Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine antica, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da modeste attività industriali. I casaschesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra gli aggregati urbani minori di Magrassi, Poggio, Polverola, San Martino, nonché numerose case sparse. Il territorio, un tempo vi si coltivava l’ulivo, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 206 a un massimo di 460 metri sul livello del mare. L’abitato si allinea ai due lati della strada tortuosa che collega le valli Curone e Grue.

Piccola comunità collinare, di origine antica, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da modeste attività industriali. I casaschesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra gli aggregati urbani minori di Magrassi, Poggio, Polverola, San Martino, nonché numerose case sparse. Il territorio, un tempo vi si coltivava l’ulivo, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 206 a un massimo di 460 metri sul livello del mare. L’abitato si allinea ai due lati della strada tortuosa che collega le valli Curone e Grue.

Storia

Le prime attestazioni del suo toponimo risalgono all’epoca medievale, precisamente all’anno 1688, con forme di “Cassascus” e “Casascus”. Fondata in epoca preromana, venne abitata molto probabilmente da popoli di origine ligure, che, insieme ai veneti, occupavano tutta la parte dell’Italia settentrionale. Durante il periodo medievale appartenne prima al vescovato poi al vicino comune di Tortona a cui venne confermata, nel 1220, da parte dell’imperatore Federico II. Gli anni che seguirono testimoniarono il suo passaggio a numerose signorie locali, tra cui quella degli Opizzoni, dei Malaspina, dei marchesi Busseti di Milano e dei Guidobono Cavalchini. Tra i pochi emblemi monumentali figura la moderna parrocchiale di Santo Stefano, costruita nel 1928 sull’area di un’antica chiesa di cui si riconoscono ancora alcuni tratti di muratura su cui è scolpita una croce.

Le prime attestazioni del suo toponimo risalgono all’epoca medievale, precisamente all’anno 1688, con forme di “Cassascus” e “Casascus”. Fondata in epoca preromana, venne abitata molto probabilmente da popoli di origine ligure, che, insieme ai veneti, occupavano tutta la parte dell’Italia settentrionale. Durante il periodo medievale appartenne prima al vescovato poi al vicino comune di Tortona a cui venne confermata, nel 1220, da parte dell’imperatore Federico II. Gli anni che seguirono testimoniarono il suo passaggio a numerose signorie locali, tra cui quella degli Opizzoni, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MALASPINA'>Malaspina</a>, dei marchesi Busseti di Milano e dei Guidobono Cavalchini. Tra i pochi emblemi monumentali figura la moderna parrocchiale di Santo Stefano, costruita nel 1928 sull’area di un’antica chiesa di cui si riconoscono ancora alcuni tratti di muratura su cui è scolpita una croce.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura costituisce la principale fonte di reddito della popolazione, si coltivano: cereali, frumento, foraggi, uva e altra frutta (in particolare pesche, mele e fragole); si pratica anche l’allevamento di avicoli. L’industria è costituita da piccole realtà produttive che operano nei comparti: edile, alimentare e di produzione delle macchine per l’agricoltura. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono anche un agriturismo, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario localmente non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura costituisce la principale fonte di reddito della popolazione, si coltivano: cereali, frumento, foraggi, uva e altra frutta (in particolare pesche, mele e fragole); si pratica anche l’allevamento di avicoli. L’industria è costituita da piccole realtà produttive che operano nei comparti: edile, alimentare e di produzione delle macchine per l’agricoltura. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono anche un agriturismo, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario localmente non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

La sua appartenenza alla Comunità montana la rende meta di escursioni da parte degli amanti della natura e di chiunque voglia trascorrere dei piacevoli soggiorni all’insegna della tranquillità e della degustazione delle specialità enogastronomiche locali, tra cui figurano i pregiati tartufi e funghi. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnalano le fiere di prodotti locali, il primo lunedì di giugno e di settembre. La festa patronale, in onore della Madonna del Carmine, si celebra il 16 luglio.

La sua appartenenza alla Comunità montana la rende meta di escursioni da parte degli amanti della natura e di chiunque voglia trascorrere dei piacevoli soggiorni all’insegna della tranquillità e della degustazione delle specialità enogastronomiche locali, tra cui figurano i pregiati <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TARTUFI'>tartufi</a> e funghi. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnalano le fiere di prodotti locali, il primo lunedì di giugno e di settembre. La festa patronale, in onore della Madonna del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Località

Magrassi, Poggio, Polverola, San Martino

Magrassi, Poggio, Polverola, San Martino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.