Descrizione

Cittadina di pianura di fondazione medievale, le cui attività economiche riguardano soprattutto il settore industriale. La comunità dei casandrinesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, da diversi decenni in fase di forte espansione edilizia, tanto da essersi ormai saldato con i limitrofi comuni di Arzano, Grumo Nevano, Melito di Napoli, Napoli e Sant'Antimo. L'abitato è inserito nel paesaggio tipico della pianura campana, caratterizzato da un profilo dolce e dalla dimensione orizzontale, profondamente segnato dalla secolare opera di trasformazione dell'uomo; sopravvivono oasi coltivate e frutteti sparsi, residui dell'ambiente agrario dominante un tempo, che ingentiliscono, con i colori e i profumi intensi delle loro fioriture, il paesaggio moderno e fortemente urbanizzato.  

Cittadina di pianura di fondazione medievale, le cui attività economiche riguardano soprattutto il settore industriale. La comunità dei casandrinesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, da diversi decenni in fase di forte espansione edilizia, tanto da essersi ormai saldato con i limitrofi comuni di Arzano, Grumo Nevano, Melito di Napoli, Napoli e Sant'Antimo. L'abitato è inserito nel paesaggio tipico della pianura campana, caratterizzato da un profilo dolce e dalla dimensione orizzontale, profondamente segnato dalla secolare opera di trasformazione dell'uomo; sopravvivono oasi coltivate e frutteti sparsi, residui dell'ambiente agrario dominante un tempo, che ingentiliscono, con i colori e i profumi intensi delle loro fioriture, il paesaggio moderno e fortemente urbanizzato.  

Storia

Il toponimo deriva dal sostantivo casa e dal personale Andrino, a sua volta connesso al nome proprio Andrea. Il territorio fu duramente provato dalle invasioni barbariche -i goti di Alarico nel 410 e i vandali di Genserico nel 455 lo devastarono- e solo con la costituzione del ducato bizantino, alla fine della sanguinosa guerra goto-bizantina (557), recuperò una certa tranquillità: le fonti citano in quest'epoca un casale di nome CASANDRINUM. Occupato dai normanni (1033), nuovi padroni di tutta l'Italia meridionale, il borgo viene menzionato nell'anno 1131 e successivamente in due documenti, nel "Cedolare angioino" del 1268 e nelle RATIONES DECIMARUM della Campania del XIV secolo, in qualità di casale di Napoli. Della capitale del regno seguì dappresso le sorti, prima durante la guerra tra Angioini e Aragonesi e poi nell'età borbonica (secoli XVIII e XIX); fu feudo di diverse famiglie locali, fino all'eversione della feudalità e all'entrata nel regno d'Italia. Ha subito le conseguenze del violento terremoto del 1980. Dal secondo dopoguerra ad oggi la comunità ha fatto registrare un incremento demografico sempre più consistente, che ha condotto, negli ultimi trent'anni, al raddoppio della popolazione.  

Il toponimo deriva dal sostantivo casa e dal personale Andrino, a sua volta connesso al nome proprio Andrea. Il territorio fu duramente provato dalle invasioni barbariche -i goti di Alarico nel 410 e i vandali di Genserico nel 455 lo devastarono- e solo con la costituzione del ducato bizantino, alla fine della sanguinosa guerra goto-bizantina (557), recuperò una certa tranquillità: le fonti citano in quest'epoca un casale di nome CASANDRINUM. Occupato dai normanni (1033), nuovi padroni di tutta l'Italia meridionale, il borgo viene menzionato nell'anno 1131 e successivamente in due documenti, nel "Cedolare angioino" del 1268 e nelle RATIONES DECIMARUM della Campania del XIV secolo, in qualità di casale di Napoli. Della capitale del regno seguì dappresso le sorti, prima durante la guerra tra Angioini e Aragonesi e poi nell'età borbonica (secoli XVIII e XIX); fu feudo di diverse famiglie locali, fino all'eversione della feudalità e all'entrata nel regno d'Italia. Ha subito le conseguenze del violento terremoto del 1980. Dal secondo dopoguerra ad oggi la comunità ha fatto registrare un incremento demografico sempre più consistente, che ha condotto, negli ultimi trent'anni, al raddoppio della popolazione.  

