorio comunale, che si affaccia, con ampi e geometrici appezzamenti coltivati, sul corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, è ricco di risorse idriche e presenta un profilo geometrico estremamente regolare, quasi privo di variazioni altimetriche. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato è pianeggiante.

Storia

Il toponimo deve la sua origine al nome di un'antica casata feudale che prese ad esercitare i suoi diritti su questa parte di territorio nel 1262. I primi documenti che ne attestano l'esistenza risalgono al X secolo: il borgo, che si chiamava all'epoca Caselle Po, si trovava allora sulla riva destra del fiume e faceva pertanto parte dei domini di Piacenza, cui risulterà soggetto anche nel XIII secolo. Il continuo mutare del corso del Po e i conseguenti cambiamenti della natura del terreno hanno sempre condizionato lo sviluppo dell'abitato: l'allagamento di terreni destinati a coltura e l'emergere di isole alluvionali, lembi paludosi o lande ghiaiose complicavano la vita agli abitanti; i Landi decisero pertanto, alla fine del Cinquecento, di deviare definitivamente il corso del fiume per porre fine al disordine idraulico della regione. Passò così dalla riva destra alla sinistra del Po e da quel momento si trovò al centro delle contese tra il ducato di Parma e Piacenza e quello di Milano. La controversia ebbe fine solo con la creazione della Repubblica Cisalpina, dopo l'avvento di Napoleone, che portò la zona nell'orbita lombarda. Nel patrimonio storico-architettonico figurano i resti dell'antico castello, di cui rimane oggi soltanto una torre e parte dell'originaria struttura, in pessimo stato di conservazione. All'architettura sacra appartiene la chiesa parrocchiale, costruita sull'area occupata un tempo da un precedente edificio di culto, per almeno tre volte distrutto dalle piene del fiume Po.

Il toponimo deve la sua origine al nome di un'antica casata feudale che prese ad esercitare i suoi diritti su questa parte di territorio nel 1262. I primi documenti che ne attestano l'esistenza risalgono al X secolo: il borgo, che si chiamava all'epoca Caselle Po, si trovava allora sulla riva destra del fiume e faceva pertanto parte dei domini di Piacenza, cui risulterà soggetto anche nel XIII secolo. Il continuo mutare del corso del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> e i conseguenti cambiamenti della natura del terreno hanno sempre condizionato lo sviluppo dell'abitato: l'allagamento di terreni destinati a coltura e l'emergere di isole alluvionali, lembi paludosi o lande ghiaiose complicavano la vita agli abitanti; i Landi decisero pertanto, alla fine del Cinquecento, di deviare definitivamente il corso del fiume per porre fine al disordine idraulico della regione. Passò così dalla riva destra alla sinistra del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> e da quel momento si trovò al centro delle contese tra il ducato di Parma e Piacenza e quello di Milano. La controversia ebbe fine solo con la creazione della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=REPUBBLICACISALPINA'>Repubblica Cisalpina</a>, dopo l'avvento di Napoleone, che portò la zona nell'orbita lombarda. Nel patrimonio storico-architettonico figurano i resti dell'antico castello, di cui rimane oggi soltanto una torre e parte dell'originaria struttura, in pessimo stato di conservazione. All'architettura sacra appartiene la chiesa parrocchiale, costruita sull'area occupata un tempo da un precedente edificio di culto, per almeno tre volte distrutto dalle piene del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>.

Economia

Non si registra la presenza di uffici di rilievo, se si eccettuano quelli destinati al normale funzionamento dei servizi municipali e postali. Il sindaco è chiamato, all'occorrenza, ad assolvere le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista la mancanza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'agricoltura occupa ancora un ruolo di preminenza nel panorama delle attività produttive locali: si coltivano cereali, foraggi e ortaggi e si pratica con successo la zootecnia: si allevano bovini da latte e da carne e soprattutto suini. Lo sviluppo delle attività industriali si è registrato nei comparti dell'abbigliamento e della metallurgia; ad essi si affianca una discreta attività edilizia. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei casellesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete distributiva, dalle dimensioni non significative, completa il quadro delle attività del terziario. Privo di servizi pubblici particolarmente significativi, il comune non mette a disposizione della cittadinanza strutture sociali di rilievo; nelle scuole locali si possono frequentare tutte le classi dell'obbligo, mentre non si rileva la presenza di strutture destinate alla conservazione e promozione del patrimonio culturale, quali biblioteche, musei, pinacoteche o gallerie. Le strutture ricettive si limitano a pochi esercizi di ristorazione; quelle sanitarie offrono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Non si registra la presenza di uffici di rilievo, se si eccettuano quelli destinati al normale funzionamento dei servizi municipali e postali. Il sindaco è chiamato, all'occorrenza, ad assolvere le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista la mancanza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'agricoltura occupa ancora un ruolo di preminenza nel panorama delle attività produttive locali: si coltivano cereali, foraggi e ortaggi e si pratica con successo la zootecnia: si allevano bovini da latte e da carne e soprattutto suini. Lo sviluppo delle attività industriali si è registrato nei comparti dell'abbigliamento e della metallurgia; ad essi si affianca una discreta attività edilizia. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei casellesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete distributiva, dalle dimensioni non significative, completa il quadro delle attività del terziario. Privo di servizi pubblici particolarmente significativi, il comune non mette a disposizione della cittadinanza strutture sociali di rilievo; nelle scuole locali si possono frequentare tutte le classi dell'obbligo, mentre non si rileva la presenza di strutture destinate alla conservazione e promozione del patrimonio culturale, quali biblioteche, musei, pinacoteche o gallerie. Le strutture ricettive si limitano a pochi esercizi di ristorazione; quelle sanitarie offrono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

La sua vocazione rurale e la consistenza della sua struttura interna sono alla base delle sue relazioni con i centri vicini: i rapporti sono dettati dalla necessità di spostarsi per proseguire gli studi oltre le scuole dell'obbligo, per lavorare, per fare acquisti beneficiando di un'offerta commerciale più articolata ed interessante, per godere dell'assistenza sanitaria o accedere a tutti i servizi non disponibili sul posto. Se si esclude la fiera di merci e bestiame che ha luogo in settembre, non vi sono appuntamenti del folclore o della tradizione religiosa in grado di attirare visitatori in quantità rilevante. La festa del Patrono, S. Savino, si celebra la quarta domenica di ottobre.

La sua vocazione rurale e la consistenza della sua struttura interna sono alla base delle sue relazioni con i centri vicini: i rapporti sono dettati dalla necessità di spostarsi per proseguire gli studi oltre le scuole dell'obbligo, per lavorare, per fare acquisti beneficiando di un'offerta commerciale più articolata ed interessante, per godere dell'assistenza sanitaria o accedere a tutti i servizi non disponibili sul posto. Se si esclude la fiera di merci e bestiame che ha luogo in settembre, non vi sono appuntamenti del folclore o della tradizione religiosa in grado di attirare visitatori in quantità rilevante. La festa del Patrono, S. Savino, si celebra la quarta domenica di ottobre.

Località

Bruzzelle, Cascina Oratorio, Gerrone, Isola, Piardello

Bruzzelle, Cascina Oratorio, Gerrone, Isola, Piardello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Caselle Landi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.