Descrizione
Centro di pianura di origine probabilmente molto antica, con un’economia sostenuta dalla produzione e dal commercio dei prodotti agricoli. I casalucesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della comunità si divide tra la località di San Lorenzo e il piccolo aggregato urbano di Limitone. L’abitato, che si sviluppa con pianta a scacchiera lungo un’importante arteria viaria, è al centro di un sensibile fenomeno di espansione edilizia, che lo ha ormai reso contiguo ai limitrofi comuni di Frignano e Teverola. Il territorio comunale, privo di asperità, rivela nell’aspetto l’opera di trasformazione condotta dall’uomo nel corso dei secoli: occupato un tempo da vasti acquitrini e da un’intricata quanto lussureggiante macchia mediterranea, è oggi invaso da seminativi, ordinati filari di viti e frutteti dai colori vivi e brillanti.
Storia
Menzionata per la prima volta nel 964 d.C. ma sorta probabilmente in epoca preromana, appartenne al normanno Rainulfo Drengot, che tra il 1024 e il 1030 vi fece edificare un castello. Dimora di caccia dei nobili del regno di Napoli, nel 1359 pervenne a Raimondo Del Balzo, sotto il quale conobbe una certa prosperità; in seguito venne donata ai monaci celestini di Aversa e seguì le vicende storiche di questa città. Il toponimo deriverebbe dal latino CASA LUCI, ‘casa del bosco’. Significativa testimonianza del passato è il castello normanno, più volte rimaneggiato nel corso dei secoli; il complesso, a pianta quadrata, ospita la parrocchiale di Santa Maria ad Nives, nel cui interno, a una navata, si trova un pregevole quadretto duecentesco in stile bizantino raffigurante la Madonna con il Bambino. Questa immagine sacra, attribuita dalla leggenda a San Luca Evangelista e oggetto di grande venerazione popolare, fu portata dall’Oriente da Ruggero Sanseverino e poi presa in custodia da Ludovico, vescovo di Tolosa, da Bertrando Del Balzo, dal successore di quest’ultimo, Raimondo, e infine dai monaci celestini; questi diffusero il culto per la Madonna di Casaluce anche nella vicina Aversa, la quale ancora oggi ospita il dipinto per quattro mesi l’anno. Nella parrocchiale di Santa Maria ad Nives si trovano, inoltre, due vasi in alabastro, provenienti anch’essi dall’Oriente: secondo la tradizione sarebbero le idrie nelle quali Gesù operò il miracolo delle nozze di Cana. Tra le altre vestigia del passato figurano la torre in località Aprano, eretta nel XV secolo da Antonello Petrucci, e il castello di Popone, edificato, secondo la tradizione, dai cumani nel III secolo a.C.
Economia
L’agricoltura costituisce ancora una fondamentale fonte di reddito e raggiunge elevati livelli quantitativi e qualitativi nella produzione di grano, canapa, fagioli, frutta e uva; piuttosto basso, invece, è il livello di sviluppo dell’industria, che non è in grado di fornire occupazione a tutta la manodopera disponibile sul posto: il settore secondario è attivo per lo più nei comparti alimentare, edile, metallurgico, del legno e delle confezioni; neanche il terziario è particolarmente sviluppato, pur includendo servizi più qualificati, come le assicurazioni. Dispone unicamente delle scuole dell’obbligo e difetta di strutture culturali di rilievo; le sue strutture socio-sanitarie annoverano un orfanotrofio, un presidio di guardia medica e un laboratorio privato accreditato; l’apparato ricettivo, nel complesso assai modesto, è privo di strutture per il soggiorno.
Relazioni
In seguito alla bonifica dei Regi Lagni, è divenuta un importante mercato agricolo, intrattenendo vivaci rapporti commerciali non soltanto con i comuni limitrofi. Il mercato infrasettimanale del giovedì contribuisce ad alimentare i contatti con l’esterno. La festa della Patrona, Maria Santissima di Casaluce, si celebra la seconda domenica di maggio.
Località
San Lorenzo
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casaluce rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 10.078
- Lat 41° 0' 7,69'' 41.00213611
- Long 14° 11' 54,37'' 14.19843611
- CAP 81030
- Prefisso 081
- Codice ISTAT 061020
- Codice Catasto B916
- Altitudine slm 25 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1091 - Superficie 9.36 Km2
- Densità 1.076,71 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:38
- Antonio Tatone
- Via Salvator Allende 4
- 81030 (CE) Campania
- protocollo@pec.comune.casaluce.ce.it
- protocollo@comune.casaluce.ce.it
- www.comune.casaluce.ce.it
- 81002850618