Economia

I casandrinesi sono molto aperti al nuovo e conducono una vita dai ritmi incalzanti, anche se non convulsi, che tende a mettere in secondo piano le tradizioni. L'economia si basa soprattutto sui diversi comparti del settore industriale: particolarmente dinamici sono quelli delle confezioni, delle calzature e della pelletteria, anche se non mancano imprese attive nel campo dell'elettronica e della costruzione di componenti per apparecchi radiotelevisivi e telefonici; l'agricoltura, che ha visto diminuire sempre più le aree ad essa destinate nonché il numero degli occupati, produce uva da vino e da tavola, mele, pesche e canapa; per ciò che concerne il terziario, il commercio risulta essere abbastanza sviluppato mentre tra i servizi spicca l'intermediazione finanziaria. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è provvisto delle scuole dell'obbligo e di un circolo culturale; possiede un adeguato servizio di ristorazione ma difetta di alberghi; le sue strutture sanitarie offrono servizi di prevenzione collettiva, di guardia medica e di consultorio pediatrico.  

I casandrinesi sono molto aperti al nuovo e conducono una vita dai ritmi incalzanti, anche se non convulsi, che tende a mettere in secondo piano le tradizioni. L'economia si basa soprattutto sui diversi comparti del settore industriale: particolarmente dinamici sono quelli delle confezioni, delle calzature e della pelletteria, anche se non mancano imprese attive nel campo dell'elettronica e della costruzione di componenti per apparecchi radiotelevisivi e telefonici; l'agricoltura, che ha visto diminuire sempre più le aree ad essa destinate nonché il numero degli occupati, produce uva da vino e da tavola, mele, pesche e canapa; per ciò che concerne il terziario, il commercio risulta essere abbastanza sviluppato mentre tra i servizi spicca l'intermediazione finanziaria. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è provvisto delle scuole dell'obbligo e di un circolo culturale; possiede un adeguato servizio di ristorazione ma difetta di alberghi; le sue strutture sanitarie offrono servizi di prevenzione collettiva, di guardia medica e di consultorio pediatrico.  

Relazioni

È caratterizzata da una forte conurbazione con Napoli e la sua area metropolitana, al pari di tutti gli altri comuni che fanno da corona al capoluogo partenopeo. Questo fenomeno, verificatosi a partire dagli anni Cinquanta, ha condotto a due esiti: un forte accentramento della popolazione su un'area non molto estesa e vincoli di dipendenza economica, culturale e sociale, assai forti con la metropoli, che ha accentrato in sé tutte le funzioni direzionali, i beni e le risorse. L'esigenza di decentrare sul territorio le funzioni concentrate nella grande città egemone è fortemente sentita dalla comunità, che mira ad instaurare con i comuni dell'area più intensi rapporti di scambio e di integrazione. La festa della Patrona Maria Santissima Assunta si celebra il 15 agosto. È patria del musicista Pasquale Anfossi (1727-1797).

È caratterizzata da una forte conurbazione con Napoli e la sua area metropolitana, al pari di tutti gli altri comuni che fanno da corona al capoluogo partenopeo. Questo fenomeno, verificatosi a partire dagli anni Cinquanta, ha condotto a due esiti: un forte accentramento della popolazione su un'area non molto estesa e vincoli di dipendenza economica, culturale e sociale, assai forti con la metropoli, che ha accentrato in sé tutte le funzioni direzionali, i beni e le risorse. L'esigenza di decentrare sul territorio le funzioni concentrate nella grande città egemone è fortemente sentita dalla comunità, che mira ad instaurare con i comuni dell'area più intensi rapporti di scambio e di integrazione. La festa della Patrona Maria Santissima Assunta si celebra il 15 agosto. È patria del musicista Pasquale Anfossi (1727-1797).

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casandrino rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.