Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole affiancate da un modesto sviluppo industriale. La maggior parte dei casalnocetesi, aventi un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra alcuni aggregati urbani minori e un discreto numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, ha una caratteristica pianta quadrata con strade che si intersecano ad angolo retto.

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole affiancate da un modesto sviluppo industriale. La maggior parte dei casalnocetesi, aventi un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra alcuni aggregati urbani minori e un discreto numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, ha una caratteristica pianta quadrata con strade che si intersecano ad angolo retto.

Storia

La sua denominazione è attestata sin dal 967 come NOXETO, e, dal 1142, dalle forme composte di VILLAM NOXETI e CAXALE (o CAXALLE) DE NOXETA, da cui deriva l’attuale toponimo. Il determinato si rifà al fitonimo “noceto”, derivante dal latino NOCETUM ‘luogo piantato a noci, dove i noci crescono in abbondanza’. Di origine romana, appartenne, intorno al X secolo, a Ludovico II e all’imperatore Ottone I, come è chiaro da alcuni diplomi dell’epoca. Passato sotto la giurisdizione di Tortona, partecipò, con essa, alle lotte contro Federico Barbarossa. In seguito la sua storia fu caratterizzata dai passaggi alle varie signorie del tempo. Nel 1373 venne rasa al suolo dalle truppe mercenarie di Giovanni Acuto e, fino al 1415, divenne dominio dei Visconti finché il suo signore Filippo Maria l’assegnò di nuovo a Tortona. In seguito venne ceduto, in qualità di feudo alla famiglia degli Spinola, sotto la signoria degli Sforza. Tra le sue vestigia monumentali figurano: l’oratorio di San Rocco, oggi non più adibito al culto, ricavato da un’antica torre del XIV secolo, resto della cinta difensiva, in cui si può ammirare una volta a padiglione, affrescata dal pittore genovese Lazzaro Tavarone, riportata alla luce da una recente opera di ristrutturazione; la chiesa di Santa Maria, risalente al 1630, ma già costruita nel 1235 come parte per il monastero francescano; una cripta di dodici sarcofaghi della famiglia Spinola; la cappella barocca dell’Addolorata del 1710; la parrocchiale di San Giovanni Battista (XVI secolo).

La sua denominazione è attestata sin dal 967 come NOXETO, e, dal 1142, dalle forme composte di VILLAM NOXETI e CAXALE (o CAXALLE) DE NOXETA, da cui deriva l’attuale toponimo. Il determinato si rifà al fitonimo “noceto”, derivante dal latino NOCETUM ‘luogo piantato a noci, dove i noci crescono in abbondanza’. Di origine romana, appartenne, intorno al X secolo, a Ludovico II e all’imperatore Ottone I, come è chiaro da alcuni diplomi dell’epoca. Passato sotto la giurisdizione di Tortona, partecipò, con essa, alle lotte contro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>. In seguito la sua storia fu caratterizzata dai passaggi alle varie signorie del tempo. Nel 1373 venne rasa al suolo dalle truppe mercenarie di Giovanni Acuto e, fino al 1415, divenne dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> finché il suo signore Filippo Maria l’assegnò di nuovo a Tortona. In seguito venne ceduto, in qualità di feudo alla famiglia degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SPINOLA'>Spinola</a>, sotto la signoria degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a>. Tra le sue vestigia monumentali figurano: l’oratorio di San Rocco, oggi non più adibito al culto, ricavato da un’antica torre del XIV secolo, resto della cinta difensiva, in cui si può ammirare una volta a padiglione, affrescata dal pittore genovese <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAZZAROTAVARONE'>Lazzaro Tavarone</a>, riportata alla luce da una recente opera di ristrutturazione; la chiesa di Santa Maria, risalente al 1630, ma già costruita nel 1235 come parte per il monastero francescano; una cripta di dodici sarcofaghi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FAMIGLIASPINOLA'>famiglia Spinola</a>; la cappella barocca dell’Addolorata del 1710; la parrocchiale di San Giovanni Battista (XVI secolo).

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di frumento, granoturco, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli, equini e suini. Il settore economico secondario è costituito da realtà produttive di piccole-medie dimensioni che operano nei comparti: edile, metallurgico, manifatturiero (della gioielleria e oreficeria), della lavorazione del legno, della carta e delle materie plastiche. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente il museo delle memorie del passato, un’insolita raccolta di vecchi arredi scolastici (da fine ‘800 in poi) e abiti d’epoca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito al solo livello farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di frumento, granoturco, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli, equini e suini. Il settore economico secondario è costituito da realtà produttive di piccole-medie dimensioni che operano nei comparti: edile, metallurgico, manifatturiero (della gioielleria e oreficeria), della lavorazione del legno, della carta e delle materie plastiche. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale è presente il museo delle memorie del passato, un’insolita raccolta di vecchi arredi scolastici (da fine ‘800 in poi) e abiti d’epoca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito al solo livello farmaceutico.

Relazioni

Non rappresenta una meta di intenso afflusso turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze naturali che la circondano. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della “Fiera d’agosto”, il 20 agosto. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto. Ha dato i natali a Giorgio Bidone, matematico e fisico che operò nella città di Torino il cui nome è legato al cosiddetto “salto di Bidone”, un fenomeno fisico da lui studiato, riscontrabile nelle masse d’acqua a regime torrentizio.

Non rappresenta una meta di intenso afflusso turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze naturali che la circondano. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della “Fiera d’agosto”, il 20 agosto. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto. Ha dato i natali a Giorgio Bidone, matematico e fisico che operò nella città di Torino il cui nome è legato al cosiddetto “salto di Bidone”, un fenomeno fisico da lui studiato, riscontrabile nelle masse d’acqua a regime torrentizio.

Località

Bossola, Ca' Demaestri, Rosano

Bossola, Ca' Demaestri, Rosano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casalnoceto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.